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Giovedì, 21 Novembre 2024
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“Infermieri che rischiano la propria salute e rischiano soprattutto di sbagliare, persone che gridano, medici in tilt. Una situazione fuori controllo. E poi: assenza di barelle disponibili, assenza di posti letto e mezzi del 118 costretti ad ore di attesa”.

La carenza di personale nel pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe” di Copertino torna sotto i riflettori con la nota del coordinamento sanità della Cisl Funzione Pubblica e il responsabile della Cisl del pronto soccorso di Copertino, Marco Greco. Nella missiva inoltrata alla direzione infermieristica della Asl di Lecce, anche la preoccupazione in seguito all’aggressione di lunedì sera ad una operatrice sanitaria. L’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio.

“Sono ormai quotidiane le gravissime segnalazioni di carenza del personale. Ciò ovviamente mette a rischio la salute dei pazienti e mina dalle fondamenta le condizioni lavorative degne di prestazioni professionali così delicate. Ripetute segnalazioni parlano di un solo infermiere presente nel reparto di chirurgia che è assegnato con turnazione h24 avendo l’ausilio di un solo Oss. Non solo – prosegue la nota – si segnala anche la presenza di 1 solo infermiere nella zona grigia, 1 solo infermiere al triage e 1 solo infermiere nella cosiddetta ‘zona pulita’. Tutto ciò dinanzi alla preoccupata presenza di 45 pazienti, assenza di posti letto e mezzi del 118 costretti ad ore di attesa”. Quindi dal sindacato la richiesta di una verifica del piano organizzativo ospedaliero. “Non basta che gli infermieri siano presenti sulla carta, in organico. Chiediamo alla direzione infermieristica dell’Asl di Lecce – concludono dalla Cisl – di voler verificare quanto segnalato su Copertino e di potenziare l'unità operativa, al fine di non creare stress lavorativo ai dipendenti con la condizione scongiurata di possibile rischio clinico e mancanza di assistenza secondo i previsti LEA”.

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“Le Unità operative complesse sono bloccate per l’assenza di personale medico”. La Fp Cgil Lecce scrive all’Asl e al sindaco di Copertino Sandrina Schito, per chiedere un intervento risolutivo “sulle carenze di medici e posti letto al “San Giuseppe” che provocano un imbuto al Fazzi di Lecce”.

Il duro bilancio, reparto per reparto, è tracciato dal segretario provinciale Floriano Polimeno e dal delegato della struttura Leonardo Rivelli. “In diverse occasioni abbiamo sollecitato la riattivazione delle Unità Operative Complesse e dei Servizi del Presidio Ospedaliero di Copertino, dopo l’utilizzo dello stesso come presidio post-Covid durante la prima fase pandemica. Le criticità riscontrate riguardano la grave carenza di personale medico e del personale di comparto. Per queste ragioni tutte le Unità Operative lavorano con posti letto funzionanti ridotti. Accade tra l’altro - sottolineano dal sindacato - che i ricoveri ordinari e urgenti siano spesso dirottati in altri Presidi, prevalentemente verso il “Vito Fazzi”, determinando un effetto imbuto e costringendo i pazienti a lunghe ore di attesa al Pronto Soccorso di Lecce. Tali criticità non si ripercuotono negativamente sull’esito clinico dei pazienti solo grazie allo spirito di sacrificio di tutto il personale del Presidio”. Poi il sindacato passa ad elencare i reparti a suoi dire interessati dalle criticità. “Geriatria lavora in forte carenza di personale medico e solo su 10 posti letto, Medicina Generale attualmente opera su 18 posti letto e il personale medico deve contestualmente coprire i turni verso l’Unità di Geriatria. Ortopedia risulta decimata. Ed ancora – prosegue il comunicato della Fp Cigl - in Sala Operatoria l’attività è stata notevolmente ridotta a causa del trasferimento, avvenuto nella prima fase pandemica, di anestesisti verso altre strutture. La grave carenza di personale medico in Laboratorio Analisi viene sopperita solo grazie allo spirito di sacrificio del personale in servizio, che si sottopone a turnazione continua senza i dovuti riposi ed anche Chirurgia Generale, Cardiologia, l’unità di terapia intensiva coronarica (UTIC) e la direzione medica di presidio risultano notevolmente penalizzate”. 

Chiosa del sindacato con la richiesta di un tavolo tecnico regionale per la risoluzione del problema “Per la Fp Cgil il ripristino del funzionamento a pieno regime dell’ospedale di Copertino è fondamentale per tutto il Salento. È indispensabile riuscire a decongestionare il Vito Fazzi e ciò si può ottenere solo riattivando tutti i posti letto del “San Giuseppe da Copertino”, come previsto dal Piano di riordino regionale, la cui applicazione piena è stata più volte annunciata prima delle ultime elezioni regionali. Il Piano prevede per l’ospedale di Copertino le seguenti Unità OperativeComplesse: Direzione Medica di Presidio; Pronto Soccorso (secondo in termini di accessi in tutta la ASL di Lecce); Servizio di Laboratorio Analisi; Servizio di Radiodiagnostica; Servizio di Anestesia e Rianimazione (TIPO); Medicina Generale; Geriatria; Cardiologia e UTIC; Chirurgia Generale; Ortopedia e Traumatologia; Servizio Trasfusionale; Farmacia Ospedaliera; Lungodegenza (postacuzie Covid); Riabilitazione. Infine, l'aumento dei posti letto a Copertino dagli attuali 75-80 ad almeno 120 funzionanti”.

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