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Giovedì, 21 Novembre 2024
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Quando credi in ciò che fai riesci a raggiungere risultati che  non avresti mai immaginato. 
Simona Magurano leccese di nascita, 48 anni, due figli  adolescenti (Sarah 17 anni, Davide 13), ho sempre lavorato in  attività commerciali prima come dipendente e poi come  titolare. 
Fino al 2015, quando tutto cambia; partecipo ad un corso di  formazione con mio marito Marco Barba.  
Alla fine del corso viene proposto un percorso di formazione e  mio marito si iscrive per studiare e diventare un business coach e un formatore professionista, nel frattempo io continuo  a gestire le attività commerciali che avevamo (due  supermercati, un ristorante). 
Il percorso intrapreso va alla grande e mio marito non solo  diventa un coach e un formatore, iniziando a guadagnare con  questa nuova professione, ma dopo tre anni diventa un Master  Trainer all’interno dell’accademia dove ha studiato, il MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni), fino a  diventare responsabile di tutti i docenti e la didattica del  master. 
Nel frattempo, visto che questa nuova attività ci permette di  guadagnare bene, iniziamo a vendere tutte le attività  commerciali che avevamo, fino a liberarcene del tutto. A questo punto inizia la mia svolta personale perché, visto che  da quando conosco Marco (18 anni) ho sempre lavorato con 
lui, inizio ad avvicinarmi anch’io al mondo del coaching  iscrivendomi al Micap e inizio a studiare quello che lui  insegna. 
Il Micap è un’accademia nella quale si  studia tanto e  per  certificarti devi svolgere esami, test e anche una serie di prove fisiche come: 
Prova peso – essere in peso forma  
Campo di sopravvivenza – 6 giorni e 7 notti in un bosco Scrivere un libro 
Correre una Maratona – stando nei tempi dati dal master 
Quest’ultima prova quella per me la più sfidante non avendo  mai corso in vita mia neanche 100 metri e odiando questo tipo  di attività sportiva. 
Diventa per me un obiettivo troppo importante da raggiungere  e una sfida da vincere prima di tutto con me stessa, per  dimostrarmi che nulla è impossibile, basta volerlo. Mi alleno con costanza e determinazione per correre la mia  prima maratona a Berlino 2021, lo faccio insieme a Marco (lui  aveva già corso la maratona), ma a un mese dalla gara lui si  infortuna e quindi decide di accompagnarmi , solo che lui  avrebbe camminato mentre io la dovevo correre (sola) per  poter stare nei tempi previsti. 
Faccio la mia gara e la porto a termine sforando di 8 minuti  rispetto al tempo massimo che avevo per certificarmi, 5 h e 28  minuti invece che 5 h e 20 minuti. 
Continuo comunque a portare a termine tutte le prove che il  master propone e decido di ricominciare ad allenarmi per  ritornare a fare la maratona.
E nel frattempo arriva una proposta inaspettata, Roberto Cerè  fondatore e presidente del Micap mi propone di diventare la  nuova coordinatrice del master, ero terrorizzata e avevo molti  timori; dovevo infatti prendermi la responsabilità di guidare  un accademia di più di 900 studenti, io che fino a quel  momento ero un’analfabeta digitale. 
Alla fine accetto l’ennesima sfida e oggi dopo due anni da quel  giorno io e Marco ci ritroviamo a gestire tutta l’organizzazione  del master , lui per la parte didattica e io nella parte  organizzativa e di coordinamento. 
Ho imparato a gestire i social media e a saper utilizzare i  cosìdetti “digital tools” partendo da sottozero, questo ha  aumentato la mia autostima oltre che le mie competenze. 
Per me e per noi un traguardo, qualche anno prima, inimmaginabile e un riscatto nei confronti di tutti coloro che  non avevano creduto in ciò che stavamo facendo. 
A questo punto, con il ruolo che avevo nel master, la sfida della  maratona diventa per me un traguardo obbligatorio. 
Mi alleno per un altro anno sempre con costanza e disciplina,  Marco è sempre con me per sostenermi e spronarmi nei  momenti più difficili.  
Ritorniamo a Berlino, questa volta corriamo insieme dall’inizio  alla fine tagliando il traguardo in 5 h e 14 minuti, quindi nei  tempi giusti per certificarmi. 
All’arrivo c’erano ad aspettarmi e festeggiare con me i miei  figli, che questa volta avevo portato con me per trasmettere  loro l’esempio di quanto e cosa si può raggiungere nella vita se  ci credi, ma soprattutto se fai quello che serve per  raggiungerlo.
Durante il 2022, l’anno della seconda maratona, la nostra vita  ha un altro cambio radicale; decidiamo infatti di trasferirci  insieme ai nostri figli a vivere alle Canarie. 
Affrontiamo quindi un trasloco internazionale continuando  tutte le attività del Micap, compresi gli allenamenti per la  maratona. 
La mia terza maratona la faccio proprio a Maspalomas dove  attualmente viviamo, infatti mentre ci allenavamo per Berlino  vediamo un cartello che pubblicizza la matatona, si sarebbe  corsa a novembre. 
Quindi a settembre andiamo a Berlino per correre la maratona  in cui mi certifico e dopo meno di due mesi facciamo la  maratona di Maspalomas, se qualcuno me lo avesse detto due  anni prima gli avrei riso in faccia. 
La maratona è la metafora della vita, devi andare avanti e  superare tutte le interferenze, le salite , le discese ma  soprattutto devi crederci se vuoi arrivare al traguardo che  vuoi raggiungere. 
Ringrazio il Micap, Roberto Cerè e mio marito Marco Barba  per avermi dato la possibilità di sfidarmi e di crescere come  donna, oggi mi sento una persona più capace e più sicura e  
tutto questo voglio trasmetterlo a chi avrò modo di conoscere  e soprattutto ai miei figli. 
PS: adesso ci stiamo allenando per andare a fare la maratona  di New York 2024, questa volta insieme a mia figlia Sarah (che  nel frattempo già frequenta il Micap). 
Festeggeremo i suoi 18 anni fissando questo suo importante  traguardo con un’esperienza indimenticabile. 
Stay tuned……
 
Published in Attualità
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