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Venerdì, 22 Novembre 2024
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La consigliera comunale Maria Grazia Indennidate si dimette dal ruolo dopo il passaggio in maggioranza e abbandona l’assise cittadina. La decisione dell’ormai ex consigliera, giunta “per motivi personali” è stata protocollata nei giorni scorsi in Comune. L’atto ricevuto dal primo cittadino Gianni Erroi, e dal presidente del consiglio comunale Marco Furia ha messo in moto la procedura di surroga con la prima dei non eletti della lista di opposizione, Selene Vergari.
Il consiglio comunale utile per completare la procedura sarà quello indetto per il prossimo 18 dicembre.
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Potrebbe andar via da Carmiano il segretario comunale Pierluigi Cannazza. A distanza di due mesi dallo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, si profila il cambio al vertice burocratico dell’Ente. L’ufficialità della sostituzione del massimo funzionario, incaricato nel 2010, poco dopo la prima elezione a sindaco di Giancarlo Mazzotta, dovrebbe arrivare entro quindici giorni, il tempo tecnico necessario pare, per permettere ai tre commissari prefettizi che sono subentrati nella gestione del Comune, per completare le procedure e nominare il sostituto.

L’eventuale scioglimento del rapporto di segreteria potrà avvenire, secondo normativa vigente, attraverso scelta unilaterale del nuovo sindaco eletto e deliberata dal consiglio comunale, poteri attributi in questo caso ai tre commissari di nomina ministeriale Daniela Buccoliero, Francesco Paolo D’Alessio e Michele Marcuccio, oppure attraverso risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. Da considerare inoltre che della procedura dovrà essere interessato anche il comune di Corsano, Ente dove il segretario Cannazza, svolge “a scavalco” col comune di Carmiano identico ruolo. Una decisione, quella dei commissari, che meglio si comprenderà nei prossimi giorni, e che potrebbe tuttavia non essere l’unica. Si vocifera infatti, che a questo cambio potrebbero seguirne altri interessando diversi settori.

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Lo scioglimento del consiglio comunale a Carmiano coinvolge anche i cinque consiglieri di minoranza. In attesa della notifica del provvedimento, che decreterà la fine anticipata del mandato per gli amministratori, tra i primi a parlare, seppur cautamente, è Gigi Bruno, esponente del gruppo di opposizione “LiberAzione”.

“Una decisione che in paese purtroppo ci si attendeva da tempo. In cinque anni di amministrazione sono state innumerevoli le interrogazioni e le interpellanze su diverse scelte politiche, avanzate all’indirizzo della maggioranza che ha ritenuto tuttavia di poter fare da sola – commenta il consigliere di minoranza. Questo è il risultato, Carmiano si ritrova a dover subire l’onta di un provvedimento che non merita”.

Decreto di scioglimento che inevitabilmente manda a casa tutti i consiglieri comunali. “Attendiamo di conoscere le motivazioni del provvedimento prima di esprimere ulteriori considerazioni. Inutile sollevare clamore che può solo danneggiare la comunità – prosegue Gigi Bruno. Ora si ripartirà dai tre commissari inviati dal Governo, che sapranno lavorare al meglio per bonificare quanto di negativo è stato riscontrato all’interno dell’Ente dalla commissione d’inchiesta e dal Prefetto di Lecce”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiarazione del consigliere Mino Bruno. “Tanto è stato detto e denunciato nei consigli comunali. Abbiamo anche proposto due assise monotematiche per le dimissioni collettive a cui è stato dato parere negativo dalla maggioranza. Sul resto ci sarà tempo per esprimersi – chiarisce Bruno - attendiamo prima di conoscere il decreto del Consiglio dei Ministri”. Deluso dallo scioglimento per l’accertato rischio d’infiltrazioni mafiose si dice anche il consigliere Gerardo Mazzotta, presente in assise dal 1993. “Un duro colpo, che oggi fa male, ma servirà per spazzare via i responsabili e partire col rinnovamento”.

Intanto in paese i cittadini sono sgomenti. Sui social invece si creano le fazioni tra favorevoli e contrari, per un provvedimento che colpisce tutti e spinge l’onorevole Achille Villani Miglietta ad un breve commento: “Un disonore che nessun comune dovrebbe vivere. Un duro colpo per la nostra comunità, che dopo il commissariamento della banca cittadina – sottolinea l’ex sindaco - si trova a dover fare i conti con lo stesso provvedimento per l’Ente pubblico”.

