Carissimi e carissime concittadini/e di Carmiano e Magliano, abbiamo due liste per il rinnovo del Consiglio Comunale del 7 novembre prossimo. I rispettivi candidati sindaci sono Giovanni ERROI e Giancarlo MAZZOTTA.
Nessuna new entry perché i due candidati sindaci sono espressione della vecchia maggioranza del Consiglio Comunale sciolto “per sospetta infiltrazione della criminalità organizzata”. In particolare, il primo è stato vicesindaco e assessore nelle due precedenti consiliature, e il secondo, sindaco per tutte e due. Come noto, nell’ordinamento giuridico italiano gli assessori e il Vicesindaco sono nominati dal sindaco. Insomma, ieri erano dalla stessa parte, oggi sono a contendersi l’Amministrazione della nostra Comunità.
Quello che oggi posso dire è che quello che è capitato al nostro Comune non è stato colto come un momento di riflessione.
Ho sempre pensato che candidarsi a Sindaco è un atto di generosità, che il punto della questione sia che ci si candida a Sindaco per il bene della comunità e per quello che si può dare e fare per la stessa.
In una mia precedente lettera avevo scritto, «nelle more della decisione definitiva del TAR, anche se la legge lo consente, non sarebbe più opportuno astenersi almeno fino a quando la questione non sarà chiusa e definita? Fino a quando non sarà allontanato ogni sospetto di infiltrazione mafiosa?». E ragioni di opportunità avrebbero suggerito di astenersi dal candidarsi a Sindaco non solo perché ritengo doveroso che i sospettati siano liberi di difendersi senza condizionamenti legati ad eventuali ruoli pubblici, ma soprattutto perché l’eventuale conferma dei sospetti avrebbe come conseguenza il lasciare di nuovo senza guida la nostra comunità.
Orbene, il mio appello, forse espresso con presunzione, non è stato ascoltato e, invece, si sono candidati.
Oggi possiamo scegliere tra due candidati sindaci, sui quali però vi è da precisare qualcosa di molto importante: l’avv. Giovanni ERROI non ha avuto nessuna contestazione né addebito in conseguenza allo scioglimento del consiglio comunale, invece al dott. Giancarlo Mazzotta ha in corso un procedimento di incandidabilità, contestuale allo scioglimento dell’assise. Tuttavia, il dott. Giancarlo Mazzotta nelle more della decisione della Magistratura, si è candidato.
La domanda, allora, la rivolgo direttamente a lui: «Carissimo dott. Giancarlo Mazzotta, sai bene che se vinci queste elezioni ma perdi il ricorso pendente davanti al Tribunale, decadi dalla carica e sarà di nuovo sciolto il Consiglio Comunale. Sei sicuro che questo tua scelta sia rispettosa delle Istituzioni e della stessa pubblica amministrazione che ti canditi a governare?».
Il Consiglio Comunale è stato sciolto, ma, anche se i sospetti di infiltrazione mafiosa dovessero rimanere solo sospetti, qualcuno o qualcosa ha fatto sì che per la prima volta nella storia di Carmiano, il consiglio comunale venisse sciolto d’impero dall’alto. Attenzione, non perché, come può capitare nella normale dinamica dialettica e politica, non c’è più la maggioranza, ma perché c’è stato il sospetto che dietro chi governa c’era la criminalità organizzata. Se il precedente sindaco non ha colpa, se neppure ce l’hanno i precedenti assessori e consiglieri non ne hanno, a chi è addebitabile il sospetto di infiltrazione mafiosa che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale? Forse noi “normali” cittadini?
Qui la questione non è se lo Stato ha preso un abbaglio, perché potrebbe pure essere, ma come siamo arrivati a tanto, perché comunque alla Nostra comunità rimarrà questa “bruttissima macchia”. E di questo il dott. Mazzotta dovrà - comunque vada – prendersene la responsabilità. Per questo ero convinto, e lo sono tuttora, che sarebbe stato più opportuno, più rispettoso per la nostra Comunità, non candidarsi.
Ora però si dovrà votare e la candidatura del dott. Giancarlo Mazzotta a sindaco, sposta l’attenzione dai programmi, su cui invece si dovrebbe concentrare il dibattito, al tema “vuoi tu elettrice ed elettore dare il tuo voto a un Sindaco, su cui pende un procedimento di incandidabilità, per aver "provocato" lo scioglimento del Consiglio Comunale per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata?”.
Chiudo facendo mio il brano “Povera Patria” di Franco Battiato: Povera Carmiano, schiacciata dagli abusi del potere, di gente (…), che non sa cos’è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che hanno e tutto gli appartiene (…) Non cambierà, non cambierà, (…)Me ne vergogno un poco e mi fa male, (…) non cambierà, non cambierà(…).
Anche io me ne vergogno un poco, ma credo nei miei concittadini e nel loro senso del pudore. Partecipiamo tutti al voto, la situazione, vedrai che cambierà.
Carlo Rodolfo La Tegola