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Domenica, 24 Novembre 2024
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Tornano ad accendersi i riflettori su Palazzo dei Celestini. In una lettera indirizzata al primo cittadino di Carmiano, Gianni Erroi, il professore Silvio Macchia lancia l’allarme sullo stato di degrado dell’antico palazzo di via Lecce e chiede interventi celeri per la messa in sicurezza e la salvaguardia degli affreschi.

“Ricordo una vostra disponibilità, proclamata via internet prima delle elezioni, a completare il restauro di palazzo Celestini. Forse esistono 660.000 euro – scrive Macchia - concessi anni fa dalla Regione Puglia dopo la presentazione del progetto dell’architetto Piero Vergine, incaricato dall’allora sindaco Ferrieri Caputi.

In questa fase e in attesa che termini il processo tra Comune e l’azienda che ne deteneva il possesso e che aveva svolto dei lavori di consolidamento, spese che mi risulta valutate differentemente dall’amministrazione e dalla ditta, occorre intervenire per scongiurare ulteriori rinvii nel restauro a tutela degli affreschi che ricoprono la volta dell'androne. Sono riuscito a far vincolare Palazzo Celestini – aggiunge Macchia - riconosciuto patrimonio storico di interesse nazionale, e spero in un vostro intervento celere prima che il palazzo perda la sua identità. Sono disponibile a organizzare un convegno di studi per tenere alta l’attenzione e l’impegno collettivo, auspicato dalla comunità”.

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Sono passati più di sedici anni da quando l’amministrazione comunale Umberto Ferrieri Caputi acquistò il palazzo dei Celestini di Carmiano esercitando correttamente il diritto di prelazione previsto per gli immobili vincolati dalla Soprintendenza.

Costruito, tra il XVI ed il XVIII secolo, dal potente ordine religioso dei Padri Celestini di Santa Croce di Lecce, feudatari dal 1448 al 1806 dei casali di Carmiano e Magliano, finanziato con le decime e altre imposte versate dai nostri antenati in oltre 350 anni di feudalità.

Dopo l'abbattimento della cinquecentesca chiesa matrice, il palazzo è rimasto l'unico simbolo visibile della storia della nostra comunità, come la torre federiciana per Leverano, come il castello angioino per Copertino.

Averlo acquisito alla proprietà comunale non è bastato a restituirlo alla comunità di appartenenza, a renderlo fruibile ai legittimi proprietari. Una serie di contenziosi hanno fatto perdere un finanziamento di 600.000 euro, impedito la ristrutturazione del manufatto, perpetuato lo stato di abbandono.

Il progetto redatto dagli architetti Negro, Ferriero, Vergine prevede la realizzazione di un grande contenitore di eventi culturali e servizi turistici che ospiti la sede della biblioteca e dell’archivio storico comunale.

L’antico palazzo, una volta restaurato e aperto al pubblico, potrebbe altresì rivelarsi un’importante attrazione turistica e diventare volano di sviluppo per le locali attività che operano nel settore del turismo, dell’accoglienza e della ristorazione.

Su questo tema, nell’anno che verrà, il faro della speranza resterà sempre acceso.

Luciano Merli

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Il comune di Carmiano entra in possesso dello storico palazzo dei Celestini. Si è concretizzata questa mattina la consegna delle chiavi dell’antica dimora, realizzata dai padri celestini nel XIV secolo, da parte della società Vacantomar nelle mani dell’Ente pubblico.

Si chiude così la querelle, lunga 12 anni, che ha interessato diverse amministrazioni comunali e allungato la scia di mistero che avvolge il palazzo da secoli, e solo recentemente arrivata anche a conclusione giudiziaria con la sentenza della Corte di Cassazione.

Il Palazzo, che sorge sulla centralissima via Lecce, è testimonianza inconfutabile della permanenza dei Padri Celestini a Carmiano, che si insediarono nel 1448. La sua imponenza deriva dalle ragguardevoli dimensioni in lunghezza, pari a 45,50 metri, e in altezza, pari a 13 metri. Completamente realizzato in conci di tufo locale, è strutturato in due piani, comprendenti sale grandiose. Tale bene architettonico, inserito tra gli immobili di particolare pregio del Comune, è stato riconosciuto dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Artistici e Storici della Puglia, di interesse storico e artistico.

Presenti all’appuntamento, fissato per le ore 10, tutte le parti interessate: Pierluigi Mazzotta, legale rappresentante della Vacantomar srl, i tecnici del comune, la soprintendenza di Lecce, la polizia municipale, la consigliera di maggioranza Giulia Centonze e quelli di minoranza Mino Bruno, Barbara Marino, Gerardo Mazzotta e Gigi Bruno.

Dopo aver verificato lo stato dei luoghi e a conclusione del sopralluogo gli intervenuti, si sono recati negli uffici comunali e stilato il verbale per il formale passaggio di consegne dell’immobile nella piena disponibilità del comune.

