Parola al tifoso
Alla fine si tratta di un punto guadagnato, quello ottenuto dal Lecce al Curi di Perugia. I giallorossi, ridisegnati da Baroni, non sfoderano la migliore prestazione, anche per merito degli avversari: la squadra di Alvini si difende, spezzetta il gioco producendo falli sistematici. Insomma una lezione di anticalcio che stava per dimostrarsi anche efficace. Il signor Santoro poi non riesce a controllare la partita che, dopo il rosso che costa l'inferiorità numerica ai biancorossi, diventa sempre più maschia e dura, con il fischietto che và a caccia di giocatori del Lecce. Incredibili infatti le ammonizioni di Calabresi e Tuia, così come sono incredibili le dichiarazioni di Alvini in conferenza stampa che descrive il Lecce come squadra "fallosa": stendiamo un velo pietoso, per una persona che non ha mai accettato le 11 pere tra andata e ritorno subite a Lecce e Reggio Emilia. Parliamo di campo.
Il Lecce toppa nell'atteggiamento al match fondamentalmente: dopo una buona prima frazione, nel secondo tempo, inizia a produrre occasioni soltanto dopo il gol del vantaggio siglato dall'attaccante del Perugia, sull'uscita a farfalle di Bleve. Spocchia e presunzione che hanno portato la capolista a pensare di poter vincere di riffa o di raffa: che errore. Mister Baroni probabilmente c'ha messo del suo, riequilibrando la squadra verso lo spartito del 4-3-3 troppo tardi. Buono l'esordio di Asencio. Poi il gol del solito Coda e l'ennesimo miracolo del portiere avversario a tempo scaduto. È andata così, non si devono fare drammi. In questo campionato di B come ben sappiamo nulla è scontato: importante è continuare a fare punti, avere continuità di prestazione (oggi no) e risultati (oggi si). Nell'attesa di rivedere Strefezza e Di Mariano (che fine ha fatto?). Ora una settimana di lavoro, dopo un tour de force esagerato: testa al Brescia.
Sull'attaccante (Olivieri) del Perugia inutile esprimersi: l'esultanza ci sta, la presa per i fondelli no. A buon rendere, non ci mancherai per nulla.
TOP: Hjulmand, Rodriguez
DOWN: Ragusa, Barreca
Emanuele Spagnolo