"Parola al tifoso"
Terzo pareggio consecutivo per il Lecce di Marco Baroni, che non va oltre l'1-1 sul campo di Alessandria, scivolando al secondo posto ad 1 punto dalla Cremonese, nuova capolista. Nella nebbia del Moccagatta, i giallorossi non interpretano al meglio la partita, complice una condizione fisico-atletica per adesso insufficiente, un meteo fantozziano (nel secondo tempo non si è visto nulla, causa nebbia) ed un arbitro a dir poco mediocre (vecchia conoscenza dell'US Lecce) nella gestione dei contrasti e dei falli. L'Alessandria di Moreno Longo morde le caviglie ai giallorossi ed è anche supportata per l'appunto dal sig. Manganiello, troppo magnanimo in certe circostanze. Il tridente non trova sbocchi, con un Di Mariano davvero appannato (che conclude però in crescendo) e, Hjulmand completamente ingabbiato. Una partita brutta, maschia, che viene risolta ad inizio secondo tempo da Di Gennaro che sfrutta una svirgolata di Calabresi (caro Arturo fatti benedire !). I cambi operati da mister Baroni, con Rodriguez, Ragusa e Barreca su tutti, permettono al Lecce di alzare il ritmo. Coda segna un goal di pregevole fattura e all'ultimo pallone piega le mani a Pisseri, per quella che sarebbe stata una vittoria pesantissima. Il Lecce esce comunque imbattuto e continua il suo percorso verso un posto al sole: si sapeva che prima o poi questa squadra avrebbe conosciuto un momento di flessione. Flessione resa complicata anche da alcune assenze di livello (Strefezza squalificato, Asencio, Dermaku, Tuia, Faragò out): il bicchiere però è mezzo pieno perché appunto, nonostante tutto, questa squadra è dura a morire, non si lascia sopraffare e non conosce la parola sconfitta. Ora però, per dare una svolta vera alla stagione, saranno importanti le prossime due sfide al "Via del Mare": prima col Crotone, poi col Cittadella. 6 punti per continuare la rincorsa.
UP: Coda, Barreca, Ragusa
DOWN: Calabresi, Di Mariano, Gargiulo
Emanuele Spagnolo