Carmiano/Magliano: 6 beneficiari di Rdc impegnati in 3 progetti di utilità collettiva
Partiti i progetti di utilità collettiva (Puc) a Carmiano e Magliano: 6 operatori impegnati in 3 progetti, per 8 ore settimanali aumentabili sino a 16 ore. Le attività interessano la biblioteca comunale, gli uffici comunali di piazza Assunta e la cura del verde pubblico.
L’amministrazione comunale di Carmiano, in coerenza con la normativa che ha istituito il reddito di cittadinanza, nei giorni scorsi ha dato avvio ai PUC per i beneficiari, come misura di contrasto alla povertà volta al reinserimento nel mondo del lavoro ed all’inclusione sociale, occasione di crescita sia per i beneficiari che per l’intera collettività. I soggetti selezionati, nell’ambito dei Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale sottoscritti, sono impegnati a svolgere attività lavorativa nel centro di residenza per almeno otto ore settimanali (aumentabili fino a sedici a seconda della valutazione effettuata dai “Case Manager” del RDC), tenuto conto delle capacità professionali e personali che sono emerse durante i colloqui effettuati nel Centro per l’Impiego e all’ufficio dei Servizi Sociali del Comune. Attività costantemente monitorata dall’assessore al welfare Salvatore De Cruto. “Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo portato avanti in così poco tempo, considerando che sono trascorsi appena 7 mesi dal nostro insediamento. Sono stati attivati 3 progetti – spiega De Cruto - che afferiscono all’ambito culturale e ambientale, ma prevediamo di incrementare la progettualità ampliando le opportunità per la comunità locale, in risposta ai bisogni e alle esigenze che il territorio evidenzia. Ringrazio dunque gli uffici coinvolti nel progetto, coordinati dalla responsabile del settore servizi alla persona e dei Puc, Stefania Spagnolo, ed il lavoro svolto dall’assistente sociale dell’ambito Fiorito, case Manager del reddito di cittadinanza”.
Vincite online e percettori di Rdc: indagate 2 donne a Carmiano
La “Dea fortuna” non aiuta due donne di Carmiano indagate per aver vinto e non dichiarato oltre 350mila euro ai giochi online tra il 2019 e il 2020, al fine di ottenere indebitamente il beneficio del reddito di cittadinanza.
L’indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza di Lecce e coordinata dalla Pm, Maria Consolata Moschettini, ha permesso di individuare una 35enne di Carmiano, che avrebbe reso dichiarazioni false in merito alle condizioni reddituali e patrimoniali del proprio nucleo familiare, in particolare allegando per la domanda di sussidio statale di contrasto alla povertà, un’attestazione Isee pari a zero euro. Circostanza ritenuta falsa dall’accusa, che ha accertato tramite le operazioni dei baschi verdi, un ricavo per la donna nei primi mesi del 2019, riferibile a conti gioco online, ammontabili a oltre 29mila euro per il 2019 e 17.800 euro per l’anno precedente. Vincite complessivamente di poco inferiori ai 50mila euro, non dichiarate e che hanno permesso alla 35enne di ricevere da parte dell’Inps, da maggio 2019 a settembre 2020, oltre 18.700 euro di reddito di cittadinanza.
Indagini dei finanziari che hanno permesso di intercettare la posizione di una seconda donna, una 30enne di origine rumena ma residente a Carmiano, che avrebbe messo in atto una pluralità di azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso per ottenere il beneficio del rdc nel biennio 2019-2020. L’indagata avrebbe reso infatti false dichiarazioni in merito alle condizioni reddituali del proprio nucleo familiare omettendo di dichiarare di aver percepito nel 2018 vincite da conti gioco per un ammontare superiore a 311mila euro. Inoltre la 30enne avrebbe reso dichiarazioni false, allegando nella domanda di sussidio di fine 2020, un’attestazioni Isee pari a 1890,40 euro, che le avrebbe così permesso di ottenere dall’Inps, 6mila euro da maggio a dicembre 2019 e 7.808 euro da gennaio a dicembre 2020.
L’attività degli inquirenti prosegue e punta a comprendere anche quanto le vincite ai giochi online siano merito della “Dea bendata” o un di un sistema organizzato che approfitta delle difficoltà economiche dei soggetti coinvolti. E trova "teste di legno".
Nei mesi scorsi individuata anche una 57enne di Galatone, presunta “furbetta” del reddito di cittadinanza, vincitrice online di circa 560mila euro.