Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy. Per saperne di piu'

Approvo
Venerdì, 22 Novembre 2024
180_winet.jpg010_bluesea.jpg200_carrozzo.jpg040_compasso.jpg210_mondofiori.jpg220_liaci.jpg020_idrovelox50.jpg025_radallarm.jpg205_martena.jpg

Per la prima volta in ASL Lecce è stato approvato il Piano budget per le prestazioni aggiuntive, ovvero quelle attività libero professionali che vengono richieste dall’Azienda a medici, infermieri e altri professionisti del comparto sanitario, in via eccezionale e temporanea, a integrazione dell’attività istituzionale.

Il Piano ha l’obiettivo di ridurre le liste di attesa e acquisire prestazioni ulteriori a causa di carenza di personale e dinanzi a necessità organizzative non altrimenti gestibili, in ambiti e obiettivi ben specifici.

Il Piano garantisce una programmazione delle prestazioni aggiuntive per il 2024, con la definizione delle aree prioritarie di interesse, quelle a maggiore criticità, e sulla base dei dati storici, assegnando un budget ai Direttori di Dipartimento o di Struttura per l’organizzazione e l’erogazione delle sedute aggiuntive.

Sono state definite aree prioritarie di intervento: i Pronto Soccorso, i Dipartimenti di Emergenza Urgenza, i Reparti di Anestesia e Rianimazione, i Reparti di Nefrologia e Dialisi, la Diagnostica, le Liste tutor che attivano percorsi di garanzia per tutte le prestazioni ambulatoriali, gli Screening oncologici.

Il Piano, nei fatti, consente incrementi di sedute di sala operatoria, di esami radiodiagnostici con grandi macchine, di sedute di dialisi, sostiene l’organizzazione dei Pronto Soccorso, quella degli screening e contribuisce ad abbattere le liste di attesa. Costo complessivo 3 milioni 259mila euro.

Sono state approvate contestualmente le direttive e le modalità operative per l’espletamento delle prestazioni aggiuntive e il relativo iter di autorizzazione e liquidazione.

“Questo Piano ha diversi vantaggi: sulla base di necessità di programmazione sanitaria e di ottimizzazione della spesa punta ad allocare risorse ulteriori nelle strutture sguarnite, come l’emergenza urgenza, e nevralgiche, e lo fa sulla base di criteri rigidi e condivisi, supportando le strutture che, anche alla base di dettagliate analisi dei dati storici, sono in sofferenza a causa della carenza di personale. Il Piano al tempo stesso punta a fortificare le ‘liste tutor’, perché ci sia sempre più coerenza tra codice di priorità della prescrizione e i tempi di attesa, e a garantire gli obiettivi di adesione e estensione previsti dagli indicatori NSG/LEA per i tre livelli dei programmi di screening” ha dichiarato il Direttore generale Stefano Rossi.

