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Venerdì, 22 Novembre 2024
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Riprende la campagna di vaccinazione antiCovid in Asl Lecce: disponibili i vaccini Pfizer e Moderna a m-RNA nella formulazione aggiornata ad Omicron.

Sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute, i nuovi vaccini sono indicati per la dose di richiamo alle persone di età uguale o superiore ai 12 anni che hanno completato almeno un ciclo primario di vaccinazione. Per gli over 60 che devono ricevere la seconda dose booster (quarta dose) la prenotazione è obbligatoria e avviene attraverso i 3 canali - sportelli Cup, il sito lapugliativaccina.regione.puglia.it e il numero verde 800713931 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20) per tutti i punti vaccinali, ad esclusione di Copertino per cui è necessario chiamare direttamente. Per prima, seconda e terza dose, l’accesso è libero esclusivamente presso gli hub di Lecce e Gagliano del Capo. Per tutti gli altri punti vaccinali è necessaria la prenotazione telefonica. Per la vaccinazione destinata a pazienti estremamente fragili, la somministrazione avviene presso il punto vaccinale Dea del “Fazzi”, con prenotazione telefonica al numero 0832 335418, lunedì, martedì e giovedì dalle 9.30 alle 11.30. "I vaccini rimangono l’arma più efficace per contrastare questo virus, pertanto è prioritario creare le condizioni per proteggere il maggior numero possibile di persone, a cominciare dai soggetti più vulnerabili e dalle popolazioni target per la dose booster. E’ attiva infatti una rete territoriale capillare di punti vaccinali e di professionisti in grado di dirimere dubbi e ritrosie e di vaccinare tutti coloro che desiderano farlo”, ha dichiarato il Direttore Sanitario di ASL Lecce Roberto Carlà.

Intanto il nuovo report Covid in provincia di Lecce registra 1.519 cittadini attualmente positivi, di cui 32 ricoverati in ospedale.

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Il rompete le righe è suonato poco dopo le 13 di ieri. La caserma “Zappalà” dopo un anno di lavoro tra campagna vaccinale e tamponi anticovid, torna alla sua esclusiva attività militare e saluta il personale dell’Asl di Lecce con cui ha collaborato nella gestione dell’hub di popolazione attivato per far fronte all’emergenza sanitaria.

Si completa dunque un percorso intenso al servizio della comunità salentina, che ha registrato ottime performance dal punto di vista sanitario. In 12 mesi il centro vaccinale ha garantito infatti la somministrazione di 206.000 dosi di vaccino anticovid e circa 19mila tamponi molecolari per la popolazione della provincia salentina. “Dati ragguardevoli per quello che doveva essere un hub di supporto, che nel tempo si è consolidato quale cuore dell’attività di vaccinazione e screening. Un successo inoltre suffragato dall’affetto e dalle numerosissime manifestazioni di apprezzamento ricevute” – è il resoconto fornito dal comando leccese dell’Esercito.

Intanto ieri mattina, per l’ultima giornata del punto vaccinale di popolazione, la caserma Zappalà ha accolto il Prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio e il sindaco della città Carlo Salvemini, alla presenza del comandante della scuola di Cavalleria, il generale Claudio Dei, del direttore del distretto sanitario dell’Asl Lecce, Costantino Giovannino e del responsabile medico dell’hub, Mariano Magrì, per una breve manifestazione di saluto e ringraziamento agli operatori impegnati dal marzo dello scorso anno nella campagna anticovid. Poche parole, ma gli umori e il clima percepito tra i presenti è stato di tutt’altro genere rispetto a 12 mesi fa, quando la macchina entrò in funzione. La tensione intrisa di preoccupazione sui volti delle persone e le lunghe code d’auto ferme su via Grassi, in attesa di poter accedere ai parcheggi della caserma e poi alla zona vaccini, sono solo un lontano ricordo. Ieri invece c’era maggiore serenità, nessuna fila all’esterno, i sorrisi più rilassati di medici e infermieri che trasparivano dalla mascherina, a raccontare che il peggio “forse” è passato. “In questi mesi abbiamo svolto un’attività vaccinale molto impegnativa – racconta la dottoressa Valentina Pesce – superando anche la soglia delle 3mila somministrazioni giornaliere. Nell’ultima settimana abbiamo completato con le quarte dosi dei soggetti fragili prenotati e qualche prima dose con i nuovi vaccini. Il bilancio finale è positivo e l’organizzazione dell’esercito è stata impeccabile”.

