Cosenza (3-5-2): Saracco; Idda, Pascali, Camigliano (dal 30' s.t. Baclet); Corsi, Bruccini, Calamai (dal 45' s.t. Mungo), D'Orazio; Perez, Okereke (dal 18' s.t. Trovato), Tutino. Allenatore: Occhiuzzi (Braglia squalificato).
Lecce (4-3-1-2): Perucchini; Ciancio (dal 36' s.t. Lepore), Cosenza, Marino, Legittimo; Armellino, Arrigoni, Mancosu; Tsonev (dal 13' s.t. Tabanelli) ; Saraniti (dal 36' s.t. Di Matteo), Torromino (dal 18' s.t. Di Piazza). Allenatore: Liverani.
Marcatori: Saraniti 28' s.t.
Arbitro: Daniel Amabile di Vicenza
Il Lecce vince a Cosenza con la rete del suo capocannoniere Saraniti che si issa a quota 13 centri stagionali. I salentini si portano nuovamente a +7 dal Catania e +9 dal Trapani. Vittoria sofferta del Lecce che non solo giocava in un campo ostico, ma condizionato da un terreno di gioco pessimo, al limite della praticabilità. Nonostante le difficoltà, gli uomini di Liverani si sono fatti trovare pronti e hanno dato battaglia giocando con rabbia ed entusiasmo per portare a casa una vittoria, che in queste ultime gare di campionato si rivela doppiamente più importante.
La prima occasione della gara arriva al 15' con un tiro centrale di Torromino. Al 37' tentativo di Mancosu dal limite dell’area, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Al 39' il Cosenza si rende pericoloso con un'azione di Okereke, Tutino e Perez, con la punta pescata in fuorigioco. Al 41' ancora occasione per i silani, Okereke velocissimo dalla fascia mette in mezzo la sfera ma Marino ben appostato in area allontana.
Secondo tempo a trazione Lecce. Al 55' minuto Mancosu prova da 30 metri, palla altissima. Il Lecce aumenta il forcing offensivo e al 73' si sblocca il risultato: Saraniti posizionato in area, raccoglie una palla vagante e calcia verso la porta sorprendendo sotto le gambe Saracco per il vantaggio giallorosso. I rossoblu rispondono con la conclusione in acrobazia di Tutino, Perucchini si distende e compie il miracolo. Al 79' infortunio per Saraniti, costretto a lasciare il campo. Al 94' ultima chance per il Cosenza con D'Orazio, ma il risultato non cambia.
G.Schito