Dolcissima e al tempo stesso sapida come il sapore delle brezze marine. Grappoli belli e sanissimi!
Quest’anno la vendemmia, nelle Tenute Conti Zecca (www.contizecca.it), è stata straordinaria. A fare la differenza, nonostante alcuni temporali, è stata l’agricoltura sostenibile cui la Cantina aderisce ormai da due anni, sottoponendosi a un rigido disciplinare stabilito dal ministero delle politiche agricole.
“Una terra viva, non trattata, dà un prodotto vivo”, dice Clemente Zecca. “Aderendo all’agricoltura sostenibile, il primo passo per entrare in biologico, quest’inverno abbiamo piantato, tra le viti, avena e trifoglio. I terreni non hanno sofferto il caldo e quando sono arrivate le piogge… l’acqua è stata drenata via. In questo modo i grappoli sono rimasti sanissimi”.
Ed è una vera poesia assistere alla vendemmia. L’uva viene accuratamente selezionata dalle donne. Le loro abili mani tagliano i grappoli uno a uno e li adagiano nelle cassette che gli uomini trasportano a spalla fino al trattore. Si improvvisano canti per restare in allegria. “Il vino è l’evoluzione naturale dell’uva maturata sulla pianta”, dice Francesco Zecca. “Non ci può essere un buon vino senza buona uva. E’ come quando l’uva, una volta imbottigliata, continuasse a maturare nella bottiglia”.
Per festeggiare questa vendemmia straordinaria sono state stappate, tra i vigneti, due bottiglie di Liranu e Nero, tra i vini più amati e apprezzati dai wine lovers sia italiani che stranieri!
“Questi vini che stiamo bevendo ora”, commenta il direttore commerciale della Cantina, Dino Caputo, “sono nati dalla vendemmia del 2015, mentre questa vendemmia di Negroamaro che stiamo facendo ora darà Nero e Liranu nel 2020. Saranno due vini straordinari così come la loro vendemmia!”
Carmen Mancarella