Contemporaneamente nelle due aree adibite per vaccini e tamponi, si completava la somministrazione della quarta dose ai soggetti fragili prenotati. Poco distanti tecnici e operatori iniziavano a smontare cartellonistica e strutture mobili. La sala conferenze adibita a postazione vaccini si svuota. Un via vai di uomini e attrezzature, osservato con attenzione dai cittadini in attesa del loro turno, ma soddisfatti della gestione della campagna vaccinale in caserma. “L’impatto iniziale nel giorno della prima dose è stato difficile, c’era tanta paura – ricorda una donna – ma col tempo la fiducia è cresciuta. Volontari, militari e operatori sanitari hanno svolto un gran lavoro, sia dal punto di visto umano che medico. A loro va un sentito grazie, con l’auspicio che la chiusura dell’hub – conclude la donna - non sia dettato da motivi di politica internazionale ma rappresenti un passo in avanti verso la fine della pandemia”. Chiuso dunque il centro anticovid della Zappalà, da oggi a Lecce, a seguito del piano di riorganizzazione dei Pvt dell’Asl, il drive through per i tamponi sarà attivo nel palazzetto dello sport in via Caduti di Nassirya, mentre il punto vaccini resterà in funzione nel museo “Sigismondo Castromediano”.

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In provincia di Lecce sono 49 gli hub scolastici, più il museo Sigismondo Castromediano che accoglieranno dal prossimo 16 dicembre la vaccinazione pediatrica. Presente anche la scuola di Carmiano.
Nel capoluogo i punti vaccinali scolastici attivi sino al 5 gennaio 2022, sono il comprensivo “Castromediano”, “Tempesta”, “Stomeo – Zimbalo”. In provincia: il “San Pompilio Maria Pirrotti” di Campi Salentina, il comprensivo “De Amicis” di Squinzano, il “Peppino Impastato” di Veglie, lo “Zimbalo” di Carmiano, il polo 2 di Trepuzzi, a Galatina il polo 1 e il polo 3, il “Geremia Re” di Leverano, il comprensivo di Porto Cesareo, Ic "Falcone" di Copertino, il “Bodini” di Monteroni, Lequile, San Cesario e Lizzanello, che coprirà anche Cavallino, la scuola di piazza croce rossa a Nardò, il comprensivo di Aradeo, il “Don Bosco” di Cutrofiano, l’Ic di Vernole, Melendugno, Poggiardo, Andrano, Uggiano, Minervino e Botrugno.
Ed ancora, a Gallipoli doppio hub con l’istituto Giannelli e il comprensivo, Ic di Salve, Ic di Taviano, la scuola di via Spagna e il Polo 2 a Casarano, Ic di Ruffano, Collepasso, Ugento, Melissano, Presicce-Acquarica, Racale, Melpignano, Scorrano, Muro Leccese, Otranto, Corigliano. A Maglie inseriti tra gli hub pediatrici il dipartimento di prevenzione di via Sante Cezze e le scuole di via Diaz Manzoni e via Principe di Piemonte. A Tricase scelto il Pvt, ex Acait, mentre a Martano il poliambulatorio Sisp.
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Lunedì 20 inizierà in Puglia, come disposto dal Ministero della Salute e come previsto dalla circolare regionale, la somministrazione delle terze dosi del vaccino anti covid per alcune categorie di pazienti con fragilità, ovvero nei soggetti sottoposti a trapianto d’organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria.

“La terza dose in questo gruppo di pazienti è necessaria – spiega l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco - quale mezzo di rinforzo della risposta immunologica che potrebbe essere insufficiente dopo le prime due dosi a causa delle condizioni di base. Per il richiamo ad altre categorie di cittadini ad alto rischio come anziani o personale sanitario aspetteremo le decisioni del ministero della salute, di concerto con le autorità internazionali. Resta l’invito al resto della popolazione che non lo avesse ancora fatto di prenotare la prima dose e di recarsi presso i centri a vaccinarsi, in modo da poter affrontare al meglio i prossimi mesi”.

