Sconfitta di misura quella rimediata all'Arena Garibaldi di Pisa. Il Lecce perde la sua seconda partita, interrompendo la striscia di 15 risultati utili consecutivi e scivolando al terzo posto.
Una partita molto equilibrata (il Lecce è più pericoloso), che però premia chi ha cercato il guizzo, la giocata: strepitoso il goal di Sibilli, che fa il paio con la perla a giro in quel di Brescia. Poco da recriminare dunque, se non fosse per la solita confusionaria gestione della rosa da parte del mister. Scelte poco chiare già nell'undici titolare: Gallo, in ripresa, viene relegato in panchina al posto di Barreca (abbastanza evanescente), Rodriguez come al solito viene lasciato in naftalina. Olivieri prima punta e, soprattutto, Di Mariano largo a sinistra, nonostante gli acciacchi noti ai tutti.
Poi nella ripresa i cambi che vengono effettuati soltanto dopo il gol segnato dagli avversari, nonostante fosse palese anche ad uno stolto (come il sottoscritto), come il Lecce stesse boccheggiando in alcuni reparti (catena di sinistra in particolare). Entra Rodriguez, poi anche Gallo: lo spagnolo, incredibilmente, gioca da punta centrale e non nel ruolo più volte ribadito da mister Baroni in conferenza stampa. Il tecnico in pratica si sconfessa da solo: Olivieri continua a giocare, ma largo, non strusciando più un pallone. Listkowski che entra soltanto all'80esimo è molto più propositivo e a suo agio dell'ex Juventus, che ora però non ha più scuse: una squadra che punta al vertice non può accontentarsi dell'impegno e del buon lavoro tattico. Servono i goal e penso che Olivieri abbia avuto fin troppe chance. Ma son convinto che ci sarà un'altra puntata di questa telenovela: ed intanto si continuerà a "bruciare" talento e capitali (vedasi Rodriguez).
Il Pisa non ha nulla in più dei giallorossi: è la nuova Salernitana. Squadra fisica, ordinata, compatta, che bada al sodo: uno massimo due tiri in porta, "pullman" davanti la difesa e ben 35 punti in classifica. Il Lecce, dopo lo scandaloso finale di stagione scorso, non può permettersi più di concedere il bis a squadre del genere. Per qualità della rosa e per la passione innata che caratterizza il popolo giallorosso, un popolo da serie A: anche oggi 1000 persone a più di 700 km da casa. Testa bassa e pedalare.
UP: Dermaku, Gallo, Listkowski
DOWN: Olivieri, Di Mariano, Barreca
Emanuele Spagnolo