Elezioni Amministrative 7 novembre Carmiano e Magliano
Innanzitutto ringraziamo la redazione di Vivi Citta per averci concesso questo spazio al fine di palesare la nostra posizione riguardo le prossime elezioni amministrative che vedranno coinvolta la nostra comunità.
In queste settimane abbiamo letto, con grande attenzione ed interesse, i vari interventi che si sono succeduti su questa testata giornalistica. Interventi ricchi di tante buone idee e di tanti buoni propositi, in special modo da parte di nostri illustri concittadini che non hanno fatto parte delle istituzioni in questi ultimi tempi.
Anche il civismo, che in questi ultimi anni si è sviluppato, ha dato il proprio contributo nella dialettica politica che precede la tornata elettorale.
A pochi giorni dalla presentazione delle liste, auspicheremmo un tradursi in azioni concrete tutto questo fermento che rappresenterebbe una forte delusione se rimanesse solo su carta.
Per nostra parte, non abbiamo mai smesso di lavorare per stimolare quello che secondo noi doveva essere il confronto politico amministrativo.
Nel nostro lavoro amministrativo, in questi anni di consigliatura, abbiamo fatto quanto nelle nostre possibilità per agevolare il bene comune e per evitare che la nostra comunità subisse il degrado che purtroppo ci ha travolti.
Abbiamo provato più volte a far comprendere ai nostri avversari politici quanto fosse importante evitare l’onta dello scioglimento per sospette infiltrazioni della criminalità organizzata, proponendo le dimissioni di tutto il consiglio comunale, proposte, discusse e respinte due volte in assise. Le diverse valutazioni del momento ci hanno portati al punto in cui siamo.
Adesso siamo davanti ad una nuova tornata elettorale che dovrebbe portare in consiglio le nuove energie del paese, scevre dai condizionamenti del passato. Invece siamo ancora, ahinoi, immersi nella solita schermaglia, familiare/imprenditoriale, che vede contrapposte personalità l’un contro l’altra.
E’ di questo che ha ancora bisogno Carmiano e Magliano?
Noi pensiamo che bisogna dire basta. Basta alla guerra tra famiglie, basta alla guerra tra gruppi imprenditoriali, basta alla guerra tra gruppi di potere.
Quello che deve guidare i nostri futuri amministratori deve essere il bene comune.
Abbiamo e stiamo lavorando per una lista di alternativa a queste vecchie ruggini, ma, sempre per il bene della nostra comunità, abbiamo proposto ai nostri competitor una tregua.
Mettiamo da parte i personalismi, i vessilli di partito, le vecchie appartenenze e mettiamoci assieme in un’unica lista di coesione comunale che rappresenti tutti ma soprattutto rappresenti i cittadini, su una base programmatica seria, chiara e realizzabile. Dobbiamo contribuire a formare la nuova classe dirigente di questo paese e non potremo mai farlo “l’un contro l’altro armati”.
Riuniamo le persone di buona volontà dei vari gruppi, della società civile che ha espresso tanti buoni propositi e stabiliamo un programma ed un tempo, di transizione, per realizzare il passaggio ad una nuova stagione politica, ad un nuovo modo di intendere la pubblica amministrazione. Noi ci siamo. Noi siamo disponibili a fare un passo indietro non presentando una nostra lista ma una lista unitaria, per amore della nostra gente
e del nostro paese. Quanti altri saranno disponibili a farlo in un momento così delicato e difficile?
Gruppo Liberazione