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Ore febbrili a Carmiano per il destino dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giancarlo Mazzotta, a rischio scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose.

L’iter burocratico, ormai in fase avanzata, pare sia giunto a conclusione. In paese si attende di conoscere la decisione ufficiale del Viminale, dopo la richiesta avanzata dal prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, facendo leva sulle circa 100 pagine del report realizzato in circa sei mesi di indagini e audizioni tra gli uffici dell’Ente, dalla commissione d’inchiesta prefettizia formata da sei Funzionari di Prefettura e Forze dell’Ordine. Sotto i riflettori degli inquirenti gli anni della gestione pubblica Mazzotta e la vicenda “Bcc”, in cui il primo cittadino di Carmiano risulta indagato insieme ad altre cinque persone, per estorsione aggravata dal metodo mafioso, nella vicenda dei presunti illeciti commessi nel maggio 2014, in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione dell’istituto di credito cooperativo Terra d’Otranto.

Accuse che il primo cittadino ha sempre respinto, richiedendo un’audizione personale, non accolta dal Prefetto, e dichiarandosi “estraneo ad ogni addebito e vittima di un processo mediatico frutto di interessi politici”.

Intanto, in attesa dell’ufficialità, qualora dovesse avvalorare l’ipotesi scioglimento che verrebbe notificata al segretario comunale Pierluigi Cannazza, anche le indiscrezioni in paese hanno avuto un’impennata, portando a disegnare un quadro ben più articolato. Il provvedimento che dovrebbe giungere da Roma, qualora si riferisse al sindaco Mazzotta, avrebbe ripercussioni sulla tenuta dell'assise comunale, secondo il principio di diritto latino, “Simul stabunt aut simul cadent” insieme staranno o insieme cadranno.

Cresce quindi l’attesa per la decisione finale di Ministero dell'interno e Consiglio dei Ministri, che sulla scorta di elementi concreti, univoci e rilevanti - tali devono essere per legge - comprovanti l’eventuale condizionamento della malavita nella gestione pubblica dell’Ente, sciolga o meno per mafia il consiglio comunale.

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Il destino dell’amministrazione comunale di Carmiano, guidata dal sindaco Giancarlo Mazzotta, è nelle mani del Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta e del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, riunitosi ieri mattina in Prefettura, ha avallato la relazione della commissione d’accesso agli atti (composta dal viceprefetto Marilena Sergi; dal primo dirigente di polizia, Giorgio Oliva; dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Campi Salentina, il capitano Alan Trucchi; dal comandante del Gico della Guardia di finanza di Lecce, il maggiore Antonio Martina; dal funzionario Antonio Calignano; e dal vicequestore della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Lecce, Salvatore Cesari); e ora il Prefetto, con a disposizione un mese di tempo, dovrà decidere - sulla scorta delle risultanze – se chiedere o no al neo ministro del Viminale, lo scioglimento del Consiglio comunale a causa del rischio di infiltrazioni mafiose.

Intanto il primo cittadino di Carmiano dichiara: “Chiederò un’audizione al Prefetto Cucinotta per fare chiarezza. Lo devo alla comunità che amministro poiché è stata travolta da notizie dal contenuto grave. La mia amministrazione del Comune è stata sempre avulsa da contesti criminali”.

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Due bandi di assunzione in mobilità attivati dal Comune di Carmiano.

Nei giorni scorsi l’Ente ha pubblicato su sito istituzionale e albo pretorio l’iter per l’assunzione di una unità a tempo indeterminato per la copertura di un posto di categoria D nel profilo di Istruttore Direttivo/Funzionario presso il settore Polizia Municipale e una unità di categoria D1 nel profilo di Istruttore Direttivo Contabile presso il settore IV Servizi Economico-finanziari.

Torna quindi a muoversi, seppur in mobilità, la pianta organico amministrativa del Comune che in questi anni ha dovuto far fronte a diversi pensionamenti. Il termine per presentare la domanda è fissato al 19 settembre. Per maggiori dettagli sul bando consultare il link: http://www.comune.carmiano.le.it/accesso-rapido/albo-pretorio?opz=pubblicazioni&id_categoria=33&partenza=0&righe=10&ordina=num_reg&direzione=DESC&i=2

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