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Domenica, 24 Novembre 2024
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Rabbia e sgomento in paese. E dopo il Consiglio si "scioglie" anche il presepe

Rabbia e sgomento in paese. E dopo il Consiglio si "scioglie" anche il presepe

Rabbia, smarrimento e confusione sono le sensazioni più gettonate a Carmiano in attesa di conoscere le motivazioni contenute nel dispositivo di scioglimento del Consiglio Comunale emesso lunedì sera dal Consiglio dei Ministri, per accertato rischio di infiltrazioni mafiose. Intanto oggi dovrebbero arrivare i commissari in Comune.

A parlare tra gli amministratori di maggioranza è Daniele Carrozzo. Il presidente dell’assise investita dal provvedimento, figurerebbe infatti nella relazione di oltre 100 pagine redatta dalla commissione d’accesso, poi avallata dal Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta e inviata al Viminale. “Ero arrabbiato e deluso prima, ed ora lo sono ancora di più. Nel governo Mazzotta non esiste legame con la malavita. Sulla mia vicenda – chiarisce Carrozzo – si sono dette diverse inesattezze. Le descrizioni fatte sono errate. Innanzitutto sul caso cartellonistica e tribuna del campo da calcio – precisa l’amministratore – risponde un’azienda non di mia proprietà, ma si tratta comunque di canoni di concessione, e non appalto, convertiti in opere pubbliche secondo quanto stabilito da una delibera di consiglio comunale risalente al 2007, quindi a precedenti amministrazioni. Inoltre le autorizzazioni per gli impianti sono state date nel 2004. Ma tutta la situazione chiaramente amministrativa – aggiunge Carrozzo - a questo punto è grottesca, perché di evidenza pubblica e già ampiamente chiarita in consiglio comunale. Attendiamo quindi le motivazioni e poi faremo le necessarie riflessioni, ma non c’è nulla che ha a che fare con la mafia”.

Bocca cucita invece da parte dell’assessore Emanuela Bruno, anche lei finita sotto la lente d’ingrandimento dei commissari.

Tra le opposizioni, che inevitabilmente sono state colpite dal provvedimento di scioglimento, a parlare invece è l’esponente di minoranza Stefania Carrozzo Magli. “In questi anni sono state tante le segnalazioni in ambito politico-amministrativo portate avanti dal gruppo di opposizione e inascoltate dalla maggioranza. Purtroppo – prosegue la consigliera di minoranza - questa è una decisione che rammarica, ma noi consiglieri di LiberAzione siamo tranquilli, abbiamo rispetto e piena fiducia nel lavoro svolto dalle istituzioni. L’auspicio è che i prossimi 18 mesi servano per un rinnovamento che possa far ripartire il paese”.

Intanto anche sui social e nei luoghi di ritrovo cittadino, tra favorevoli e contrari si alimenta il dibattito. Alle dichiarazioni del primo cittadino Giancarlo Mazzotta, replica Camillo Villani Miglietta, ex consigliere Bcc Terra d’Otranto e figlio dell’onorevole Achille Villani Miglietta. “Mi sento in dovere di rompere il silenzio ed intervenire per una questione di correttezza nei confronti della cittadinanza prima ancora che della mia famiglia – scrive Villani Miglietta. Ho condannato fin da subito spiacevoli festeggiamenti in quanto Carmiano merita una profonda pausa di riflessione e non di atti che rendano l’aria ancor più irrespirabile. Allo stesso modo non posso accettare che l’unica giustificazione che venga data dal Mazzotta alla cittadinanza sia la versione del complotto ordito nemmeno fossimo ai tempi della guerra fredda, come se un unico soggetto possa influenzare il lavoro di encomiabili funzionari di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Prefetto e addirittura dipendenti del Comune stesso – aggiunge l’ex consigliere BCC. Sarebbe la trama di un film da premio oscar. Dubito infatti che l’ex Sindaco si sia difeso nelle sedi opportune, sia per la vicenda BCC che per la questione comunale, semplicemente additando responsabilità ad un solo uomo o ad una scelta di partito sbagliata, se così fosse ecco spiegato il motivo del procedimento penale e del commissariamento, i quali non sono una scelta politica ma un obbligo di legge al quale sottostare. Auspico che tutti i consiglieri possano difendersi con coscienza ed attenzione sposando tesi difensive differenti da quelle utilizzate dal Mazzotta, troppo poco rispettose nei confronti di un paese che pretende verità ed è stanco di chiacchiere e giustificazioni da bar. La comunità, così come il Consiglio dei Ministri non abbocca – conclude Camillo Villani Miglietta”.

Nel tessuto sociale ferito che prova a rialzarsi e nelle ultime ore vive anche il giallo dello “smontaggio” del presepe in Piazza Assunta, le associazioni giovanili prendono posizione. “Siamo consapevoli che la legge sia una garanzia del bene comune, ma non si può essere felici di tale accaduto, che ha conseguenze in primis sull’immagine della nostra comunità – scrive il direttivo di Giovani InFormazione. Crediamo che Carmiano abbia anche tanto da vantare, tra cui le numerose persone come noi che ogni giorno svolgono attività sociale per migliorare il mondo che ci circonda. Non ci fermeremo e crediamo che quanto accaduto debba spronare a fare sempre di più e meglio per rendere Carmiano un paese migliore”.

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