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Venerdì, 22 Novembre 2024
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“Il Ministero della Salute ha comunicato che la Regione ha superato brillantemente, come ogni anno negli ultimi anni, il tavolo adempimenti LEA (livelli essenziali di assistenza) per gli anni 2018 e 2019.

Il Dipartimento Salute e le Aziende Sanitarie hanno dimostrato numeri alla mano il grande balzo in avanti cosi ottenuto.

Il risultato conseguito dalla Puglia rappresenta l’esito di un lungo processo di miglioramento strutturale della capacita di erogazione dei LEA in tutti i macrolivelli assistenziali, che, durante il Governo Emiliano, ha portato il risultato della Griglia LEA (indice sintetico della qualità della assistenza sanitaria erogata da una regione) dai 155 punti del 2015 ai 193 punti del 2019 dei quali 21 accumulati negli ultimi due anni. La certificazione di oggi mostra i notevoli miglioramenti raggiunti dalla Puglia nella appropriatezza dei ricoveri, nella riorganizzazione della assistenza territoriale e nella prevenzione, in particolare nel settore delle vaccinazioni.
Eravamo in passato tra le ultime in classifica e inadempienti, adesso siamo pienamente adempienti e nella parte alta della classifica”.

Lo comunica il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro.
“La Regione Puglia ha inoltre superato positivamente il Tavolo di Verifica Ministeriale in materia di Conto Economico consolidato 2020 garantendo l’equilibrio dei conti e la copertura di tutti i costi sostenuti nonostante la gestione della pandemia Covid-19. La verifica assumeva rilevante importanza - spiega Montanaro - preso atto che, in caso di squilibrio di bilancio ed in mancanza di idonee coperture, la regione sarebbe stata obbligata ad un nuovo piano di rientro.
Il risultato è stato possibile attraverso l’utilizzo delle risorse autonome del bilancio regionale e delle riserve dei bilanci aziendali, le risorse statali di cui al comma 1, art. 24 del D.L. 41/2021 ed in ultimo attraverso la flessibilità delle risorse covid ai sensi dell’art. 26, co. 4, DL n. 73/2021.
In particolare in materia di flessibilità il Ministero della Salute ha richiesto ulteriori integrazioni descrittive e certificative sull’utilizzo delle risorse previste dai DL sanità per la gestione dell’emergenza Covid-19, che saranno inviate nei prossimi giorni.
Il tavolo ha confermato anche per il 2020, nonostante le complessità derivanti dalla pandemia, che la media ponderata dei tempi di pagamento dei fornitori delle aziende sanitarie è in linea con la direttiva comunitaria, registrando un ulteriore miglioramento”.

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Al via questa mattina l’hub vaccinale della caserma “Zappala” a Lecce con oltre 500 somministrazioni di siero anticovid agli over80. E’ partita così, a ritmo serrato, nonostante qualche ritardo nelle prime ore della giornata, la campagna di vaccinazione massiva nel primo distretto della città attivato dall’Asl Lecce con il coordinamento del direttore del distretto socio sanitario di Lecce, Costantino Giovannico. Logistica del centro affidata alla Scuola di Cavalleria guidata del Generale di Brigata Claudio Dei. Al battesimo della sede vaccinale, alla quale si affiancheranno nelle prossime settimane il Palasport di Via Caduti di Nassirya (nei pressi di via Merine) e il Museo Sigismondo Castromediano, ha partecipato l'assessore alla Sanità pugliese, Pierluigi Lopalco. Tra i presenti anche il sindaco della città Carlo Salvemini, il direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl, Alberto Fedele e il direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, in prima linea per seguire da vicino le operazioni.

La campagna vaccinale all’interno dell’hub prosegue domani e lunedì con le somministrazioni del vaccino in ordine alfabetico dei caregiver e familiari conviventi di minori di 16 anni con disabilità grave.

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È durato tre ore l'incontro in videoconferenza tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, gli assessori Leo, Lopalco e Maurodinoia, Anna Cammalleri direttore dell’USR e i sindacati sul tema della riapertura delle scuole il 7 gennaio.

Le rappresentanze sindacali all’unanimità hanno chiesto al presidente di rinviare l'avvio delle lezioni in presenza di una settimana o 15 giorni, e di stabilire per tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado la didattica a distanza.

