Appena restaurato ma non ancora inaugurato e già rischia di essere compromesso. Il frantoio semipogeo di Magliano, un tesoro storico e culturale della frazione di Carmiano, è messo in pericolo dal degrado e dall'abbandono di un’area adiacente. La segnalazione sui rischi per l’antico sito di via Trappeto, risalente alla fine del XVII secolo e rimasto attivo fino al 1948 circa, è stata indirizzata dall’architetto Antonio Monte alla dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Francesca Riccio, al sindaco di Carmiano, Gianni Erroi e agli uffici competenti.
Il trappeto è stato dichiarato di "interesse particolarmente importante" con decreto ministeriale nel 1991, scongiurando così la sua demolizione. Nel 2005 poi il sito è stato acquisito al patrimonio comunale. Già nel 2008, l'amministrazione comunale aveva stanziato fondi per interventi urgenti volti a risolvere problemi igienico-sanitari e di stabilità strutturale. Un primo lotto di lavori, tra il 2008 e il 2009, aveva riguardato la parziale ricostruzione della volta crollata. Dopo un periodo di chiusura, tra dicembre 2021 e luglio 2024, grazie a finanziamenti del Gal Terra D’Arneo, si è completato un importante intervento di conservazione, valorizzazione e fruizione del trappeto. Per questo restauro sono stati investiti 400mila euro di fondi pubblici.
Tuttavia a lavori eseguiti, a partire da dicembre 2024 - come segnalato nella missiva, si sono manifestate preoccupanti macchie di umidità all'interno del trappeto restaurato. «La causa sembrerebbe essere lo stato di abbandono e di parziale fatiscenza - scrive l’architetto - in cui versano gli ambienti della proprietà confinante. Come evidenziato da documentazione fotografica, in soli quattro mesi la situazione è peggiorata, con le macchie che si sono estese lungo tutta la parete ovest e in prossimità del camino e degli archi rampanti della struttura semipogea. Di fronte a questa situazione, si chiede alla Soprintendenza e al Comune di Carmiano di intervenire con urgenza per garantire la conservazione del bene culturale». Infine, tra le criticità segnalate ci sarebbe anche un tubo di una caldaia di una struttura adiacente che scaricherebbe l'acqua di condensa sul lastricato solare del Trappeto contribuendo - secondo la relazione tecnica di Monte - al problema dell'umidità.
Fonte: NuovoQuotidianodiPuglia