“Il Centro per l'impiego di Lecce è costretto a lavorare con attrezzature obsolete, sistemi informatici e materiali di consumo che non permettono garantire i servizi necessari. Inoltre, vi è una linea wifi non efficiente colpa anche dei PC assolutamente obsoleti. Questo non permette ai cittadini di usufruire dei servizi che la struttura dovrebbe offrire al fine ultimo di mettere in contatto domanda e offerta di lavoro”. Lo dichiarano il senatore del M5S Iunio Valerio Romano, il consigliere regionale Antonio Trevisi e il consigliere comunale Fabio Valente dopo aver visitato il Centro.
“Il Centro per l’Impiego - continuano i pentastellati - ha tra le proprie funzioni quella di fornire assistenza nella scrittura dei cv e di dare la possibilità, a chi cerca lavoro, di consultare le offerte sui videoterminali. Ad oggi però oltre alla mera iscrizione di lavoratori e disoccupati, non vi é nessun servizio aggiuntivo. C’è da evidenziare - proseguono - la disattenzione e la scarsa considerazione da parte delle Regione Puglia, che nulla o poco ha fatto in questi anni per ristrutturare e potenziare il ruolo del pubblico impiego. Quando le aziende si rivolgono al Centro per l’Impiego di Lecce per trovare profili di lavoratori da assumere, si imbattono in uffici privi anche solo di banche dati da cui poter selezionare i profili che ritengono idonei. In questi anni non si è stati in grado neanche di dotare queste strutture di software gestionali sia per agevolare l’incontro tra la domanda di lavoratori da parte delle aziende che per l’organizzazione dei curriculum dei disoccupati che vi si andavano ad iscrivere.”
“Siamo soddisfatti - concludono - dell’impegno del ministro del Lavoro Luigi Di Maio, il quale a margine del Consiglio Ue dei ministri del Lavoro ha dichiarato che due obiettivi immediati del Governo italiano sono la ristrutturazione dei Centri per l'impiego e il reddito di cittadinanza, che passa dall'intervento della programmazione Ue sui fondi comunitari. Interventi che coinvolgeranno necessariamente Lecce, vista la situazione di evidente precarietà; il M5S dimostrerà che, come proposto in questi anni, solo misure economiche incentrate sul reddito di cittadinanza possono far davvero ripartire il mercato del lavoro”.