Il presidente Emiliano si è riservato, alla luce di queste richieste, di decidere. Anche sulla base dei segnali che verranno dal Governo nazionale nelle prossime ore. “Ringraziamo i sindacati e l'ufficio scolastico regionale - dichiarano al termine della riunione il presidente e i componenti della giunta - per il clima costruttivo con cui hanno affrontato i temi connessi alla ripresa a gennaio delle attività didattiche per il primo e secondo ciclo. Siamo certi che le istituzioni scolastiche insieme con la Regione Puglia, nell'ambito delle reciproche competenze, continueranno a dimostrare l’ottima capacità organizzativa di cui hanno già dato prova negli scorsi mesi. Si lavora senza interruzione, anche di domenica, per trovare le soluzioni più giuste”.

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“Da venerdì 30 ottobre 2020 è sospesa l’attività didattica in presenza nelle scuole pugliesi di ogni ordine e grado”: lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano annunciando un’ordinanza sulla scuola che sarà emanata in serata.

“Le attività in presenza – spiega Emiliano - saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli  alunni con bisogni educativi speciali. La decisione è stata presa di fronte all’evidenza dei dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione. L’impegno encomiabile dei bambini, degli studenti e di tutto il personale scolastico non è stato un argine sufficiente a tenere il virus fuori dalle nostre scuole. Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid. Tutto questo in un solo mese di apertura e nonostante in Puglia la scuola sia iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni. I dati ci dicono che sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico. Questa decisione tiene conto anche dell’appello dei pediatri pugliesi. Ci auguriamo che i dati epidemiologici consentano al più presto il ritorno alla didattica in presenza”.

 La decisione è stata comunicata al Ministro della salute, al Ministero dell’Istruzione - Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, al Presidente dell’ANCI, al Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale

“Dai dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione – spiega il prof. Pier Luigi Lopalco - emerge un notevole incremento dell’andamento dei contagi correlati a studenti e personale scolastico degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ciascun evento di positività attiva una ingente carico di lavoro sul servizio sanitario. Essendo i soggetti inseriti in una classe. Uno studente positivo genera almeno una ventina di contatti stretti più quelli familiari. Se ad essere positivo è un docente che ha in carico più classi, questo numero si moltiplica ulteriormente. Tradotto significa: migliaia di persone in isolamento fiduciario di almeno 10 giorni per contatto stretto, con tutti i disagi a carico delle famiglie specie quando sono i più piccoli a essere messi in quarantena. Ma significa anche migliaia di ore di lavoro per gli operatori dei dipartimenti di prevenzione, perché devono effettuare i tamponi, la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento, a cui si aggiunge l’enorme carico di lavoro dei laboratori per l’analisi dei tamponi. Inoltre gli studi dei pediatri nelle ultime settimane sono stati presi d’assalto dalle centinaia di genitori che avevano bisogno dei certificati per la riammissione a scuola”.

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Regionali, ecco tutti i candidati eletti tra new entry e grandi esclusi.

Stando ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono 27 i posti che vanno alla coalizione vincitrice guidata dal presidente Michele Emiliano, suddivisi tra Pd (16 seggi), la lista “Con Emiliano” (6 seggi) e ai “Popolari con Emiliano” (5 seggi). Al centrodestra andranno 18 posti: uno di diritto a Raffaele Fitto, 6 a Fratelli d’Italia, 4 alla Lega e 4 a Forza Italia, 3 alla civica “Puglia Domani”. Cinque i posti al M5S. Servirà poi la convalida degli eletti dopo la proclamazione della Corte di Appello e non si esclude qualche possibile variazione dell’organigramma del nuovo consiglio regionale.

Al momento la simulazione dei nuovi seggi è questa:

MAGGIORANZA: 16 seggi al Pd in ordine di preferenza (Francesco Paolicelli 23.007, Raffaele Piemontese 21130, Anna Maurodinoia 19.815, Donato Metallo 16.830, Lucia Parchitelli 15.841, Domenico De Santis 14.932, Loredana Capone 13871, Sergio Blasi 13523, Filippo Caracciolo 11.408, Fabiano Amati 10407, Donato Pentassuglia 10252, Debora Ciliento 6.898, Vincenzo Di Grigorio 4510, Francesco Paolo Campo 4281, Teresa Cicolella 4010, Maurizio Bruno 3.928)

6 a “Con” Emiliano: Alessandro Delli Noci 17201, Pierluigi Lopalco 14.676, Antonio Tutolo 7602, Gianfranco Lopane 6663, Giuseppe Tupputi 2.747, Alessandro Antonio Leoci 2.019

5 Popolari con Emiliano: Sebastiano Leo 10976, Giovanni Stea 8.754, Mauro Vizzino 7.422, Massimiliano Stellato 4527, Sergio Clemente 2.595.

