Reddito e pensione di cittadinanza a 49mila salentini
Reddito e pensione di cittadinanza per 49mila residenti della provincia di Lecce. Il dato complessivo sulle due misure economiche a supporto dei redditi familiari in difficoltà, inserito nel report diffuso dal portavoce alla Camera dei deputati del M5S, Leonardo Donno, evidenzia che in tempo di pandemia i sussidi hanno interessato 47.011 persone per reddito di cittadinanza e 2.026 beneficiari invece della pensione di cittadinanza, per un dato complessivo di 21.985 famiglie distribuite tra i 96 comuni della provincia di Lecce. Numeri e risvolti di una crisi, acuita anche in Puglia dal covid, che al netto dei sussidi economici rivolti ai redditi bassi, mette in discussione tutto il sistema e pone sotto i riflettori anche la posizione dei Navigator, figure professionali create ad hoc per supportare l’avvio dei sussidi di cittadinanza, i cui contratti sono in scadenza a fine aprile prossimo tra tante incognite. Una macchina quindi messa sotto pressione a più livelli, senza dimenticare i numerosi controlli in atto in Salento da parte delle forze dell’ordine per stanare i “furbetti”.
Ma andiamo per gradi. Durante la pandemia, il reddito e la pensione di cittadinanza hanno sostenuto 273.442 pugliesi, ossia 115.007 famiglie, e più nel dettaglio, secondo i dati dell’Osservatorio Statistico dell’INPS aggiornati a gennaio, in Puglia sono 262.500 i cittadini che hanno beneficiato del Reddito di cittadinanza, per un totale di 105.604 famiglie. Mentre in 10.922 hanno usufruito della pensione di cittadinanza, pari a 9.403 nuclei familiari, composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni. “I numeri parlano da soli – commenta il deputato del M5S, Leonardo Donno – con le due misure che hanno assicurato una stabilità sociale in un periodo drammatico. Senza queste misure di contrasto alla povertà - prosegue - di fronte alla crisi economica innescata dal Covid-19, la situazione sarebbe stata di gran lunga peggiore. Ecco perché, oggi più che mai, siamo davvero orgogliosi di averle introdotte. Sicuramente si tratta di misure che devono essere perfezionate ed è un lavoro che stiamo facendo e che continueremo a fare sempre”. Dati evidenziati da Donno, che si aggiungono a quelli sui percettori del Reddito di emergenza, sussidio da 400 a 840 euro erogato per due mesi in favore delle famiglie in difficoltà, introdotto con il Decreto Rilancio e prorogato con i successivi provvedimenti dal Governo Conte II. “Sempre nella nostra Provincia – aggiunge Donno - da maggio a dicembre dello scorso anno, per il REm sono state erogate 24.822 prestazioni. Un ulteriore aiuto concreto per chi, a causa della pandemia, si è ritrovato senza lavoro e in difficoltà”.
Una macchina come detto, che rischia però di perdere parte dei suoi componenti. Preoccupazioni dunque che riguardano in questa fase i 2700 navigator italiani, di cui 240 in Puglia, figure a supporto dei soggetti richiedenti il reddito di cittadinanza nell'attività di ricerca di una nuova professione, che a poche settimane dalla scadenza dei contratti, fissata al 30 aprile, affrontano il rebus rinnovo senza alcuna previsione nel decreto “Milleprogoghe”. Un tema anche questo, posto sotto i riflettori dai parlamentari cinque stelle, in pressing sul governo Draghi affinché preveda la proroga dei rapporti di lavoro. "E' fondamentale inserire nel prossimo #DecretoSostegno la proroga dei contratti dei navigator”. Lo afferma, in una nota, il senatore salentino M5s IunioVlaerio Romano che approfondisce i numeri della questione. “Parliamo di circa 3mila professionisti altamente qualificati che hanno contributo alla convocazione, accoglienza e colloqui di circa 800mila beneficiari del Reddito di cittadinanza, 350mila dei quali hanno avuto almeno un rapporto di lavoro successivo all'accoglimento della domanda di Rdc. Un patrimonio che non possiamo disperdere e che anzi andrebbe ulteriormente valorizzato, mettendolo a disposizione anche dei percettori di altre forme di sostegno al reddito. Nell’attesa – conclude il senatore 5stelle - è importante che il Governo punti sulle politiche attive del lavoro anche attraverso la proroga dei contratti dei navigator".