A Leverano torna Novello in Festa 2021, la festa del vino nuovo organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Leverano, le associazioni del territorio e il sostegno di Bcc Leverano e Gal Terra d’Arneo.
Le corti, le piazze, le viuzze del centro storico di Leverano si vestono a festa per il ritorno della rassegna d’autunno, giunta alla sua XXIII edizione. Dopo lo stop, nel 2020, dovuto alla pandemia, si riparte con una edizione speciale, in totale sicurezza secondo la normativa vigente post Covid-19, e nell’ottica di un rilancio dell’attività vitivinicola del territorio - fiore all’occhiello e tra i settori trainanti dell’economia locale - e delle attività di ristorazione e somministrazione del centro storico che hanno risentito delle restrizioni legate al periodo pandemico. L’edizione 2021 anticipa di circa una settimana l’appuntamento, quest’anno fissato al 30 e 31 ottobre prossimi, con il taglio del nastro previsto per sabato alle 19.30 in piazza Fontana, proprio nel giorno in cui a livello nazionale si stappano le prime bottiglie di vino novello.
Spettacoli musicali itineranti, artisti di strada, convegni, visite guidate, mostre e percorsi sensoriali attraverso le tradizioni di una volta ma anche buon cibo, grazie al coinvolgimento diretto dei locali del centro. Il vino, distribuito in diversi punti del centro, sarà quello delle cantine di Leverano: Agricola dell’Arneo, Cantina Vecchia Torre, Conti Zecca e Tenuta Annibale.
“Ci sarà come sempre buon cibo – spiega il presidente di Pro Loco Leverano, Giuseppe Notarnicola -, con la differenza rispetto agli anni passati, di puntare tutto sulle attività locali del centro storico. Ci saranno numerosi gruppi musicali nella due giorni per intrattenere il pubblico, ma senza palco centrale. Suoneranno in maniera itinerante per allietare i presenti evitando assembramenti, e così sarà per gli artisti di strada e gli sbandieratori di Oria (Br). Si potranno fare visite guidate nel centro storico e torre di Federico II, domenica pomeriggio alle 15.30 in piazza Roma rivivremo la magia dei giochi antichi che facevano i nostri nonni”.
Sicurezza al primo posto. La festa si farà ma non si può prescindere da una pandemia che non è ancora passata.
“Queste manifestazioni devono rappresentare un territorio – precisa il sindaco di Leverano, Marcello Rolli -, la qualità che riesce ad esprimere. Quando si parla di floricoltura, viticoltura, gastronomia si parla di conoscenza, esperienza, qualità produttiva che esprime in questi momenti di festa. E sono il punto finale di un processo. Negli anni abbiamo associato questo patrimonio immateriale della comunità al patrimonio culturale, ed è nato un mix che come amministrazione alimenteremo sempre nell’ottica di una valorizzazione delle risorse, del turismo e dell’economia locale. È con orgoglio che sottolineo come Leverano sia uno dei pochi comuni di Puglia che hanno deciso di realizzare manifestazioni, nonostante le difficoltà del periodo storico. Siamo convinti che dalla pandemia si debba uscire più forti, solidali, pur con tutte le cautele necessarie”.
E per domenica, un convegno che racconti le radici e le prospettive del settore vitivinicolo. Alle 10, in collaborazione con l’Università del Salento, appuntamento presso la sala conferenze della Bcc di Leverano in piazza Roma, dal titolo “Tra Cuore eMente – Che cosa c’è di speciale nel vino di Leverano”.