CENTRODESTRA: Oltre al candidato non eletto Raffaele Fitto.

6 seggi a Fratelli d’Italia: Antonio Gabellone 11737, Renato Perrini 10172, Ignazio Zullo 9.945, Francesco Ventola 8.237, Giannicola De Leonardis 7.654, Luigi Caroli 6.642.

4 seggi alla Lega di Salvini: Gianni De Blasi 8608, Davide Bellomo 8.590, Joseph Splendido 5.785, Giacomo Conserva 5.264

4 seggi a Forza Italia: Giandiego Gatta 9902, Stefano Lacatena 8.885, Paride Mazzotta 5.457, Vito De Palma 3.667

3 seggi a La Puglia Domani: Saverio Tammacco 12895, Paolo Pagliaro 9245, Paolo Dell’Erba 6.968

5 seggi al MOVIMENTO 5 STELLE: Antonella Laricchia 7.658, Cristian Casili 6127, Grazia Di Bari 3.961, Rosa Barone 3.602, Marco Galante 2301.

Tra i grandi esclusi salentini l’ex consigliere di centrodestra Erio Congedo e di centrosinistra Ernesto Abaterusso. Restano fuori anche Luigi Manca, Antonio Buccoliero, Aldo Aloisi, Tony Trevisi, Paolo Pellegrino.

A Carmiano e Magliano poche gioie. Il voto non ha permesso a nessuno dei candidati in corsa di agguantare le 1000 preferenze. Dati alla mani grazie al supporto ottenuto in provincia, a gioire in pieno quindi sono Sebastiano Leo, assessore uscente di Copertino, rieletto in consiglio regionale e il vicesindaco di Lecce Alessandro Delli Noci. Sconfitta meno amara per Paride Mazzotta, che riesce ugualmente a conquistare con Forza Italia uno slot utile per entrare nell’assise regionale.

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BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 29 luglio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2454 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 10 casi positivi: 1 in provincia di Bari; e 2 in provincia di Foggia e 7 in provincia di Lecce.

NON sono stati registrati i decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 235701 test. 3963 sono i pazienti guariti. 92 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4606 così suddivisi:

1.503 nella Provincia di Bari

382 nella Provincia di Bat

671 nella Provincia di Brindisi

1185 nella Provincia di Foggia;

554 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

30 attribuiti a residenti fuori regione.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE ASL LECCE RODOLFO ROLLO: “Il lavoro dei dipartimenti di prevenzione è tempestivo e capillare su tutto il territorio – dichiara il direttore generale Asl Lecce Rodolfo Rollo – 4 casi dei 7 positivi registrati oggi in provincia di Lecce sono di importazione da Paesi esteri e riguardano cittadini non italiani. Gli altri 3 casi sono legati a un focolaio già individuato e messo sotto controllo, quindi le persone risultate positive erano già state poste in isolamento in quanto contatti stretti di caso indice. Ovviamente per tutti questi nuovi casi si è proceduto all’estensione dell'indagine epidemiologica per tracciare gli ulteriori contatti e circoscrivere il focolaio”.

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Dalla mezzanotte di ieri a mezzogiorno di oggi superata quota 20mila.

È il numero totale dei moduli compilati sul sito della Regione da coloro che sono arrivati in Puglia dal 3 giugno. Per la precisione 20.020 (dato aggiornato alle ore 12.00). Non è l’unico dato contenuto nel report sul nuovo modulo di autosegnalazione predisposto dalla Regione Puglia nell’ambito della lotta al Covid19. Entrando nel dettaglio, sono 19.271 le persone provenienti dall’Italia, 749 quelle arrivate dall’estero. La Lombardia è la regione dalla quale si registra il maggior numero di arrivi: il 34,8%. Seconda, ma con una percentuale inferiore alla metà rispetto alla Lombardia, l’Emilia Romagna (13,7%). Seguono, con percentuali sotto il 7%, Campania, Veneto e Piemonte. Passando dalle regioni italiane ai Paesi esteri, è la Svizzera la prima nazione per numero di autosegnalazioni, 26,7%. Al secondo posto la Germania col 17,6%. Seguono Gran Bretagna, Francia e Polonia.

