Tampon Tax: l’imposta sul valore aggiunto (iva) applicata su assorbenti, tamponi e coppette mestruali.
‘’Period Products Scotland Bill’’ è questo il nome della nuova legge scozzese approvata dal Parlamento all’unanimità. Grazie a tale approvazione la Scozia è il primo Paese al mondo che garantirà a partire da settembre prodotti per il ciclo mestruale in maniera completamente gratuita per le famiglie a basso reddito e doterà le strutture pubbliche come scuole, università e altri luoghi di aggregazione giovanile di tali prodotti. Si tratta di una conquista non da poco, tuttavia prevedibile per una Scozia che già in passato aveva avviato una diminuzione nella tassazione degli assorbenti, progetto evolutosi nella definitiva detassazione degli stessi grazie alla proposta di legge della deputata labourista Monica Lennon che la definisce una legge “pratica e progressista” specie in una situazione pandemica come quella che stiamo vivendo, nella quale ancora più di prima le disuguaglianze sono fortemente accentuate e tangibili in particolare per le fasce economicamente più deboli della popolazione che risentono di tutti quei ‘costi fissi’ che periodicamente sono tenute ad affrontare.
Non meno problematicità solleva la questione per quanto riguarda il nostro Bel Paese, nel quale i prodotti per il ciclo sono tassati al 22% e non a caso definiti ‘beni di lusso’ con IVA ridotta al 5% solo per i prodotti biodegradabili e compostabili che tuttavia sono utilizzati da una più che bassa percentuale di popolazione in quanto risultano essere parecchio costosi oltre che difficilmente reperibili in commercio. Il ciclo non è un lusso e il silenzio dei governi è stato spezzato dall’urlo di alcune amministrazioni locali come il comune di Firenze e una piccola provincia del pisano, Guardistallo. Il sindaco di questo borgo abitato da 1216 anime ha deciso di abolire la tassa sugli assorbenti venduti dalla farmacia comunale, assorbendola nelle spese a carico del Comune. Nonostante l’esistenza di queste piccole realtà coraggiose, sembra tuttavia ancora lungo il cammino per la nostra Italia se si guarda alle conquiste estere di Paesi che sembrano aver finalmente superato un arduo ostacolo di costituzionalità in termini di disuguaglianze di genere.
Anna Giulia Rogoli