Il rompete le righe è suonato poco dopo le 13 di ieri. La caserma “Zappalà” dopo un anno di lavoro tra campagna vaccinale e tamponi anticovid, torna alla sua esclusiva attività militare e saluta il personale dell’Asl di Lecce con cui ha collaborato nella gestione dell’hub di popolazione attivato per far fronte all’emergenza sanitaria.
Si completa dunque un percorso intenso al servizio della comunità salentina, che ha registrato ottime performance dal punto di vista sanitario. In 12 mesi il centro vaccinale ha garantito infatti la somministrazione di 206.000 dosi di vaccino anticovid e circa 19mila tamponi molecolari per la popolazione della provincia salentina. “Dati ragguardevoli per quello che doveva essere un hub di supporto, che nel tempo si è consolidato quale cuore dell’attività di vaccinazione e screening. Un successo inoltre suffragato dall’affetto e dalle numerosissime manifestazioni di apprezzamento ricevute” – è il resoconto fornito dal comando leccese dell’Esercito.
Intanto ieri mattina, per l’ultima giornata del punto vaccinale di popolazione, la caserma Zappalà ha accolto il Prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio e il sindaco della città Carlo Salvemini, alla presenza del comandante della scuola di Cavalleria, il generale Claudio Dei, del direttore del distretto sanitario dell’Asl Lecce, Costantino Giovannino e del responsabile medico dell’hub, Mariano Magrì, per una breve manifestazione di saluto e ringraziamento agli operatori impegnati dal marzo dello scorso anno nella campagna anticovid. Poche parole, ma gli umori e il clima percepito tra i presenti è stato di tutt’altro genere rispetto a 12 mesi fa, quando la macchina entrò in funzione. La tensione intrisa di preoccupazione sui volti delle persone e le lunghe code d’auto ferme su via Grassi, in attesa di poter accedere ai parcheggi della caserma e poi alla zona vaccini, sono solo un lontano ricordo. Ieri invece c’era maggiore serenità, nessuna fila all’esterno, i sorrisi più rilassati di medici e infermieri che trasparivano dalla mascherina, a raccontare che il peggio “forse” è passato. “In questi mesi abbiamo svolto un’attività vaccinale molto impegnativa – racconta la dottoressa Valentina Pesce – superando anche la soglia delle 3mila somministrazioni giornaliere. Nell’ultima settimana abbiamo completato con le quarte dosi dei soggetti fragili prenotati e qualche prima dose con i nuovi vaccini. Il bilancio finale è positivo e l’organizzazione dell’esercito è stata impeccabile”.
Contemporaneamente nelle due aree adibite per vaccini e tamponi, si completava la somministrazione della quarta dose ai soggetti fragili prenotati. Poco distanti tecnici e operatori iniziavano a smontare cartellonistica e strutture mobili. La sala conferenze adibita a postazione vaccini si svuota. Un via vai di uomini e attrezzature, osservato con attenzione dai cittadini in attesa del loro turno, ma soddisfatti della gestione della campagna vaccinale in caserma. “L’impatto iniziale nel giorno della prima dose è stato difficile, c’era tanta paura – ricorda una donna – ma col tempo la fiducia è cresciuta. Volontari, militari e operatori sanitari hanno svolto un gran lavoro, sia dal punto di visto umano che medico. A loro va un sentito grazie, con l’auspicio che la chiusura dell’hub – conclude la donna - non sia dettato da motivi di politica internazionale ma rappresenti un passo in avanti verso la fine della pandemia”. Chiuso dunque il centro anticovid della Zappalà, da oggi a Lecce, a seguito del piano di riorganizzazione dei Pvt dell’Asl, il drive through per i tamponi sarà attivo nel palazzetto dello sport in via Caduti di Nassirya, mentre il punto vaccini resterà in funzione nel museo “Sigismondo Castromediano”.