“Per un uso sicuro e responsabile del monopattino elettrico occorre ridurre la velocità e introdurre casco e targhe sul mezzo”. La richiesta per rivedere la circolazione dei monopattini su strada, finita sotto i riflettori nazionali per carenza di sicurezza dopo l’ultimo caso di incidente mortale verificatosi a Firenze, arriva dal presidente Aci (Automobile club d’Italia) Angelo Sticchi Damiani. Istanza, presentata lo scorso luglio anche in audizione alla Commissione trasporti della Camera dei deputati, avvalorata dai numeri preoccupanti sugli incidenti stradali quasi esclusivamente su strada urbana, conteggiati nel report 2020 Aci-Istat, che registra 564 sinistri con almeno un monopattino elettrico coinvolto (più di 2 al giorno), con un decesso e 518 feriti, 33 pedoni investiti e 44 feriti su altri veicoli, soprattutto biciclette e motocicli. In Italia solo nei primi 7 mesi dell’anno 2020 sono stati venduti ben 125mila monopattini elettrici.
Nati per favorire la mobilità green, i monopattini ora rischiano di divenire un pericolo per la sicurezza stradale?
“La caratteristica di costruzione dei monopattini, con baricentro molto alto e ruote piccole, aumenta la loro pericolosità rispetto ad altri mezzi ecologici come le biciclette. L’esposizione al rischio è quindi molto elevato. Per questo, oltre a dover intervenire sulle anomalie alla guida, come la presenza di due persone sullo stesso monopattino, occorre grande prudenza e attenzione negli spostamenti. Partendo da questo presupposto, l’obiettivo da perseguire è una riforma sulla micro mobilità che tenga conto della tutela soprattutto dei pedoni”.
Quali novità dovrebbe introdurre la riforma?
“La micro mobilità elettrica è in forte crescita anche per effetto della pandemia che ha spinto all’utilizzo della mobilità individuale a scapito delle forme di trasporto collettivo. Pertanto occorre una riforma ampia che introduca un regime di omologazione necessario a definire le caratteristiche generali costruttive e funzionali dei monopattini, tra cui la velocità, e poi misure comportamentali indirizzate agli utilizzatori, per una maggiore sicurezza nella circolazione”.
Cosa intende nello specifico?
“Innanzitutto l’estensione dell’obbligo di utilizzo del casco per tutti i conducenti anche maggiorenni, poi l’introduzione dell’obbligo di assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi, l’applicazione della targa che possa facilitare i controlli delle forze dell’ordine e poiché sono in tanti soprattutto i minorenni ad utilizzare questa forma di mobilità dolce, proponiamo poi l’istituzione di corsi di formazione per il conseguimento di un patentino. Visto inoltre che i maggiori utilizzatori sono tra i 12 e i 18 anni, Aci predisporrà moduli informativi sul corretto uso e funzionamento dei monopattini elettrici da inserire nei programmi scolastici. Siamo consapevoli che non sarà semplice ma riteniamo queste norme importanti per un duplice obiettivo: l’uso sicuro e responsabile dei monopattini e il concretizzarsi dell’attesa svolta in termini di controllo e salvaguardia della sicurezza stradale”.