Dolore e sconcerto nel calcio dilettantistico salentino per la morte improvvisa del giovane portiere della Rinascita Refugees, Ndione Souleymane. L’atleta 19enne, originario del Senegal, da diversi anni era divenuto un salentino d’azione, da quando appena 16enne era stato accolto nel progetto “Sai” di Carmiano per minori stranieri non accompagnati.
Un giovane solare, portiere di talento, pieno di sogni e speranze. E’ stato trovato morto domenica mattina in casa dello zio a Milano, dove si era trasferito circa un mese fa per impegni personali. Da quanto ricostruito dai sanitari del 118 e dalle forze dell’Ordine intervenute, il ragazzo sarebbe stato stroncato da un malore improvviso nel sonno. A trovarlo ormai senza vita al mattino è stato lo zio. Ai soccorritori intervenuti il triste compito di dichiararne il decesso.
Souleymane era arrivato in Italia per rincorrere il sogno di arrivare a giocare in un club di prestigio per potere aiutare la sua famiglia in Senegal. Da subito si era fatto notare per la sua prestanza fisica e per l’istinto felino tra i pali, un talento naturale che pian piano i mister hanno saputo affinare. Il 19enne prima di compiere la maggiore età e quindi vestire i panni del portiere titolare della Refugees, è stato protagonista nei tornei nazionali organizzati del Progetto Rete, organizzati dalla FIGC – settore giovanile e scolastico, arrivando a vincere il Campionato nell’edizione 2021 e risultando il migliore portiere del campionato. Sogni e traguardi stroncati da un malore improvviso. A dare la notizia del decesso del giovane è stata la stessa società di calcio di Prima categoria regionale, “Rinascita Refugees”, che attendeva il suo ritorno in gruppo ed invece si è trovata di fronte ad una tragedia. “Siamo tutti affranti dal dolore per una giovanissima vita finita troppo presto. Ciao Souleymane ti sia lieve la terra” il saluto dei dirigenti, staff e compagni di squadra.