Rapina con finale violento nell’ufficio postale di via Mieli e fuga rocambolesca per le vie di Carmiano, dove i malviventi hanno provato a mettere a segno anche uno scippo ai danni di una donna 80 enne, rimasta ferita, prima di far perdere le tracce.
L’azione criminosa è durata pochi minuti, ma sono bastati per spaventare e alleggerire del contante, circa 1300 euro, i numerosi clienti impegnati agli sportelli.
I malviventi, forse due, fallito il colpo agli sportelli, prima della fuga per non andare via a mani vuote, hanno strappato, sotto la minaccia delle pistole, alcune borse e una collana, alle donne presenti nell’ufficio postale.
I rapinatori si sono presentati all’ingresso della Posta, prima di mezzogiorno, intorno alle 11, 45. Sono arrivati su una lancia Y di colore scuro. L’auto pare sia stata rubata nella stessa mattinata a Trepuzzi. Ne sono scesi due col volto coperto da passamontagna e pistole in pugno. Una volta all’interno, con tutta calma, i due si muovevano come se “fossero di casa” e parlavano dialetto. Hanno invitato i presenti, oltre 10 persone fra uomini e donne, a stare calmi con la solita frase di circostanza: “questa è una rapina, tutti fermi e a terra”.
Nello stesso istante, gli impiegati, che dall’altra parte del vetro antisfondamento avevano notato i due uomini armati e quello che stava accadendo, hanno bloccato la porta comunicante fra gli uffici e fatto scattare l’allarme anti-rapina, prima di defilarsi nelle stanze sul retro.
Quando i rapinatori si sono resi conto che nessuno dall’altra parte del vetro avrebbe aperto la porta che dava l’accesso agli uffici e alla cassaforte, hanno deciso di riversare l’attenzione su portamonete e borse delle donne in fila, per non andare via a mani del tutto vuote. Da questo istante in poi, l’atteggiamento dapprima sicuro e cordiale dei rapinatori è diventato minaccioso e a tratti violento contro i presenti, fra i quali c’era anche una donna incinta e un’impiegata postale addetta ai pacchi.
Sono seguiti attimi di puro terrore soprattutto quando un rapinatore urlando ha puntato e “scarrellato” la pistola. La donna incinta che si trovava a pochi passi è svenuta fra la paura generale. Sono seguiti attimi concitati. Ad un’anziana è stata strappata dal collo la collana in oro in malo modo. La pistola veniva puntata spesso in faccia ai clienti per indurli a non reagire e ad accelerare l’operazione di prelievo imposta.
Poi la fuga all’esterno. I rapinatori sono risaliti sulla Lancia elefantino parcheggiata a poca distanza. Prima di far perdere le tracce, sono ricomparsi nel quartiere Immacolata, al confine con la provinciale per Villaconvento. Qui si sono concessi anche uno scippo su via Villafranca. Aggressione andata male per l’inaspettata reazione dell’anziana donna, che pur di difendere la collana appesa al collo, un ricordo del marito defunto, ha lottato e si è beccato un colpo alla testa con il calcio della pistola da uno dei malviventi. Le urla di una vicina di casa che aveva assistito al tentativo di scippo, e le auto che sopraggiungevano hanno fatto desistere i rapinatori. Scattato l’allarme, in via Mieli, dove ha sede l’Ufficio Postale, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che hanno acquisito testimonianze e video riprese, e i sanitari del 118 hanno prestato le prime cure ad alcuni clienti spaventati, in lacrime e per fortuna solo sotto shock.