C’è attesa per la firma dell’accordo tra Regione Puglia e Federfarma che andrà a definire su base territoriale direttive e modalità per procedere alle inoculazioni dei vaccini nelle oltre 600 farmacie pugliesi che hanno aderito alla nuova fase della campagna di vaccinazione.
Uno step necessario per dare seguito entro giugno al protocollo firmato lo scorso marzo da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza, con Regioni e farmacisti, come ribadito dal presidente di Federfarma Puglia, Francesco Fullone. “I farmacisti sono pronti a partecipare attivamente nella lotta contro la pandemia. Dopo l’accordo quadro a livello nazionale – spiega Fullone - nel mese scorso abbiamo avuto un primo incontro con il dipartimento salute della Regione Puglia per programmare l’adesione alla campagna vaccinale. Contatti che proseguono settimanalmente con l’obiettivo di poter concludere un accordo in tempi brevi. La nostra adesione c’è – prosegue il responsabile di Federfarma - ora resta da capire la disponibilità dei vaccini e soprattutto il target della popolazione a cui ci dovremo rivolgere. L’obiettivo è entrare in azione entro fine giugno”. Alla somministrazione dei vaccini in farmacia, indirizzati al momento alla fascia d’età tra i 50 e 18 anni, potranno prendere parte i farmacisti abilitati sulla base di specifici programmi e moduli formativi organizzati dall’Istituto superiore di sanità. Dovrebbero invece esclusi dalla prenotazione e dalla somministrazione i soggetti estremamente fragili o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica. “Tra il 50% e il 60% dei farmacisti pugliesi sono già abilitati alla somministrazione del vaccino e secondo una prima stima potremo effettuare circa 1000 inoculazione giornaliere nelle farmacie pugliesi – spiega Francesco Fullone - numeri che potranno garantire un importante sostegno alla campagna vaccinale che a breve sarà aperta alla popolazione giovanile. In quest’ottica le farmacie rappresentano una soluzione di primaria importanza per programmare presente e futuro del piano anticovid, anche quando le strutture trasformate in hub di popolazione torneranno a svolgere la loro funzione originaria”.
Posizione condivisa anche dal presidente dell’ordine dei farmacisti di Lecce, Domenico Di Tolla. “Siamo preparati e pronti, attendiamo che la Regione Puglia ci consegni le linee guida operative. Dovremmo partire col siero monodose Johnson&Johnson – chiarisce Di Tolla - ma l’importante resta reperire le dosi necessarie. L’efficacia del nostro contributo dipenderà soprattutto dalla disponibilità del vaccino. Comprendiamo il momento critico, ma abbiamo fiducia nella scienza. La strada intrapresa per tornare alla normalità è quella giusta”.
Altro punto chiave del protocollo sarà poi l’idoneità degli ambienti in cui effettuare i vaccini. Secondo quanto previsto dall'accordo quadro le vaccinazioni in farmacia dovranno avvenire seguendo percorsi in area esterna o anche interna, purché sia separata dagli spazi destinati all’accoglienza dell’utenza e alle attività ordinarie. Sarà comunque possibile eseguire il vaccino a farmacia chiusa, oppure per carenza di spazi interni si potranno allestire unità mobili come gazebo esterni dedicati alla somministrazione e al monitoraggio dei vaccinati. I locali della farmacia dovranno essere strutturati in modo da distinguere tre zone: area accettazione, area somministrazione e area monitoraggio.