Primi positivi risultati per l’iniziativa di ViviCittaNews e Quotidiano di Puglia sul Salento invaso dai rifiuti.
Carmiano e Magliano le due comunità che, dopo l’inchiesta dei giorni scorsi, hanno visto attivarsi le istituzioni e l’azienda incaricata del servizio di raccolta, per la pulizia delle campagne e delle periferie deturpate dalla spazzatura. Gli operatori ecologici hanno compiuto diversi interventi sul territorio per recuperare i rifiuti che gli incivili avevano abbandonato senza scrupoli tra gli alberi di ulivo, ai bordi dei vigneti e lungo i percorsi cicloturistici.
Carmiano era stata presa di mira soprattutto al confine con Veglie, in contrada Mascarini, una lunga via asfaltata che costeggia il canale di raccolta acque piovane “Turriso”, e conduce sino alla “vora” sulla provinciale per Novoli. Lo scenario che si presentava a chi percorreva quella zona, era da vera discarica: frigoriferi, sanitari da bagno, carcasse di televisori di vecchia generazione, copertoni d’auto, plastica e bustoni di cellophane pieni di materiale edile.
Soddisfatto dell’intervento dell’azienda “Igeco” nei siti segnalati, l’assessore all’ambiente del comune di Carmiano, Gianni Erroi. “Come amministrazione siamo molto sensibili alla tutela dell’ambiente – sottolinea l’assessore al ramo. Data la vastità del territorio è fondamentale la collaborazione dei cittadini, ben vengano quindi le segnalazioni che ci permettono di individuare le aree inquinate e quindi segnalarle all’azienda per un pronto intervento. Tuttavia, questo non dev’essere un invito a sporcare, bensì un monito per sensibilizzare la popolazione e accrescere la cultura della tutela del territorio. A Carmiano inoltre, in via Fratelli Cairoli, è presente l’ecocentro dove poter conferire correttamente i rifiuti ingombranti, e nelle due comunità, rispettivamente per quattro giorni al mese, è operativo anche una postazione mobile che effettua la raccolta itinerante della spazzatura per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Per chi non rispetterà regole e ambiente, conclude Erroi, sono pronte le fototrappole”.