“Finalmente si conclude una vicenda che riguarda un bene che per naturalezza spettava ai cittadini, - dichiara Mino Bruno, capogruppo di minoranza in consiglio comunale. Abbiamo preso visione dei locali del palazzo e siamo pronti a proporre alla maggioranza un’idea progettuale per il recupero e la fruibilità dello stesso, affinché l’immobile torni a risplendere e a dare lustro al nostro territorio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si pone la consigliera Giulia Centonze: “Giornata importantissima per l’Ente. E’stata un’esperienza unica poter entrare all’interno del palazzo e ammirare gli affreschi che decorano alcuni ambienti. La mia proposta è quella di destinare tale struttura alla cultura e ai giovani, realizzando una biblioteca e sale dove ospitare convegni. Come amministrazione siamo attivi per recuperare i finanziamenti necessari per il restauro e aperti ad ogni contributo d’idee”.

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Nuovo incontro per la formale consegna della chiavi di Palazzo dei Celestini al Comune di Carmiano. Così come comunicato alle parti, l’appuntamento è fissato per venerdì 13 aprile alle ore 10, presso l’antica dimora sita in via Lecce.

Dopo il primo rinvio, nel mese di marzo, per la sopravvenuta assenza del tecnico della Soprintendenza SABAT di Lecce, domani mattina alla presenza del legale rappresentante della Vacantomar srl, del vicesindaco e dell’assessore al patrimonio dell’Ente, della polizia locale e della Soprintendenza vi sarà il nuovo sopralluogo.

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Rinviato il passaggio del possesso formale di Palazzo dei Celestini al Comune di Carmiano. Era tutto pronto gioved' mattina, alle ore 10, tra amministratori comunali, tecnici, vigili urbani e il presidente della società Vacantomar, Pierluigi Mazzotta, per la consegna delle chiavi dell’antico Palazzo dei Celestini all’Ente, ma l’assenza del tecnico della Sovraintendenza ai beni culturali, per impegni sopraggiunti, comunicata alle parti tramite Pec, ha fatto saltare l’incontro convocato dall’assessore al patrimonio del Comune, Gianni Erroi.

Una querelle, lunga 12 anni, che recentemente era arrivata a conclusione giudiziaria con la sentenza della Corte di Cassazione, e che nonostante il piccolo intoppo burocratico registrato, a sentire le parti in causa, dovrebbe risolversi nei prossimi giorni.

Presenti all’incontro e delusi dal rinvio, i consiglieri di minoranza in consiglio comunale: “il Palazzo è già ufficialmente nella proprietà e possesso del comune - precisa il capogruppo di LiberAzione, Mino Bruno. Formalmente invece dobbiamo attendere il conferimento della chiavi e il conseguente verbale di consegna, così come richiede la procedura. Complice l’assenza della sovraintendenza, anch’essa parte interessata e necessaria come da noi sottolineato in assise, si è preferito rimandare l’iter ad altra data utile, sperando che in futuro non si presentino ulteriori motivi di rinvio che possano creare ritardo nelle iniziative del comune. L’ente infatti, prosegue Bruno, deve disporre del tempo necessario per richiedere finanziamenti utili al recupero del bene, per quanto la minoranza comunque è disponibile a fungere da facilitatore avendo già pronta un’idea progettuale da condividere con la maggioranza”.

Fermo e risolutore nel giudizio sulla vicenda l’assessore Gianni Erroi: “La posizione del comune è stata sempre chiara. La convocazione delle parti per procedere al definitivo passaggio di consegne è partita dal sottoscritto – chiarisce Erroi. Purtroppo la defezione sopraggiunta del tecnico ha costretto al rinvio, ma ci siamo già attivati, previa richiesta alla Sovraintendenza di una data utile, per una nuova convocazione in cui si possano svolgere le operazioni previste. Sottolineo inoltre che abbiamo riscontrato la massima disponibilità del presidente della società Vacantomar nel chiudere rapidamente la vicenda. Come amministrazione, siamo già attivi dal punto di vista della programmazione, e così come fatto sinora, saremo bravi e capaci a intercettare le linee di finanziamento utili a ristrutturare e rendere fruibile ai cittadini l’antico palazzo”.

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Consiglio comunale martedi alle 17, in prima convocazione, con all’ordine del giorno “Palazzo dei Celestini”. Due gli argomenti in programma, ma il punto centrale di grande interesse resta il Palazzo del XIV secolo.

L’assise cittadina si riunisce a Carmiano su richiesta del gruppo di minoranza a seguito della sentenza della Cassazione che ha sancito la proprietà dell’immobile a favore del comune di Carmiano dopo un lungo contenzioso con la Vacantomar.

Si torna quindi a parlare del palazzo con una storia travagliata e dal futuro che resta incerto.

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Palazzo dei Celestini al Comune di Carmiano. La conferma arriva dalla sentenza della Corte di Cassazione che respinge il ricorso della società Vacantomar, che aveva impugnato la sentenza del 2013 della corte d'appello di Lecce.

I giudici della Suprema Corte nel provvedimento hanno ribadito “la piena legittimità della procedura di prelazione per il trasferimento del Palazzo in favore del Comune di Carmiano e quindi correlativamente l'acquisto della proprietà dell'immobile in capo all'ente locale”.

Una sentenza che chiude un lungo contenzioso, e si inserisce in una fase amministrativa importante in cui il Comune di Carmiano è chiamato ad affrontare le criticità economiche avanzate nelle scorse settimane dalla Corte dei Conti.

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