A cura della Struttura commissariale nazionale per l’emergenza Covid arriveranno in Puglia e saranno distribuite dalla Protezione civile regionale alle strutture sanitarie entro il 29 settembre 398.970 dosi di vaccini, che consentiranno sia l’avvio delle somministrazioni delle terze dosi che il proseguimento del completamento delle vaccinazioni per fascia di età.

Finora in Puglia sono stati somministrate 5.660.119 dosi, con la migliore copertura italiana per gli over 50 (solo il 6.7% non ha ricevuto la prima dose). Il 71% dei pugliesi ha comunque completato il ciclo vaccinale e le Asl potranno rimodulare l’offerta di vaccinazione anche a “sportello” per tutti, per raggiungere la massima copertura.

Anche ASL Lecce organizza la somministrazione della dose addizionale per le categorie individuate dalla Circolare Regionale del 15 settembre. A partire dal 20 settembre i Pazienti individuati come target saranno contattati direttamente dai centri specialistici in cui sono stati vaccinati. In particolare:

-Trapiantati e in attesa di trapianto: DEA Vito Fazzi

-Soggetti sottoposti a terapia a base di cellule CRAT, Oncologici ed ematologici: DEA o altro Presidio ospedaliero da parte dell’UO Oncologia/Ematologia di riferimento

-Dializzati: da parte della Rete nefrodialitica – UO Nefrologie di riferimento

-AIDS: Centro infettivologico di riferimento

-Pregressa splenectomia: presso i Centro Vaccinali dove è stata eseguita la vaccinazione.

Per i pazienti con immunodeficienza, presi in carico finora da diversi erogatori vaccinali (centri specialistici, Hub, Mmg) si sta valutando la possibilità che siano chiamati direttamente dai Centri Vaccinali nei quali hanno effettuato il ciclo vaccinale.

I Pazienti che non dovessero ricevere chiamata attiva entro il 4 ottobre - e hanno patologie per le quali risultano beneficiari della dose addizionale - potranno fare riferimento ai PVP del Distretto di afferenza (per informazioni e/o somministrazione della dose).

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EMILIANO E LOPALCO: CON L’ARRIVO DELLE NUOVE DOSI, DA LUNEDÌ RIPRENDE LA NORMALE PROGRAMMAZIONE PER TUTTI.

 

“Stiamo facendo tutto il possibile per vaccinare in fretta e c’è una buona notizia. Ci avevano tagliato un po’ di dosi e hanno appena comunicato che in gran parte ce le hanno restituite. Abbiamo recuperato quasi 100mila dosi che erano in discussione. Si va avanti con una organizzazione ferrea, militare, che però deve essere capace di cambiare e superare qualunque tipo di problema. La mia gratitudine è totale”. L’annuncio lo ha dato ieri sera dal palco del Festival il Libro Possibile, a Polignano a Mare, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, appena appresa la notizia.

La struttura commissariale ha comunicato infatti nuove consegne di vaccini entro questo mese: con i dati aggiornati, la Puglia riceverà complessivamente ulteriori 91.030 dosi rispetto alla pianificazione iniziale di luglio, di cui 16.150 moderna, e 74.880 pfizer.

“Come auspicato nei giorni scorsi - dichiara l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco - la Struttura commissariale ha assegnato alla Puglia nuove dosi di vaccino. Questo ci è stato comunicato nella serata di ieri. Per il mese di luglio era prevista una decurtazione delle consegne pari al 24% delle dosi rispetto a giugno. Con questa integrazione di vaccini, la differenza percentuale tra luglio e giugno passa a meno 17%.

Com’è noto abbiamo garantito da subito tutte le seconde dosi e le prime dosi per gli over 30. È stato invece inevitabile spostare le prenotazioni degli under 30 in programma dal 5 all’11 luglio: le persone interessate sono state contattate via sms dalle Asl con la comunicazione della nuova data di vaccinazione. Grazie alle nuove consegne, da lunedì 12 luglio possiamo riprendere le somministrazioni programmate per tutte le fasce di età senza ulteriori slittamenti”.