Altra chiave di lettura emerge dai numeri sulla data di arrivo. In 6.557, la maggioranza, hanno scelto il primo giorno possibile - il 3 giugno - come data di rientro, 4.208 torneranno nella giornata di oggi, 3.076 domani, 2.150 sabato, 966 domenica.

La fascia di età maggiormente registrata sul sito www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus è quella compresa tra 31 e 50 anni (40,9%), seguita dalla fascia 51-70 (27,1%) e 19-30 (17,3%). Per la maggior parte, 55,2%, si tratta di uomini, 43,3% sono donne. Inoltre, il 91,7% dei rientranti in Puglia svolge una professione non sanitaria (impiegato, pensionato, forze dell’Ordine ed anche disoccupati), il 2,7% sono medici, ma ci sono anche infermieri, operatori sociosanitari ed altre figure sanitarie.

Ma come sono arrivati i 20mila registrati fino ad ora? L’81,5% con auto e pullman, il 12,5% col treno, l’1,7% in aereo.

“La risposta alla nostra ordinanza da parte di chi sta arrivando in Puglia esprime meglio di ogni parola lo spirito di collaborazione e il senso di responsabilità dei cittadini - dichiara il presidente della Regione Michele Emiliano - è interesse di tutti creare le condizioni per soggiornare in Puglia in sicurezza e serenità. Ed è quello che stiamo facendo”.

"Da un punto di vista puramente statistico, su un così alto numero di persone che si spostano da una regione ad un'altra, è possibile che ci sia qualche portatore del virus. Ecco perché è così importante l'aiuto di tutti i cittadini che in questo momento devono sentirsi parte, al fianco del Servizio Sanitario Regionale, della lotta al coronavirus" ha commentato Pierluigi Lopalco, responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione Puglia.

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 AGGIORNAMENTO 13 MARZO ORE 20.00
 
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 13 marzo - con aggiornamento alle ore 20.00 - sono stati effettuati 180 test in tutta la regione per l'infezione da Covid-19 Coronavirus.
Di questi: 130 sono risultati negativi e 50 positivi.
 
I casi positivi sono cosi suddivisi:
12 in Provincia di Bari;
8 in Provincia Bat;
4 in Provincia di Brindisi;
18 in Provincia di Foggia;
6 in Provincia di Lecce;
2 in provincia di Taranto
 
Con questo aggiornamento salgono a 158 i casi positivi registrati in Puglia per l'infezione da "Covid-19" Coronavirus.
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Mercoledì, 26 Febbraio 2020 18:19

Lo sport in Puglia ai tempi del Coronavirus

Gli effetti del contagio da “coronavirus” in Italia si abbattono anche sullo sport pugliese. Basket e pallavolo si fermano, rinviata con qualche polemica a data da destinarsi la mezza maratona “Corri Lecce” in programma domenica 1 marzo, mentre il calcio almeno per il momento prosegue con limitazioni negli spostamenti dei tifosi per i campionati professionistici. Tanta preoccupazione invece per i dilettanti e gli sportivi amatoriali, costretti in alcuni casi a gare o allenamenti a “porte chiuse”. La situazione emergenziale in evoluzione resta costantemente monitorata e non si esclude possa cambiare, anche perché il provvedimento per lo sport è sino al 1 marzo.

Tra le federazioni a sospendere le gare professionistiche su tutto il territorio nazionale c’è la FIP (Federazione italiana Pallacanestro), che ha deciso per la sospensione ed il conseguente rinvio, di tutte le gare del prossimo turno di Serie A, A2 e B maschile, della Serie A1 e A2 femminile”. Questo significa per le pugliesi della “palla a spicchi” Happy Casa Brindisi (serie A) e Edil Frata Nardò (serie B) il rinvio dei rispettivi match di campionato, in casa contro Varese il team brindisino, in trasferta sul parquet di Avellino il roster neretino. Nessuna controindicazione al momento per i tornei regionali e provinciali.

Stop totale dallo scorso 24 febbraio sino al prossimo 1 marzo incluso, è stato imposto anche a tutte le manifestazione di pallavolo, anche giovanili, sulla base della direttiva nazionale FIPAV. Turno di campionato saltato quindi per il Cutrofiano in serie A2 femminile, Leverano e Alessano nella A3 maschile. Autorizzati i soli allenamenti in assenza di pubblico.

