Temperature meteo in salita e in Salento scatta il timore per la salute della popolazione più anziana, maggiormente a rischio colpo di calore. In preallarme i medici dei pronto soccorsi e dell’intera rete ospedaliera provinciale. Accelerare e prevenire i malori più diffusi in estate è infatti la parola d’ordine che circola in queste ore nell’area 118 e nei reparti di emergenza urgenza dell’Asl Lecce per attivare le postazioni estive di assistenza medica e alleggerire il carico di pazienti cronici nei pronto soccorso, carichi di accessi, e per far posto conseguentemente ai nuovi arrivi. A preoccupare però sono le temperature elevate che in questa coda di primavera astronomica superano i 35 gradi, con picchi vicini anche ai 39 gradi. E tra gli effetti attesi per la salute dei cittadini, come conseguenza della forte calura, potrebbero palesarsi numerose richieste di soccorso e ricovero in ospedale. “Le patologie da caldo ancora non si sono fatte sentire sul sistema sanitario – commenta il primario del pronto soccorso del Dea-Fazzi di Lecce, Silvano Fracella – ma siamo consapevoli che la stagione estiva è ormai nel vivo e ci faremo trovare pronti con le risorse a disposizione. Le temperature che superano i 35 gradi sono un rischio maggiore soprattutto per gli anziani, che vanno incontro a disidratazione, spossatezza e piccoli malori che però in quadro clinico complesso possono avere una rilevanza più importante. Per questo – aggiunge – è importante bere tanto e integrare con i sali minerali se si vogliono prevenire i rischi per la salute dettati dalle alte temperature”. Ricoveri in sovrannumero qualora ci fossero, che rischierebbero di mandare in titl un sistema gravato da turni di lavoro pesanti e carenza di personale. “I pronto soccorso sono la prima frontiere nell’assistenza medica ma tra cronicità ed urgenze non è sempre facile tutto al meglio e in tempi rapidi. Il problema dei pazienti che restano giorni sui letti nell’area di osservazione breve intensiva (obi) o nell’area di codici gialli in attesa – spiega Fracella - ancora non è risolto, speriamo quindi che l’attenuarsi della pandemia dia il via alla riconversione dei vari reparti interni in modo da lavorare con maggiore celerità e serenità”. E tra le varie unità ospedaliere in attesa di input dalla direzione generale per la riapertura, e che al momento offrono accoglienza ai pazienti in pronto soccorso o in un’area per le urgenze, c’è anche gastroenterologia, chiusa al “Santa Caterina novella” di Galatina in tempo di pandemia e destinata dal regolamento regionale a nuova vita con 20 posti letto al “Fazzi” di Lecce. Asl Lecce che è alle prese anche con l’attivazione delle postazioni estive del 118 nelle diverse marine della costa ionica e adriatica salentina. Al 31 maggio scorso le associazioni che hanno aderito al bando e si sono dette disponibili a collaborare col servizio sanitario pubblico sono 7, con 4 di queste in lizza per due postazioni (Torre Lapillo e San Foca). Il rischio è che a scelta fatta qualcuno scontento possa rinunciare, riducendo l’offerta sanitaria, che tuttavia al 15 giugno prossimo dovrebbe poter contare sull’ausilio di altre 2 ambulanze tolte dal trasporto secondario covid e inserite nell’organigramma per le postazioni 118 estive.
Ipotesi queste che dovranno trovare risposta entro 10 giorni, anche perché le temperature estive non aspettano e non tenderanno a diminuire con tutti i rischi connessi per la salute dei cittadini e dei vacanzieri. “Sarà un’estate con picchi di temperature anche di 40 gradi – afferma il meteorologo Giuseppe De Vitis. Dai riscontri delle prime settimane e da alcune proiezioni vivremo una stagione con più ondate di caldo ad alte temperature intervallate da brevi e temporanee rinfrescate”.