Il Lecce non decolla. Corini sbaglia e il Pescara pareggia nel recupero
“BAR DELLO SPORT – parola al tifoso”
Tanto bravo a prepararla, molto meno a leggerla. Credo che non ci sia altra descrizione, più significativa di questa, per le scelte di mister Corini nel pareggio odierno del Lecce a Pescara.
Perché questa gara ce l'ha sulla coscienza il tecnico: fare beneficenza, ancora una volta, ad una squadra disperata come questa, grida vendetta (ancora una volta!). Brescia non ha insegnato nulla evidentemente. L'allenatore giallorosso sbaglia praticamente tutti i cambi e stravolge una macchina, fino al 60esimo, quasi perfetta: corta, organizzata, paziente, che mette spalle al muro un Pescara in difficoltà.
Hjulmand giganteggia, Rodriguez dà fastidio, Coda è molto più pulito. Il goal infatti arriva. Poi il mister bresciano decide di stravolgere i piani dei tifosi giallorossi, che già pregustano i tre punti in tasca, con scelte assurde: decide di togliere Majer e Bjorkengren, fondamentali fino a quel momento, per dare spazio a Maselli in ruolo non suo e Mancosu, davvero irritante oggi.
Capitolo Maselli: come già più volte ribadito è giusto dare spazio ai giovani, il progetto Lecce targato Corvino nasce per questo. E soprattutto è giusto lasciar sbagliare i giovani. E Maselli sembra aver colto tutto alla lettera: ha minuti a disposizione e sbaglia tutto ciò che c'è da sbagliare. Ma ha un attenuante: viene schierato in un ruolo diverso dal normale. E infatti il ragazzo ne combina di pezze e di corna. A frittata fatta entra anche Tachtsidis, più lento della mia tartaruga in cortile, a comporre un terzetto di centrocampisti, tutto formato da mediani. "Così de botto, senza senso", direbbe qualcuno. Il Lecce arretra e come se non bastasse arriva anche il solito cambio "di chi non sa vincere": fuori Rodriguez per Paganini. E bam, arriva il goal avversario. A tal proposito apriamo una parentesi: se i guardialinee servono soltanto a sbandierare i falli laterali, l'AIA farebbe bene ad avviare una politica di spending review e a licenziarli tutti, prevedendo un sistema tecnologico che possa intervenire in caso di fuorigioco sempre e autonomamente. Perché se c'è qualcosa di snervante oggi, oltre a Corini, è l'assistente di Robilotta che non segnala un fuorigioco (in occasione del goal di Busellato). E l'offside di oggi fa il paro con una serie di episodi sfavorevoli, davvero indecenti. E non è il Lecce ad essere penalizzato in maniera esclusiva. Ma tante squadre a turno: l'AIA prenda provvedimenti. Non è giusto pagare profumatamente questi dilettanti allo sbaraglio.
Chiusa parentesi, non è uno scandalo dire che il pareggio alla fine sia anche giusto. Anche se arriva su un grande errore della terna: e sia chiaro, girano parecchio, perché senza quell'errore sarebbero stati tre i punti. Ma il Lecce ha dato comunque l'impressione di poterla prendere lo stesso: dopo i cambi, non arriva mai alla porta, si schiaccia terribilmente. Machin, Bellanova sfondano e alla fine il goal arriva.
Maselli è sicuramente il peggiore dei nostri, ma deve poter sbagliare: quindi forza ragazzo. Oggi ad essere imperdonabile è Eugenio Corini. Tanto bravo a prepararla, perché per 60 minuti il Lecce ha avuto il controllo totale, tanto insufficiente nel leggerla. Il motto "nessun dramma, ma nessun dorma" deve valere per tutti. Testa all'Entella ora e basta guardare sta classifica. Non siamo da promozione diretta, ancora. Avanti Lecce!
Up: Hjulmand, Maggio
Down: Maselli, Mancosu
Emanuele Spagnolo