Published in Richiami
Pronto soccorso in affanno: l’Asl Lecce lancia l’appello alla collaborazione tra medici e responsabilità dei cittadini. L’incremento di circa il 30% degli accessi ospedalieri a causa dell’influenza stagionale e dell’infezione da Covid 19 sta obbligando i sanitari ad un tour de force per l’assistenza ai pazienti. I contagi riguardano in particolare anziani, soggetti fragili e bambini in età pediatrica. Ad essere maggiormente sotto pressione è il Pronto Soccorso del “Dea-Fazzi” dove da gennaio la media di accessi giornaliera è di 185-190, con picchi anche di 250 casi considerati i pazienti che arrivano in ospedale trasportati dalle ambulanze del 118 (circa il 40% degli interventi di soccorso effettuati). L’effetto domino dell’iperafflusso, unito alla carenza di personale (questione nazionale e non solo locale, né regionale), acuisce quindi le difficoltà e la gestione in tempi congrui dei pazienti che, numerosi, si rivolgono ai Pronto Soccorso dei nosocomi salentini.
Un quadro reso ancora più complesso dalla insufficienza di posti letto negli altri reparti ospedalieri, che di fatto produce un “imbuto” a carico dell’unità di emergenza urgenza. «Sappiamo che chi decide di chiamare il 118 o di recarsi al Pronto Soccorso - ha commentato il direttore generale dell’Asl, Stefano Rossi - è indubbiamente in difficoltà, ma vorrei rivolgermi ai cittadini e alle cittadine salentine chiedendo loro di ricorrere ai servizi di emergenza-urgenza ospedalieri esclusivamente in caso emergenza o di urgenza sanitaria o qualora il proprio medico di medicina generale, dopo visita medica, consigli un’assistenza ospedaliera. Vogliamo evitare lunghe attese, disagi, inappropriatezza nell’accesso e, per porre un argine, credo che ciascuno possa fare la propria preziosa parte. Maggiore responsabilità collettiva può aiutare ad affrontare un problema, anche di natura culturale, così come è la scarsa adesione alla campagna vaccinale, che in tutta Italia continua a registrare una bassa adesione». Gestione dei pronto soccorsi che resta la priorità in questa fase invernale segnata da un gran numero di contagi da influenza e virus simil-influenzali. «L’intasamento del Pronto Soccorso, del Fazzi in particolare, - ha dichiarato Marinella Marrazzi direttrice del Ps leccese - dovuto alla concomitanza di influenza e Covid, sta rendendo il nostro lavoro insostenibile. Chiedo il supporto dei colleghi degli altri reparti del nosocomio leccese e mi associo all’appello al senso di responsabilità dei cittadini e dei caregiver e familiari di anziani e pazienti cronici. Invito a evitare, se non in casi estrema necessità, il Pronto Soccorso, a rivolgersi alla Guardia Medica che - lo ricordiamo - è attivo tutti i giorni feriali dalle ore 20 alle ore 8 del mattino successivo. Il sabato e la domenica il servizio e sempre attivo fino alle ore 8 del lunedì. In tutte le festività diverse dalla domenica il servizio è attivo dalle ore 10 del giorno prefestivo fino alle ore 8.00 del primo giorno non festivo». Appello alla collaborazione sostenuto e condiviso anche da Antonio De Maria, responsabile delle cure primarie in Asl Lecce. «Un’influenza così aggressiva non si manifestava dal 2009. Riceviamo ogni giorno decine e decine di chiamate dai nostri assistiti. Invito quotidianamente i miei colleghi a rispondere al telefono h24, a effettuare più visite domiciliari possibile e a rassicurare i pazienti fornendo tutte le informazioni utili e i percorsi terapeutici adeguati. L’invito che quotidianamente rivolgo ai miei pazienti è quello di cercarci senza esitazione e di considerare il Pronto Soccorso l’approdo di una condizione di reale emergenza».
 
Published in Attualità

Notificata l’autorizzazione della Regione Puglia all’esercizio, per trasferimento di sede, del Centro Procreazione medicalmente assistita di I livello dal Presidio Territoriale di Assistenza di Nardò al Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.

Al piano terra del Poliblocco del P.O. “Vito Fazzi” è quindi ora attivo il Centro PMA che esegue le seguenti prestazioni di primo livello:

  • Ambulatorio: attività di prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie del tratto genitale femminile con particolare riferimento alle problematiche sulla fertilità di coppia; esami diagnostici come ecografia transvaginale, conta dei follicoli antrali (AFC), isteroscopia diagnostica ed operativa, isterosonosalpingografia, ecografia ovarica per il monitoraggio della crescita follicolare, prelievi citologici per pap test, tamponi cervico – vaginali
  • Esami ematochimici: ormone anti-Mülleriano (AMH), altri dosaggi ormonali
  • Laboratorio Seminologia: spermiogramma diagnostico, test di capacitazione, test di vitalità
  • Inseminazione intrauterina
  • Preservazione della fertilità maschile per pazienti oncologici e non.

Si accede per la prima visita con prescrizione del Medico di Medicina Generale con dicitura "Visita Ginecologica per infertilità di coppia (cod. cat. 10362), oppure "Visita andro-ginecologica per sterilità di coppia". Per prenotare la prima visita e le successive visite occorre contattare il CUP al numero verde 0832 1979911, o il Reparto al numero 0832 661912 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13, oppure recarsi presso la segreteria del Centro negli stessi giorni e orari. Il Responsabile clinico del Centro è il Dr. Ezio Michele Tricarico. Sono in via di risoluzione le ultime problematiche di natura tecnica, superate le quali sarà possibile eseguire presso il P.O. “Vito Fazzi” anche le procedure di PMA di II livello e la preservazione della fertilità femminile nelle pazienti oncologiche.