Il target giornaliero stabilito dalla struttura commissariale per la Regione Puglia nella settimana dal 9 al 15 luglio è di 34.925 somministrazioni. La Puglia sta rispettando i target ed è stabile al primo posto delle regioni italiane per capacità vaccinale. Secondo i dati pubblicati sul portale del Governo aggiornati oggi alle ore 6.18, la Puglia ha somministrato il 90,6 per cento delle dosi ricevute: 3.852.244 dosi iniettate su 4.251.580 consegnate.

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C’è attesa per la firma dell’accordo tra Regione Puglia e Federfarma che andrà a definire su base territoriale direttive e modalità per procedere alle inoculazioni dei vaccini nelle oltre 600 farmacie pugliesi che hanno aderito alla nuova fase della campagna di vaccinazione.

Uno step necessario per dare seguito entro giugno al protocollo firmato lo scorso marzo da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza, con Regioni e farmacisti, come ribadito dal presidente di Federfarma Puglia, Francesco Fullone. “I farmacisti sono pronti a partecipare attivamente nella lotta contro la pandemia. Dopo l’accordo quadro a livello nazionale – spiega Fullone - nel mese scorso abbiamo avuto un primo incontro con il dipartimento salute della Regione Puglia per programmare l’adesione alla campagna vaccinale. Contatti che proseguono settimanalmente con l’obiettivo di poter concludere un accordo in tempi brevi. La nostra adesione c’è – prosegue il responsabile di Federfarma - ora resta da capire la disponibilità dei vaccini e soprattutto il target della popolazione a cui ci dovremo rivolgere. L’obiettivo è entrare in azione entro fine giugno”. Alla somministrazione dei vaccini in farmacia, indirizzati al momento alla fascia d’età tra i 50 e 18 anni, potranno prendere parte i farmacisti abilitati sulla base di specifici programmi e moduli formativi organizzati dall’Istituto superiore di sanità. Dovrebbero invece esclusi dalla prenotazione e dalla somministrazione i soggetti estremamente fragili o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica. “Tra il 50% e il 60% dei farmacisti pugliesi sono già abilitati alla somministrazione del vaccino e secondo una prima stima potremo effettuare circa 1000 inoculazione giornaliere nelle farmacie pugliesi – spiega Francesco Fullone - numeri che potranno garantire un importante sostegno alla campagna vaccinale che a breve sarà aperta alla popolazione giovanile. In quest’ottica le farmacie rappresentano una soluzione di primaria importanza per programmare presente e futuro del piano anticovid, anche quando le strutture trasformate in hub di popolazione torneranno a svolgere la loro funzione originaria”.

Posizione condivisa anche dal presidente dell’ordine dei farmacisti di Lecce, Domenico Di Tolla. “Siamo preparati e pronti, attendiamo che la Regione Puglia ci consegni le linee guida operative. Dovremmo partire col siero monodose Johnson&Johnson – chiarisce Di Tolla - ma l’importante resta reperire le dosi necessarie. L’efficacia del nostro contributo dipenderà soprattutto dalla disponibilità del vaccino. Comprendiamo il momento critico, ma abbiamo fiducia nella scienza. La strada intrapresa per tornare alla normalità è quella giusta”.

Altro punto chiave del protocollo sarà poi l’idoneità degli ambienti in cui effettuare i vaccini. Secondo quanto previsto dall'accordo quadro le vaccinazioni in farmacia dovranno avvenire seguendo percorsi in area esterna o anche interna, purché sia separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alle attività ordinarie. Sarà comunque possibile eseguire il vaccino a farmacia chiusa, oppure per carenza di spazi interni si potranno allestire unità mobili come gazebo esterni dedicati alla somministrazione e al monitoraggio dei vaccinati. I locali della farmacia dovranno essere strutturati in modo da distinguere tre zone: area accettazione, area somministrazione e area monitoraggio.

