Polo pediatrico del Salento: passi in avanti verso la realizzazione
“Il Polo pediatrico si farà. Le risorse ci sono e riguardano il fondo di Coesione e Sviluppo. Ma occorre tempo”. E’ questa la rassicurazione fornita dall’assessore regionale della sanità pugliese, Rocco Palese, all’appello “basta viaggi della speranza per i piccoli pazienti bisognosi di cure” sollevato sabato nell’incontro organizzato da Tria Corda – e presenziato dai rappresentanti delle 14 associazioni che fanno parte della rete sociale SoloXLoro - per fare il punto sul progetto dell’ospedale pediatrico del Salento.
“Abbiamo trovato gli spazi e sappiamo dove dovrà essere localizzato il futuro Polo pediatrico del Salento grazie al trasferimento al Dea di alcuni reparti del Fazzi. E’ un primo risultato importante - ha affermato Rocco Palese. C’è un progetto di fattibilità che è già stato esaminato dagli uffici regionali: è un punto di partenza che ci consente di stabilire l’esatto dimensionamento e la relativa procedura”.
Sul tavolo però resta il nodo delle risorse: per far nascere il Polo pediatrico del Salento occorrono circa 30 milioni di euro. “Dal bilancio autonomo della Regione non possiamo attingere alcun fondo – ha evidenziato Palese. C’era stata una grossa opportunità, quella legata al Cis (contratto istituzionale di sviluppo), ma è sfumata perché c’è stato a livello centrale chi si è assunta la responsabilità di destinare gli stessi fondi alle coste”. La strada da battere è quindi quella del Fondo di Coesione e Sviluppo: “Entro il 2022 – conferma l’assessore alla sanità - potremmo attivare il relativo impegno di spesa. Nel frattempo stiamo verificando la possibilità di individuare altre risorse (edilizia sanitaria) dagli interventi che sono stati eseguiti al Fazzi, per cercare di recuperare economie di diversa natura”. Un messaggio, accolto con misurata soddisfazione dal presidente di Tria Corda, Antonio Aguglia: “Ho apprezzato l’intervento dell’assessore Palese, ma resta amarezza per il fatto che sul Polo non ci sia stato fino a questo momento un reale gioco di squadra. Ci aspettiamo –ha proseguito Aguglia - che entro 20 giorni vengano individuati i fondi disponibili e venga affidato subito il progetto esecutivo, così come chiediamo che siano realizzati i posti di terapia intensiva e pronto soccorso pediatrico”. Il presidente dell’Ordine dei medici leccesi, Donato De Giorgi ha sottolineato invece che “sarà fondamentale attuare scelte non solo di infrastrutturazione tecnologica ma anche e soprattutto capaci di mettere al centro le persone, le tante professionalità che si sono poste al servizio delle innumerevoli domande del bambino e dei loro familiari”.
Intervenuti al dibattito anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, la dottoressa Assunta Tornesello, primario del reparto di Oncologia del “Fazzi”, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, il direttore generale azienda Ospedaliera “Vito Fazzi” di Lecce, Stefano Rossi e il presidente dell’Ordine degli Infermieri, Marcello Antonazzo.
Polo Pediatrico, 14 associazioni chiedono un incontro urgente con il presidente Emiliano
L’associazione #73041 di Carmiano e ad altre 13 associazioni salentine che fanno parte della rete sociale “SoloXLoro”, coordinata da Tria Corda, chiamano tutti gli “attori” istituzionali in campo – a cominciare dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - per chiedere lumi sulla realizzazione del nuovo Polo pediatrico del Salento. In una lettera chiedono un “incontro urgente”, alla presenza anche di medici e personale infermieristico pediatrico.
L’appuntamento è fissato per sabato 9 aprile, alle ore 10.30, nell’aula magna della Scuola Media “Ascanio Grandi” di Lecce, al civico 2 di via Patitari.
“L’obiettivo – si legge nella missiva inviata dal presidente di Tria Corda Antonio Aguglia – è quello di confrontarsi sullo studio di fattibilità preparato dall’Asl, sulle possibilità di finanziamento individuate e annunciate alla stampa dal Presidente della Regione, sulla collocazione del Polo nell’organizzazione della Rete pediatrica regionale, sulla concreta valorizzazione del concetto di “area pediatrica”, sulla strutturazione e i reparti del Polo Pediatrico e sui relativi tempi di realizzazione”. Questioni tuttora aperte e che necessitano di risposte chiare, concrete e immediate.
“Abbiamo pensato – spiega Aguglia - di farci promotori di quest’incontro, spesso rinviato nel recente passato a causa delle varie emergenze che si sono susseguite fino ad oggi. Ci siamo quindi posta la seguente domanda: “Ma la salute dei nostri bambini non è un’emergenza?” Il Polo Pediatrico non è un’esigenza avvertita solo dalle 14 Associazioni di SoloXLoro. E’ tutto il territorio salentino che lo chiede e proprio le emergenze e i tanti casi drammatici di questi mesi, che purtroppo hanno toccato anche famiglie salentine, dimostrano che è un’esigenza non più procrastinabile. Bisogna dare risposte concrete a tutti quei bambini e alle loro famiglie che quotidianamente emigrano verso gli ospedali pediatrici del Nord per trovare risposte ai loro problemi di salute”.
La lettera è stata inviata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, all’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, all’assessore alla Formazione, Sebastiano Leo, all’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, ai consiglieri regionali, Cristian Casili, Antonio Gabellone, Donato Metallo e Paolo Pagliaro, al direttore generale Asl Lecce, Rodolfo Rollo, al direttore generale Azienda Ospedaliera “Vito Fazzi” Lecce, Stefano Rossi e al sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.
Oltre all’associazione Tria Corda, capofila del progetto, della "Rete sociale SoloxLoro" fanno parte AMA - Adozione Minori Affido, Alessia Pallara, Mabasta, ECOisti, Repubblica Salentina, Figli in Paradiso ali tra cielo e terra, Avvocati per i Diritti Umani, Associazione Cuore e Mani aperte, APMAAR - Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare, Il filo di Andrea, Il Veliero Parlante, #73041 e l’associazione Michela, l’Angelo Farfalla.