Procede a singhiozzo invece il mondo del calcio. In Serie A si tornerà a giocare su tutti i campi, con alcune limitazioni alla presenza di pubblico, secondo quanto deciso dal Governo e dalla FIGC. A Lecce, attenzione alta, ma via libera alla presenza dei supporters salentini allo stadio Via del Mare per la partita dei giallorossi contro l’Atalanta, formazione bergamasca col dubbio di poter disporre dei propri tifosi, interessati dal blocco delle trasferte imposto alle aree già colpite dal coronavirus. In Lega Pro scende in campo solo il girone meridionale, negli altri raggruppamenti invece 35 le gare rinviate. In serie D, con Taranto, Brindisi, Fasano, Casarano, Andria, Foggia e Nardò coinvolte tutte nel girone H, si dovrebbe giocare così come nelle serie regionali minori. Sospesi anche i match di rugby.

Paure e incertezze che si diffondono inoltre nella pratica sportiva amatoriale, nuoto, ciclismo e fitness, dove il dubbio che si fa strada tra gli atleti, intenzionati a salvaguardare la propria salute, è se aggiungere al kit sportivo anche disinfettante e mascherina.

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E’ al sicuro nella sua Cisternino, ma il “Coronavirus” esploso a Wuhan, sulle rive del fiume “azzurro” nella Cina centrale, spaventa e non lascia tranquilla Aysha Beavers, 30enne italoamericana, rientrata dall’Oriente in Puglia a fine novembre, ma preoccupata per le condizioni dei suoi amici e connazionali. Lei, dottoranda in Giurisprudenza all’Università cittadina, sarebbe dovuta rientrare in questi giorni a Wuhan per completare il percorso accademico, ma la chiusura degli aeroporti la obbliga a restare in Italia, e a reperire notizie tramite Tv e social network. “Anticipando il rientro a casa per le festività natalizie per fortuna non vivo direttamente la situazione – ammette Aysha. Ora in Cina la condizione non è delle migliori, gli aeroporti resteranno chiusi almeno sino al 15 febbraio, non si potrà rientrare in Italia ed anche gli spostamenti da Wuhan verso Pechino sono sospesi”. Blocco in entrata e in uscita che l’autorità cinese avrebbe preso preventivando un aumento della diffusione del virus a partire dalle prossime settimane.

Come detto il focolaio dell’epidemia sarebbe stato individuato all’inizio di gennaio in un mercato di animali a Wuhan. Sotto i riflettori la vendita ambulante di pesce e carne di serpente. E con il virus in espansione attualmente sono cinque le città “isolate”, con forti limitazioni ai trasporti e agli eventi pubblici. Il governo centrale ha annullato inoltre i festeggiamenti in tutto lo Stato per il tradizionale capodanno cinese. “Il virus mette apprensione e complice le temperature rigide di questo periodo potrebbe avere vita facile – spiega la giovane pugliese. I miei amici preferiscono restare in casa e mi hanno comunicato che l’università è stata disinfestata, ma resta chiusa. Le raccomandazioni in questo periodo sono tante, tuttavia la situazione non sembra allarmare e in città o in metropolitana mi dicono si giri con le mascherine sul voto per prevenire l’eventuale contagio”.

Intanto a Wuhan, città la cui popolazione si aggira intorno agli 11milioni di abitanti, si prova a correre ai ripari con l’aumento dei centri di prevenzione pubblica e la costruzione di un secondo ospedale con 1200 posti letto per contrastare un virus che al momento ha fatto registrare 41 morti, mentre i casi infetti supererebbero le 3mila unità. Ma per gli italiani, in costante contatto con l’Ambasciata non ci sarebbero rischi. Tuttavia preoccupazioni e informazioni tra i nostri connazionali corrono sui social network. La piattaforma “we chat” quella più utilizzata per scambiarsi consigli e chiedere pareri sulle eventuali scorte di cibo da fare, sulle precauzioni da usare, luoghi da evitare e sulle tempistiche dei viaggi di rientro.

In Italia intanto resta alta l’allerta ma non si registrano situazioni di contagio come in altre nazioni. Sono cadute infatti anche le preoccupazioni riguardo la cantante che dopo una tournee in Cina era rientrata in Puglia avvertendo sintomi influenzali che in un primo momento avevano fatto temere all’infezione da “coronavirus” che ha tra i sintomi più comuni febbre, tosse e difficoltà respiratorie, poi risultate infondate.

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