ACAM celebra la festa della Liberazione
L’associazione Cittadini Attivi Magliano (ACAM) omaggia con la deposizione di corone di alloro, ai monumenti dei caduti cittadini, la ricorrenza nazionale del 25 aprile.
Festa della liberazione d’Italia dal nazifascismo, che si rinnova in tempo di coronavirus, e che il direttivo Acam in un comunicato ha voluto tratteggiare come celebrazione “dal valore particolare, svolta lontana dalle piazze, distanti gli uni dagli altri, ma auspicando una partecipazione simbolica incentrata sui principi cardini della Costituzione; in cui le parole chiave devono essere “rinascere con la Costituzione” e “nessuna persona deve essere esclusa”.
Nota associativa che oltre a richiamare la riflessione del giurista, e padre costituente, Piero Calamandrei: “Era giunta l’ora di resistere, era giunta l’ora di essere uomini”, ha sottolineato come “oggi la resistenza non si ferma, è nuova, è diversa, è battaglia contro il virus, è difesa della salute, è difesa della libertà – precisa il direttivo dell’associazione - quella per la quale hanno lottato i nostri antenati, è infondo quella di sempre perché consiste, oggi come allora, nel difendere le posizioni che hanno conquistato loro per noi e, spetta a noi oggi, difendere la Repubblica e la democrazia. ACAM, in questa giornata, vuole stringersi in un solo unico valore, in un solo unico abbraccio di libertà”.
Commissari in Comune? Sindaco Mazzotta: "Ben vengano per constatare il buon governo". Opposizione all'attacco "Dimissioni".
“Ben vengano i commissari in Comune, in modo da poter constatare il buon governo e l’assenza totale di presunte infiltrazioni mafiose nella mia amministrazione”.
Pacato ma deciso l’intervento del Sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, in risposta all’istanza di accesso agli atti dell’Ente, inoltrata nei giorni scorsi al Ministero dell’Interno, dal Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta, con l’intento di verificare se vi siano stati o meno condizionamenti di tipo mafioso nell’amministrazione della cosa pubblica a Carmiano.
“Tutta la vicenda è costruita ad hoc contro di me – precisa il primo cittadino. Credo che sino al 28 aprile (ndr. data di rinnovo cariche elettive BCC) sarà sempre cosi. Auspico però una levata di scudi nell’interesse della comunità. I carmianesi reagiranno con la forza della democrazia”.
La richiesta di verifiche avanzata al ministro Salvini, trarrebbe origine dal rinvio a giudizio di Giancarlo Mazzotta, per la vicenda dei presunti illeciti commessi nel maggio 2014 in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto. Qualora la risposta del Viminale fosse positiva, si aprirebbero le porte del Comune ai commissari prefettizi con il compito di analizzare gli atti. Al Prefetto spetterebbe poi formulare una proposta da inviare al Governo centrale che deciderà se il Comune, sulla scorta di eventuali elementi concreti, univoci e rilevanti, tali per legge, vada o meno sciolto per mafia. È bene tuttavia precisare che al momento non è giunta alcuna comunicazione all’Ente e che si è ancora all’inizio di un articolato iter il cui esito è tutt’altro che scontato.
Precisazioni a sostegno della posizione di Mazzotta, giungono dai suoi avvocati, Pantaleo Cannoletta e Francesco Paolo Sisto: “Quali difensori del sig. Giancarlo Mazzotta, Sindaco di Carmiano, con riferimento all'articolo "Infiltrazioni mafiose a Carmiano?" precisiamo che ogni accusa nei confronti di Giancarlo Mazzotta deve ritenersi del tutto destituita di fondamento. La vicenda prende le mosse dalle accuse, notoriamente livorose, di avversari politici del Sindaco Mazzotta. All'acrimonia personale - prosegue la nota dei due legali - si sono aggiunti gli interessi sulla governance della Banca di Credito Cooperativo di Terra d'Otranto affidata, all'epoca dei fatti, con un plebiscito dei soci, a persone sgradite ai denuncianti. Tutto qui. La perentorietà e trasparenza della linea difensiva di Giancarlo Mazzotta consente ogni disponibilità, se non addirittura adesione ad ogni accesso agli atti del Comune perché possa esserne verificata la conduzione come conforme a leggi e regolamenti, ed in ogni procedura. Resta inspiegabile, oltre che doloroso, il dato che sulla scorta di accuse interessate, da parte di soggetti ultra interessati, si stia consumando un paradossale rito mediatico, accompagnato da un infondato accertamento giudiziario, in un ambiente che appare eufemisticamente ostile. Chiedere che la "lotta politica dei rancori" sia tenuta a distanza dalle Istituzioni è un diritto di ogni cittadino, compreso il Sindaco Mazzotta”.
Dimissioni immediate del Primo cittadino è la richiesta invece di Mino Bruno, capogruppo di LiberAzione, opposizione in consiglio comunale. “Nell’assise in programma il 28 marzo, visto il complicarsi di una vicenda che macchia l’immagine dell’intera comunità, chiederemo le dimissioni di tutta l’amministrazione in funzione di una presa di responsabilità verso i cittadini di Carmiano e Magliano”.