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VACCINAZIONI: fasce di età 69 – 60 anni con prenotazione. Riprogrammazione della campagna vaccinale per categoria di priorità.
L’Asl di Lecce ha avviato un piano straordinario finalizzato a garantire il completamento della vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, dei diversamente abili gravi (art. 3 c.3 L. 104/92), dei soggetti di età superiore ad 80 anni, anche con il coinvolgimento attivo dei MMG. Tale Piano sarà portato avanti contestualmente alla somministrazione delle seconde dosi già programmate, nonché delle prime dosi per la fascia di età 70-79 in corso.
Tenuto conto della esiguità di vaccini allo stato disponibili, a partire da mercoledì 28 aprile incluso, non sarà però possibile garantire la vaccinazione delle persone rientranti nella fascia di età 69 – 60 anni, che risultano prenotate e confermate.
Pertanto, i prenotati della fascia di età 69 – 60 anni con un appuntamento confermato a partire dal 28 aprile sono rimandati a 2 settimane di distanza. Sede e orario delle vaccinazioni restano invariati.
Per es: vaccinazione prevista per le ore 08:00 del 28 aprile è rimandata alle ore 8:00 del 12 maggio; vaccinazione prevista alle ore 10:00 del 30 aprile è rimandata alle ore 8:00 del 14 maggio; vaccinazione prevista alle ore 10:00 del 12 maggio è rimandata alle 10:00 del 26 maggio e così via nelle successive giornate vaccinali.
Inoltre, a causa dell’attuale indisponibilità di vaccini, la somministrazione di prime dosi a caregiver e/o familiari conviventi delle persone estremamente vulnerabili è limitata – allo stato – ad una sola persona per ciascun soggetto “estremamente vulnerabile” . Solo nel caso di minori “estremamente vulnerabili” e/o in condizioni di diabilità grave e/o malati rari, la somministrazione di vaccino è limitata – allo stato – a due persone per ciascun soggetto.

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I medici di medicina generale possono ritirare le dosi di vaccino negli hub vaccinali della Puglia per procedere con le vaccinazioni a domicilio degli over 80 e pazienti fragili: i medici fanno richiesta alle Asl del quantitativo di cui hanno bisogno e poi possono passare a ritirarlo dopo 48 ore. Per questo servizio le Asl stanno fornendo ai medici di medicina generale dei contatti mail dedicati.

La settimana procede con la vaccinazione degli over 80, in ambulatorio e a domicilio, dei pazienti fragili e dei caregiver: sono state programmate le prime somministrazioni dei caregiver di pazienti ematologici e talassemici, mentre da sabato sarà la volta dei caregiver dei pazienti dializzati e trapiantati.

 La scorta di vaccino AstraZeneca è allo stato di circa 39.000 dosi. Queste dosi sono programmate per la vaccinazione in settimana dei caregiver di pazienti fragili e disabili attraverso le reti specialistiche, le comunità penitenziarie non ancora vaccinate, gli ospiti di strutture semi residenziali, le comunità civili e religiose (comunità di recupero, conventi e seminari, ecc.) come previsto dal piano nazionale. Con le poche dosi residue, in alcune Asl, è stato programmato un anticipo degli ultrasettantenni in quei comuni ad altissima incidenza di malattia o, per razionalizzare il lavoro dei vaccinatori, in alcuni piccoli Comuni come avvenuto già nella Provincia di Foggia e alle Isole Tremiti.

L’avvio generalizzato per il 12 aprile della vaccinazione prevista per le classi di età da 79 anni in giù sarà comunque garantita dalle prossime consegne di vaccini AstraZeneca e Pfizer.

Sono 584.496 le dosi di vaccino somministrate sino ad oggi in Puglia. 192.401 sono state destinate a ultraottantenni (dato aggiornato alle 15.30). Nella ASL Lecce sono 26.069 gli ultraottantenni a cui è stato somministrato il vaccino, 17.325 di loro hanno completato la vaccinazione. Prosegue nel punto vaccinale Dea Vito Fazzi la vaccinazione dei pazienti oncologici. Continua anche la vaccinazione dei pazienti dializzati dell'area nord della provincia presso il reparto di Nefrologia del Fazzi. Tra giovedì e venerdì, sempre nel punto vaccinale del Dea, saranno vaccinati pazienti trapiantati e caregiver.

