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Sabato, 23 Novembre 2024
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Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso di Giancarlo Mazzotta e della lista “Ritorniamo insieme” sul voto delle elezioni amministrative di Carmiano del novembre 2021 e conferma il successo alle urne del sindaco Gianni Erroi, con la lista “La Matita”.

I giudici del massimo organo giudiziario amministrativo dopo l’udienza tra le parti celebrata un mese fa, hanno deciso sull’appello contro la sentenza del Tar Lecce che già in primo grado aveva confermato il risultato del voto. Da qui infatti ne era derivata la decisione dell’ex sindaco Mazzotta e dei 14 candidati consiglieri (2 non hanno firmato: Daniele D’Agostino e Salvatore Paolo) usciti sconfitti dalle urne di dare mandato all’avvocato Sticchi Damiani di perorare la loro posizione dinanzi al Consiglio di Stato “per l’annullamento o riforma della sentenza” emessa lo scorso 9 giugno dalla prima sezione del tribunale amministrativo leccese, presieduta da Antonio Pasca.

I giudici di Palazzo Spada, quindi, dopo aver valutato le tesi delle parti, hanno ritenuto le irregolarità di verbalizzazione solo formali e quindi causalmente innocue, mentre la cosiddetta “scheda ballerina” non corroborata dagli elementi necessari a configurarla in concreto, pertanto hanno respinto il ricorso di Mazzotta perché infondato. Una sentenza che premia quindi la tesi dell’avvocato Adriano Tolomeo, legale incaricato dall’amministrazione comunale di Carmiano.

“Sulla vicenda – ha commentato il sindaco Erroi - sono sempre stato sereno e tranquillo poiché ero certo della regolarità assoluta delle elezioni amministrative del 7 novembre 2021, almeno per quello che ha riguardato la mia lista. Il responso del Consiglio di Stato chiarisce definitivamente la vicenda, ribadendo in primis la inammissibilità della questione sollevata in merito alla presunta scheda ballerina, ma, al contempo, precisa altresì che il riscontro dell'esistenza di una eventuale scheda ballerina (il cui funzionamento ho appreso proprio dalle parole dell'ex sindaco Mazzotta) non è sufficiente di per sé solo a determinare l'annullamento della tornata elettorale, necessitando, invece, di ulteriori elementi di riscontro sintomatici ed univoci alla eventuale scorrettezza del risultato elettorale. Spero che la questione resti definitivamente archiviata e si continui tutti, ciascuno nel proprio ruolo, ad amministrare la nostra comunità”.

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Riapre la casa del commiato “Divina Misericordia” a Carmiano.

La decisione è del Consiglio di Stato che accoglie il ricorso in appello proposto da Giuseppe Martena e Pierino Spagnolo e annulla la sentenza di chiusura emessa dal Tar di Lecce, rinviandone la causa nuovamente al giudice amministrativo di 1 grado.

Nuova svolta nella querelle giudiziaria iniziata nel 2018, che vede opposti la società “Centro servizi funebri” e i proprietari della struttura situata su via Don Alessandro Niccoli, adibita a sala funebre per dare l’ultimo saluto al defunto prima che venga chiuso nella bara, contro alcuni cittadini preoccupati dalla vicinanza con la propria abitazione. Causa del contendere tra le parti l’autorizzazione con la quale il settore urbanistica-ambiente del comune di Carmiano, aveva accordato nel dicembre 2017, alla ditta funebre l’apertura in paese di una casa del commiato.

“Siamo soddisfatti, i nostri assistiti da oggi potranno tornare a svolgere l’attività per cui erano autorizzati a Carmiano - commenta il legale Francesco Romano. Il Consiglio di Stato ha giudicato su questioni formali, accogliendo il nostro ricorso e annullando la precedente sentenza per un vizio di forma, nel merito invece, come da sentenza potrà esprimersi eventualmente il giudice di primo grado. Questa è una prima vittoria”.

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