Il comune di Carmiano entra in possesso dello storico palazzo dei Celestini. Si è concretizzata questa mattina la consegna delle chiavi dell’antica dimora, realizzata dai padri celestini nel XIV secolo, da parte della società Vacantomar nelle mani dell’Ente pubblico.
Si chiude così la querelle, lunga 12 anni, che ha interessato diverse amministrazioni comunali e allungato la scia di mistero che avvolge il palazzo da secoli, e solo recentemente arrivata anche a conclusione giudiziaria con la sentenza della Corte di Cassazione.
Il Palazzo, che sorge sulla centralissima via Lecce, è testimonianza inconfutabile della permanenza dei Padri Celestini a Carmiano, che si insediarono nel 1448. La sua imponenza deriva dalle ragguardevoli dimensioni in lunghezza, pari a 45,50 metri, e in altezza, pari a 13 metri. Completamente realizzato in conci di tufo locale, è strutturato in due piani, comprendenti sale grandiose. Tale bene architettonico, inserito tra gli immobili di particolare pregio del Comune, è stato riconosciuto dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Artistici e Storici della Puglia, di interesse storico e artistico.
Presenti all’appuntamento, fissato per le ore 10, tutte le parti interessate: Pierluigi Mazzotta, legale rappresentante della Vacantomar srl, i tecnici del comune, la soprintendenza di Lecce, la polizia municipale, la consigliera di maggioranza Giulia Centonze e quelli di minoranza Mino Bruno, Barbara Marino, Gerardo Mazzotta e Gigi Bruno.
Dopo aver verificato lo stato dei luoghi e a conclusione del sopralluogo gli intervenuti, si sono recati negli uffici comunali e stilato il verbale per il formale passaggio di consegne dell’immobile nella piena disponibilità del comune.
“Finalmente si conclude una vicenda che riguarda un bene che per naturalezza spettava ai cittadini, - dichiara Mino Bruno, capogruppo di minoranza in consiglio comunale. Abbiamo preso visione dei locali del palazzo e siamo pronti a proporre alla maggioranza un’idea progettuale per il recupero e la fruibilità dello stesso, affinché l’immobile torni a risplendere e a dare lustro al nostro territorio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si pone la consigliera Giulia Centonze: “Giornata importantissima per l’Ente. E’stata un’esperienza unica poter entrare all’interno del palazzo e ammirare gli affreschi che decorano alcuni ambienti. La mia proposta è quella di destinare tale struttura alla cultura e ai giovani, realizzando una biblioteca e sale dove ospitare convegni. Come amministrazione siamo attivi per recuperare i finanziamenti necessari per il restauro e aperti ad ogni contributo d’idee”.