“Parolo al tifoso”
Un grande Lecce batte a domicilio il Crotone e si riprende la testa della classifica. 3-0 il risultato finale: un punteggio che sta stretto ai giallorossi, spreconi in parecchie circostanze. I mal capitati pitagorici, destinati ad un doppio salto indietro (dalla A alla C in un anno !), reggono il campo un quarto d'ora, cercando, come ben fatto dall'Alessandria, di sorprendere i giallorossi di mister Baroni, ancora non al top della condizione, con un pressing alto che impedisce al Lecce di verticalizzare come vorrebbe. Poi, però, i giallorossi prendono le misure al Crotone, dando vita ad un monologo che non lascia scampo agli avversari. Hjulmand , forse l'unico insostituibile in questo Lecce, giganteggia: preciso nelle coperture e nei recuperi, chirurgico negli assist. Dopo due gol divorati, per meriti del portiere (tiro di Helgason) e del difensore (tiro di uno stoico Calabresi, come sempre tra i migliori), il Lecce trova il vantaggio con Coda. L'Hispanico timbra una doppietta segnando anche il rigore concesso dal sig. Ghersini per il "mani" ingenuo di Cuomo, che gli costa l'espulsione (dopo consulto VAR). Il bomber campano sembra esser tornato sui suoi standard: lotta come un leone, non lascia possibilità di replica ai portieri. Avevate dubbi?
Il Lecce nel secondo tempo continua arrembante a imporre il proprio gioco: un ficcante Ragusa, troppo impreciso però nelle scelte tecniche, lascia il posto al polacco Listkowski, straripante e imprendibile. Entra pure Di Mariano che prima sbaglia un goal fatto su invito dell'ala polacca, poi si fa ammonire ingenuamente (era diffidato): pubalgia, foga, la 10 sulle spalle. Le qualità di Francesco le conosciamo, sta a noi ora sostenerlo a dovere in questo momento di ripresa e difficoltà. Buona la prova della linea difensiva, con Tuia davvero in grande spolvero e con Simic attento e preciso, oltre alla solita prova di solidità di capitan Lucioni. Inutile spendere parole su Strefezza: sempre pronto, sempre al goal. E sono 11. Mercoledì nuovo impegno casalingo: avversario di turno il temibile Cittadella.
Il Lecce deve diventare grande e iniziare a dimostrare di essere capolista perché più forte di tutte: e con il rientro della Curva Nord al gran completo, quest'impresa non è così irraggiungibile.
UP: Hjulmand, Coda, Calabresi
DOWN: Ragusa, Di Mariano
Emanuele Spagnolo