“La Puglia ha intrapreso un percorso che permetterà di attrarre nuovi investimenti e di valorizzare le idee imprenditoriali dei giovani che ci vivono o che decideranno di tornare al sud”. A parlare è l’assessore regionale allo sviluppo economico, attività economiche e innovazione, Alessandro Delli Noci, deciso nel respingere l’analisi di “Confcommercio” sulla crisi occupazionale che attanaglia il mezzogiorno da oltre 20 anni, obbligando dal 1995 oltre 1,6 milione di giovani ad emigrare verso nord o fuori Italia.
Assessore Delli Noci, qual è la sua idea?
“Non vedo una situazione così negativa, anzi credo che la ripartenza post covid sia stata un’opportunità importante per far tornare al sud tanti ragazzi e tanti professionisti. E’ un dato importante, che tuttavia va contestualizzato rispetto ad un ritorno transitorio. Bisognerà vedere se queste persone al termine dello smart working, che nella pubblica amministrazione avverrà a ottobre mentre resta incerto nell’aziende private, rientreranno o meno nella loro sede lavorativa e se la nostra regione in questo trasferimento è stata una scelta di comodità o di opportunità. Partendo da questa analisi, proviamo a costruire le condizioni su cui strutturare tutto il dibattito sulla nuova programmazione dei Por regionali, in corso da settembre a novembre, per una ripartenza tale da rendere attrattivo il nostro territorio”.
In questo quadro come vede la Puglia?
“A differenza di altre aree del sud, la dinamicità che in questi anni ha dimostrato la Puglia come sviluppo imprenditoriale ha reso la regione attrattiva. Noto infatti un grande fermento nei giovani ad investire nel nostro territorio, e chi ha scelto di rimanere non è qui per vagabondare ma per costruirsi nella propria terra un’opportunità. Ci sono tantissimi ragazzi che hanno scelto il coworking o hanno aperto in Puglia la loro sede operativa e trovano soddisfazione, anche fuori dal risalto mediatico. E’ chiaro tuttavia che si può fare sempre meglio e di più, e questo faremo”.
Quindi assessore, quali le misure in campo per convincere giovani e imprenditori a investire sul territorio?
“In questi giorni ho chiesto ai miei uffici di avere tutti i dati dei finanziamenti legati alle aziende con un profilo innovativo per capire qual è la tendenza di crescita che hanno avuto sul mercato. I risultati sono molto incoraggianti. Insisteremo. Tra l’altro la Regione Puglia è una delle regioni che ha utilizzato più fondi nel settore d’impresa e sviluppo economico. Inoltre stiamo costruendo una nuova manovra economica per sostenere la creazione d’impresa per donne e giovani, anche disoccupati, con una modifica del bando Nidi, prevedendo misure di finanziamento a fondo perduto sino al 75%. Nessun finanziamento a caso quindi”.
Investimenti mirati per ridurre il divario col nord dunque, in quale ambito?
“Il gap nord-sud non si contrasta con la bacchetta magica ma ci vogliono anni per costruire politiche efficaci. La nuova sfida è investire in settori molto competitivi, così come stiamo già facendo nella biotecnologia, energia, aerospazio, blue-economy, meccanica. Tantissime imprese infatti stanno decidendo di aprire, ampliare sedi e fare investimenti sul nostro territorio. Questo ci porta ad avere una valutazione assolutamente positiva della ripartenza e sono convinto che si genereranno occasioni anche per tantissimi giovani che sono andati via, di ritornare. Inoltre, il tema che si sta sviluppando nel Pnrr su logistica e portualità è una grande opportunità, che riporterà la Puglia al centro del mediterraneo e quindi in connessione con altri centri del mediterraneo”.