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Lunedì, 15 Marzo 2021 17:20

Dall'Aifa stop al vaccino AstraZeneca

L'Aifa ha sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca in tutta Italia. Il provvedimento di oggi arriva dopo analoghe decisioni di altri paesi europei e l'avvio di inchieste da parte di alcune Procure italiane- l'ultima quella di Biella – in seguito alla morte di persone cui era stato somministrato il vaccino. La sospensione è temporanea in attesa di ulteriori valutazioni: «in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione» comunica l'Agenzia del Farmaco che «renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose». Prima dell'Italia, lo stop ad AstraZeneca era stato deciso anche da altri paesi, in ultimo Germania e Francia.

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“La Puglia sta procedendo alla somministrazione dei vaccini con la velocità massima consentita dall'attuale disponibilità delle dosi. Con l'approvazione del Piano regionale vaccinale e con la calendarizzazione delle prossime fasi, ci stiamo preparando al tanto atteso momento in cui arriveranno sufficienti vaccini per soddisfare l'attesa dei cittadini. Il piano, in coerenza con le ultimissime indicazioni del ministero, seguirà i principi di priorità legati alle condizioni di fragilità e di età”. Lo comunica l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco.

“La struttura organizzativa appare definita in modo adeguato – spiega il direttore del dipartimento Promozione della salute Vito Montanaro - La cosa più rilevante è aver strutturato un'organizzazione capace di somministrare un numero molto più elevato di dosi di vaccino su tutto il territorio regionale in maniera efficace. Quando saremo dotati di maggiori quantitativi di dosi, la struttura sarà pronta a vaccinare tempestivamente molti più pugliesi”. Stando ai dati pubblicati giornalmente dal Report Vaccini Anti Covid19, sul portale del Governo, la Puglia risulta essere attualmente la prima regione italiana per somministrazioni di vaccino effettuate rispetto alle dosi consegnate, con una percentuale odierna del 99,3%.

L’assessore e il dipartimento comunicano che con il Piano regionale vaccinale è stato dato mandato ai direttori delle Asl di allestire i punti per la vaccinazione di massa su tutto il territorio regionale. A questo scopo sono già stati allestiti, e saranno incrementati nel tempo, grandi hub vaccinali che avranno almeno 8 postazioni di vaccinazione che opereranno in parallelo.

Nel piano sono indicate le tappe per programmare la vaccinazione dei soggetti fra i 79 e i 60 anni che potranno progressivamente esprimere la loro volontà di vaccinarsi già a partire dalla fine del mese di marzo, secondo questo schema:

 

79-70 anni

 

69-60 anni

 

Prenotazione

 

 

Prenotazione

Nati nel 1942

dal 29-marzo-2021

 

Nati nel 1952

dal 12-aprile-2021

Nati nel 1943

dal 29-marzo-2021

 

Nati nel 1953

dal 12-aprile-2021

Nati nel 1944

dal 31-marzo-2021

 

Nati nel 1954

dal 14-aprile-2021

Nati nel 1945

dal 31-marzo-2021

 

Nati nel 1955

dal 14-aprile-2021

Nati nel 1946

dal 1-aprile-2021

 

Nati nel 1956

dal 16-aprile-2021

Nati nel 1947

dal 1-aprile-2021

 

Nati nel 1957

dal 16-aprile-2021

Nati nel 1948

dal 6-aprile-2021

 

Nati nel 1958

dal 19-aprile-2021

Nati nel 1949

dal 6-aprile-2021

 

Nati nel 1959

dal 19-aprile-2021

Nati nel 1950

dal 8-aprile-2021

 

Nati nel 1960

dal 21-aprile-2021

Nati nel 1951

dal 8-aprile-2021

 

Nati nel 1961

dal 21-aprile-2021

 

Per i soggetti over 80, quelli ad alto livello di vulnerabilità e i disabili gravi la vaccinazione è già stata programmata di intesa con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Per queste fasce non sarà necessaria alcuna prenotazione, perché saranno direttamente contattate dal loro medico.

Per velocizzare la vaccinazione di alcune categorie comprese tra quelle ad elevata vulnerabilità sono già stati definiti accordi con le reti di patologia come la rete nefrologica dialitica, la rete dei trapianti, la rete dei centri di cura per la talassemia, la rete ematologica. 

Il piano regionale accoglie anche la possibilità di vaccinare i familiari conviventi o coloro che si prendono cura di persone disabili gravi e con livello alto di vulnerabilità, che potranno essere vaccinati contemporaneamente al soggetto curato.

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