Presentato questa mattina a Copertino “Ex Vite”, il vino per la celebrazione eucaristica prodotto in Puglia, e nato dalla collaborazione tra Opera Seme (progetto di economia civile della Caritas diocesana) e la Cupertinum, storica cantina di Copertino. Presenti al taglio del nastro l’arcivescovo della diocesi di Nardo e Gallipoli, Monsignor Fernando Filograna, don Giuseppe Venneri, responsabile del progetto Opera Seme, Francesco Trono e Giuseppe Pizzolante Leuzzi, rispettivamente presidente ed enologo della cantina Cupertinum.
Il rosato negroamaro, frutto di un lavoro iniziato in vigna lo scorso settembre, è stato realizzato “ex genimine vitis”, cioè a norma del Codice di Diritto Canonico (can 924 § 3) e di tutte le prescrizioni ecclesiali che dispongono che “il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato”. L’idoneità all’uso sacramentale è stata certificata dal Vicario Generale della diocesi di Nardò-Gallipoli, Monsignor Giuliano Santantonio. Per il debutto sono state prodotte 2500 bottiglie dalla capienza di 375 ml. La scelta dell’uva negroamaro finalizzata a promuovere e legare il prodotto al territorio: identità ribadita anche nell’etichetta con l’immagine stampata del rosone del santuario della Grottella di Copertino.