La fase3 delle riaperture e ripartenze non è uguale per tutti. “C’è purtroppo chi è costretto a vivere un lockdown continuo e forzato, ovvero i portatori di disabilità, in quanto in molti dei nostri comuni mancano ancora gli adeguamenti che favoriscano l’accessibilità e la fruibilità del paese”. Questo è quanto denunciato in una nota stampa dall’avvocato Laura Indennidate, referente locale del movimento “Regione Salento” e responsabile dell’associazione “Io mi Tutelo”.
“In seguito a segnalazioni ricevute da cittadini di Carmiano e Magliano – scrive Indennidate - ho potuto constatare, che nonostante la legge del 1989 per l’abbattimento delle barriere architettoniche e successiva legiferazione specifica come il D.P.R. n. 503/93 e legge 104/92, il paese di Carmiano non ha recepito le normative, se non in minima parte. Difatti – sottolinea l’avvocato - i marciapiedi non sono accessibili per chi abbia una limitata o impedita capacità motoria e sensoriale , essendo privi di scivoli , mancano gli attraversamenti con segnale acustico, adeguamenti fondamentali per permettere a tutti di beneficiare a pieno della libertà di movimento.
Criticità su accessibilità del paese e mobilità autonoma dei disabili che la stessa Indennidate imputa in parte alla “scarsa sensibilità” delle amministrazioni comunali precedenti. “Fare una passeggiata sul marciapiede, in presenza di cittadini con una ridotta capacità motoria o sensoriale, risulta un’impresa ardua e impossibile senza un accompagnatore. Il tutto denota nelle Amministrazioni che si sono avvicendate negli anni, una mancanza di sensibilità verso le fasce più deboli, che andrebbero sostenute e agevolate. Il disabile – prosegue la responsabile di Io mi tutelo - è titolare di inviolabili diritti soggettivi perfetti e abbattere ogni tipo di barriera architettonica dovrebbe essere la normalità in un paese civile, e non un intervento straordinario, in quanto tutti abbiamo il diritto di fare una passeggiata in piena libertà e autonomia. Purtroppo - conclude Laura Indennidate - poco è stato fatto per abbattere sia le barriere architettoniche, che le barriere mentali che ancora persistono nelle menti delle tante persone indifferenti ai problemi dei disabili”.