“BAR DELLO SPORT – parola al tifoso”
Guai a gettare fango. Non è questo il momento degli attacchi e, chi non se la sente di affrontare questo rush finale è pregato di scendere da questo carro (forse partito un po' presto, vero): perché se siete convinti che resterà parcheggiato in garage vi sbagliate di grosso. Ma ora è il momento di stare vicino alla squadra e non mollare di un centimetro: è chiedere troppo per alcuni di voi, ma tranquilli ci sarà spazio per tutti quando il carro verrà rimesso in moto.
Io son geloso del Lecce soltanto quando viene sconfitto, non di certo quando si vince: la gioia di una vittoria amo condividerla con tutti, la delusione di una sconfitta no. Quindi oggi invece di intingere le manine nel veleno e postare i vostri commenti al vetriolo da pseudo tifosi (aveva ragione Umberto Eco), accendete il televisore e gustatevi la vostra amata serie A, che al Lecce ci pensiamo noi.
C'è poco da commentare sulla gara: è la classica giornata in cui tutto gira male, vedasi traversa finale (come all'andata). La Spal gioca una buona gara ed ingarbuglia un Lecce che appare sottotono dal punto di vista mentale: i giallorossi mettono in campo tutta la paura di perdere quello che potrebbe essere un risultato straordinario. Vedasi Tachtsidis, entrato in campo col fuoco dentro ma che non azzecca un passaggio. Leggi della statistica, squadra avversaria in formissima, soluzioni dalla panchina poco congeniali ed ecco fatta la frittata. Eppure un pareggio si poteva portare a casa, peccato.
Ora però è tempo di rimboccarsi le maniche: sarebbe un peccato mortale lasciarsi sfuggire questo traguardo, quindi cancelliamo tutti questa sconfitta. Testa al Vicenza, perché ci crediamo più di prima.
Up Bjorkengren, Majer
Down Tachtsidis, Hjulmand
Emanuele Spagnolo