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Domenica, 24 Novembre 2024
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Boom di casi di scarlattina a scuola tra bambini e adolescenti, anche in Salento. Tra i sintomi più comuni, che stanno costringendo a letto gli under 15: febbre alta, mal di gola e cefalea. A questi si può aggiungere poi la comparsa di macchioline rosse sul corpo (esantema), un disturbo tipico della malattia.
L’allarme nazionale lanciato dal Ministero della Salute e pediatri sta “contagiando” anche la provincia di Lecce dove nell’ultimo mese si è registrato un sensibile aumento di infezioni tra i giovanissimi, causate dalla diffusione del batterio streptococco. A fornire un quadro dettagliato della situazione in Italia, e quindi anche nel nostro territorio, è stata una circolare del Ministero della Salute nella quale è evidenziato che “a livello nazionale si sta registrando un aumento dei casi di scarlattina a partire da gennaio 2023” e le persone maggiormente colpite sono soprattutto i bambini di età inferiore a 15 anni. Lo streptococco di gruppo A (GAS) è considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, ma può colpire anche bambini più piccoli», segnala il ministero. «In rari casi i batteri GAS possono causare un'infezione grave nota come malattia invasiva da GAS (iGAS)», sottolinea il ministero che segnala che «i bambini reduci da infezioni virali come la varicella o l'influenza sono a maggior rischio di sviluppare un'infezione da iGAS». La scarlattina che è conseguenza del batterio è facilmente curabile con antibiotici, e almeno per il momento, in Salento, a fronte di un elevato numero di casi non si registrano situazioni gravi che hanno richiesto l’ospedalizzazione. “Monitoriamo costantemente i numeri per aver un quadro chiaro della situazione – commenta Alberto Fedele, direttore del dipartimento di prevenzione della ASL Lecce - l’importante è quindi accorgersi presto dei sintomi per poter intervenire adeguatamente. Le cause della diffusione del batterio – aggiunge – possono ricercarsi nell’assenza di immunizzazione dei piccoli, anche a causa del periodo covid che con le varie restrizioni necessarie per contenere l’emergenza sanitaria ha limitato la circolazione di altri virus e batteri”. L’alert sanitario riguarda però le scuole, destinatarie nei giorni scorsi delle linee guida tracciate da Ministero e Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. “Non è opportuno allarmarsi – precisa Fedele - ma è necessario seguire ancora una volta le buone pratiche di igiene delle mani e delle vie respiratorie, un’adeguata areazione degli ambienti interni e soprattutto nelle scuole dell’infanzia fare attenzione alla pulizia e disinfezione di suppellettili, superfici e giochi per bambini”.
La trasmissione della scarlattina avviene infatti tramite il contatto con muco e saliva e il batterio ha un’incubazione compresa tra i 2 e i 5 giorni. I sintomi solitamente si manifestano entro una settimana con mal di gola, mal di testa e febbre alta. L’infezione si cura facilmente attraverso una terapia antibiotica prescritta dal pediatra alla quale si può accostare la somministrazione di paracetamolo (tachipirina) o ibuprofene. “I maggiori contagi gli abbiamo riscontrati nei bambini e adolescenti in età scolare, ma bisogna sempre fare attenzione per non diffondere il batterio tra i parenti, soprattutto se anziani e fragili – afferma Antonio Zecca, pediatra e responsabile della commissione "Prevenzione Primaria e tutela della età evolutiva" dell'OMCeO di Lecce. “Per avere certezza di aver contratto il batterio è necessario fare un tampone, ma solo in casi di sintomatologia è necessario seguire una terapia antibiotica. Non bisogna quindi spaventarsi in caso di comparsa dei sintomi – precisa Zecca - la scarlattina non è più pericolosa ma è importante trattarla entro 10 giorni dall’esordio, come da protocollo, per evitare complicazioni come malattia reumatica, miocardite e artrite post-streptococcica, che tuttavia possono dipendere da una predisposizione genetica dei soggetti”.

Published in Attualità
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