Truffatore “porta a porta” approfitta della paura per il coronavirus e raggira con un finto tampone un anziano di Carmiano.
Un inganno ben orchestrato e il timore di aver contratto il virus, ieri mattina hanno giocato così un brutto scherzo ad un 84enne, a cui un giovane ha effettuato l’analisi del tampone a domicilio in cambio di denaro. La truffa, preparata a tavolino e realizzata in pochi minuti, è stata compiuta poco prima di mezzogiorno.
Il contatto tra il truffatore senza scrupoli e la vittima sarebbe avvenuto intorno alle 11.30, con una veloce telefonata sul cellulare dell’anziano. Il pensionato, solo in casa, dopo un’iniziale diffidenza si è fatto convincere dalle incalzanti parole del giovane, che spacciandosi per un operatore socioassistenziale, gli ha offerto delle analisi a domicilio per appurare lo stato di salute e scongiurare ogni pericolo di contagio. Per rendere tutto più veritiero il truffatore, avrebbe inoltre spiegato all’anziano che l’operazione presso l’abitazione era stata decisa dall’ospedale per carenza di posti disponibili. E così dal consenso telefonico, sono trascorsi appena 5 minuti e al campanello dell’abitazione, situata in pieno centro abitato a poca distanza dalla chiesa matrice, ha citofonato il finto operatore. Un rapido saluto, poche e confuse parole dietro la mascherina, per non dare all’anziano il tempo di riflettere, la richiesta del denaro pattuito e poi dalla tasca della pettorina ecco venir fuori i guanti e il fantomatico tampone. Operazione velocissima e soldi intascati, con la promessa, rimasta vana, che da lì a breve il giovane si sarebbe fatto risentire per il risultato del test medico.
L’anziano rientrato in casa, entusiasta per aver ricevuto l’esclusivo servizio sanitario a domicilio, in questi giorni di emergenza e grandi paure, ha deciso così di condividere l’intervento mattutino con amici e familiari. Preso nuovamente il cellulare ha chiamato per raccontare il fatto. Così è giunta l’amara scoperta. Nel parlare con gli amici, l’84enne ha iniziato ad avere i primi dubbi che lo hanno poi portato a comprendere di essere stato vittima di un raggiro. Smaltita quindi la delusione e la rabbia, l’uomo si è recato dai carabinieri della locale stazione per sporgere denuncia. Ai militari ora il compito di dare un volto all’autore della truffa “porta a porta”, che a quanto pare non sarebbe l’unica messa a segno in Salento in questi giorni di emergenza sanitaria.
A.Taf.