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Domenica, 24 Novembre 2024
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La giunta comunale, guidata dal sindaco Ronny Trio, delibera l’adesione del Comune di Surbo al progetto «Oltre l’odio. Laboratori di formazione attiva al contrasto dei discorsi di odio (Hate Speech) in Rete» promosso dalla regione Puglia e dal Dipartimento di storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento.

L’obiettivo è quello di estendere anche al territorio e alla comunità di Surbo un percorso di cittadinanza attiva e di rafforzamento dell’antimafia sociale attraverso azioni di contrasto alla diffusione on line di hate speech.

In questa ottica, l’amministrazione comunale, in accordo con Adsum, associazione affidataria dell’immobile, metterà a disposizione di Oltre l’odio un bene confiscato alla criminalità organizzata: si tratta di un edificio che sorge in via Madonna della Fiducia.

L’orizzonte generale del progetto è la prevenzione dell’insorgenza di comportamenti linguisticamente aggressivi tra gli adolescenti, attraverso il riconoscimento della funzione del linguaggio quale base dell’interazione sociale e della maturazione del senso di appartenenza alla comunità. E l’adesione deliberata dal sindaco Trio e dall’amministrazione di Surbo, già in prima linea nelle iniziative di cittadinanza attiva, si concretizza proprio mentre il progetto Oltre l’odio chiude la seconda annualità dei laboratori di educazione ai social media e della formazione per docenti, genitori e assistenti sociali.

La scelta del Comune di Surbo è quindi un bel segnale di attenzione per l’impegno di istituzioni e società civile contro i discorsi di odio e per rafforzare gli anticorpi che contrastano il virus della cultura mafiosa e dell'illegalità.

Già nelle prossime settimane, lo staff di “Oltre l’Odio” guidato dal direttore Luigi Spedicato, ha in programma l’avvio di iniziative rivolte alla comunità locale nel solco, peraltro, del coraggioso programma di promozione dei diritti di cittadinanza presentato dall’amministrazione comunale e scelto dai cittadini.

Published in Eventi

“Il Parlamento non ci dà buoni esempi, abbiamo visto prostitute e trans, abbiamo visto di tutto in consiglio comunale, malavitosi e mafiosi”. Il sindaco di Surbo, Ronny Trio va giù pesante e finisce sotto accusa dei social per le dichiarazioni rilasciate durante il consiglio comunale dello scorso 11 febbraio. Affermazioni divenute virali sul web e duramente criticate dall’ex onorevole Wladimir Luxuria. Poi le scuse del primo cittadino e la pace tra i due.

Le frasi incriminate però erano già rimbalzate sotto i riflettori della rete con l’ex deputata di origine foggiana, venuta a conoscenza del fatto. “Mi hanno comunicato che durante il consiglio comunale di Surbo, il sindaco Ronny Trio abbia pronunciato le parole che riporto in allegato. Ne ho sentite tante su di me – precisa Luxuria - però associarmi a malavitosi e mafiosi mi sembra davvero troppo. Mi auguro che qualcuno si dissoci”. E sulla piattaforma facebook i commenti al post non si sono fatte attendere. In breve tempo la polemica ha quindi varcato i confini del web, ed ha investito il primo cittadino di Surbo, criticato per transfobia da alcuni utenti anche per altre esternazioni sullo stesso argomento fatte pare in passato. Ma in questa circostanza il sindaco Trio ha prontamente fatto un passo indietro e chiesto scusa attraverso i social. “Sono rammaricato e mortificato per quanto accaduto in un recente consiglio comunale durante il quale, nella concitazione determinatasi dal confronto e dalla dialettica politica, mi sono lasciato andare ad una espressione che ha ingenerato un equivoco non voluto e che, in particolare, non rispecchia il mio pensiero. Mi scuso pubblicamente dunque – prosegue Trio - per aver involontariamente offeso le persone trans rispetto alle quali, nonostante la frase possa indurre ad altro significato, nutro profondo rispetto e considerazione per il percorso umano di autodeterminazione intrapreso. Mi rendo conto, e ne sono addolorato, che il passaggio del mio intervento possa aver ferito molte persone”. Post di scuse e invito in Salento che Trio rivolge quindi all’ex deputata di Rifondazione comunista, prima persona transgender a essere eletta al parlamento di uno Stato europeo. “Vorrei che il mio pensiero giungesse all’onorevole Vladimir Luxuria, che ho già personalmente contattato e che ringrazio per avermi voluto ascoltare e per aver accettato le mie scuse. La aspetto a Surbo, una città aperta e inclusiva”.

E così come il social toglie, con la stessa velocità restituisce la pace. Con il messaggio del sindaco di Surbo prontamente recapitato a Luxuria che ha accolto l’invito. “Scuse accettate. Mi auguro – replica l’onorevole – che nessuna “concitazione” possa in futuro causare frasi infelici. Per il resto ogni motivo è buono per ritornare in Salento”.

Published in Cronaca
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