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Venerdì, 22 Novembre 2024
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Umberto Ferrieri Caputi nuovo presidente di Federfarma Lecce

Umberto Ferrieri Caputi nuovo presidente di Federfarma Lecce

Il 26 e il 27 marzo si è votato per il rinnovo del Consiglio Direttivo di Federfarma Lecce, quindi per l’elezione del nuovo presidente provinciale che rappresenterà, nei prossimi tre anni, i titolari di farmacia. Due le liste in corsa, la prima capeggiata da Umberto Ferrieri Caputi, titolare della farmacia Barbagallo Edvige a Carmiano e la seconda quella con Alfonso Migali titolare dell’omonima farmacia di Lecce.

Su 263 farmacisti titolari aventi diritto al voto, sono stati 184 i votanti effettivi.

La lista, i cui candidati hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, è stata quella di Umberto Ferrieri Caputi. Nella giornata di ieri è stato proclamato Presidente, pertanto rappresenterà il sindacato dei farmacisti titolari leccesi fino al 2025. Il vicepresidente è Giuseppe Colafati, Angela Conte è stata eletta Segretario e Gianluigi Rampino Tesoriere.

“Augurandoci che la pandemia sia ormai alle spalle – ha dichiarato in neoeletto presidente Ferrieri Caputi – il ruolo della farmacia all’interno del territorio ha garantito non solo l’accesso alle cure e al farmaco al cittadino, per l’accuratezza della filiera distributiva, ma ottemperato anche alla funzione socio-sanitaria importante, in termini di consulenza e di servizio in ogni paese della nostra provincia. Il mio lavoro e quello del Consiglio, sarà teso a rafforzare la farmacia, come unico centro di dispensazione del farmaco, a tutela del cittadino-paziente che a pochi metri dalla sua abitazione, ha sempre garantito l’approvvigionamento delle medicine. E per lo stesso principio di prossimità, implementare i servizi da erogare alla popolazione in forma mutualistica. Un lavoro molto attento di protezione e valorizzazione delle farmacie rurali – conclude Umberto Ferrieri Caputi – in una provincia, come quella leccese che vanta circa 90 esercizi rurali, baluardo farmaceutico e socio-sanitario, a garanzia degli abitanti, generalmente anziani e fragili, di quei centri”.

Fonte: socialfarma.it

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