“Con gioia, a nome mio e di tutto il personale del Centro PMA accolgo questa tanto attesa bella notizia - ha dichiarato il Dr. Ezio Tricarico - nell’interesse e nel rispetto delle tante coppie con desiderio di genitorialità. Esprimo la mia gratitudine al Direttore Generale, al Direttore sanitario e al Direttore amministrativo e a tutti coloro che hanno contribuito, in pochi mesi, al raggiungimento di questo importantissimo traguardo”.

“Dal 2013 supportiamo le coppie infertili nel percorso di genitorialità legato all’infertilità di coppia - ha dichiarato la Presidente dell’Associazione “Raggiungendo un sogno APS” Patrizia Leone - con l’associazione ci siamo adoperati perché il Centro Pma venisse trasferito da Nardò nel Vito Fazzi a maggior tutela delle coppie utenti. Vediamo finalmente la luce credendo nella Direzione strategica che ha assicurato l’eccellenza anche grazie alla collaborazione di personale altamente specializzato”.

“Siamo nelle condizioni di garantire nuovamente, nella nostra ASL, il percorso di genitorialità con la Procreazione medicalmente assistita - ha dichiarato il Direttore sanitario Dott. Antonio Bray - dopo l’autorizzazione del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia che rende possibile il trasferimento del Centro dal Presidio territoriale di Assistenza di Nardò al Vito Fazzi, le coppie salentine potranno fare riferimento al Centro Pma del Fazzi garantito da una struttura pubblica del Sistema sanitario regionale per concretizzare la possibilità di avere un figlio. Ringrazio l’associazione “Raggiungendo un sogno” e i cittadini per il supporto dimostrato nelle diverse fasi di questa importante e strategica attivazione. Nella consapevolezza delle criticità che affrontano le coppie, abbiamo fatto del nostro meglio per raggiungere questo risultato e siamo al lavoro per l’implementazione del servizio Pma di secondo livello che garantisca anche la fecondazione in vitro”.

Published in Attualità

L’Asl Lecce ha stabilizzato 405 dipendenti precari. Con delibera n° 556 del 30 dicembre 2022 la Direzione Strategica, in seguito al via libera della Regione Puglia ha messo sotto contratto a tempo indeterminato, a partire dal 1° gennaio, tutto il personale in possesso dei requisiti di legge, ossia l’art. 20 del Decreto legislativo 75 del 2017 (la cosiddetta Legge Madia) e la Legge di Stabilità 2022.

La stabilizzazione coinvolge 405 dipendenti a tempo determinato, tra operatori sanitari e non, tra cui 260 infermieri, 5 medici, 79 Oss, 10 fisioterapisti, 5 ostetriche, 5 tecnici di radiologia, 9 tecnici sanitari di laboratorio biomedico, 9 tecnici della prevenzione, 9 operatori tecnici specializzati, 4 collaboratori tecnico professionale.

“Con questo provvedimento - reso possibile grazie all’input della Regione Puglia - diamo stabilità e continuità al lavoro di operatori che, a livello professionale e umano, hanno dato negli ultimi tre anni un apporto significativo alla nostra azienda sanitaria. Valorizziamo esperienze e competenze di una platea eterogenea che ha dimostrato fattivamente di saper condurre la macchina sanitaria, sociosanitaria e amministrativa” ha dichiarato il Direttore amministrativo Yanko Tedeschi. Ringrazio l’Area gestione del personale per il lavoro di analisi e di ricognizione condotto - ha commentato il Direttore generale Stefano Rossi - stabilizziamo oggi operatori di numerosi e nevralgici ambiti a cui vanno i miei migliori auguri per la prosecuzione di una proficua collaborazione in ASL Lecce”.

Con lo stesso provvedimento verranno immessi in ruolo 124 dipendenti di altre amministrazioni attualmente in servizio in ASL Lecce. Sono stati prorogati a 36 mesi i contratti a tempo determinato in scadenza per 383 unità del personale di comparto.

Published in Attualità

All'interno del Dipartimento di Prevenzione della ASL Lecce operano i Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Nord (Lecce) e Area Sud (Maglie) nei quali sono istituiti i Centri di Controllo Micologico (o Ispettorati Micologici) che svolgono la loro attività istituzionale nel campo della prevenzione delle intossicazioni da funghi.
A loro è demandato il controllo dei funghi freschi spontanei destinati al consumo diretto (autoconsumo), la certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati alla vendita al dettaglio e/o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e /o gastronomie, il supporto e consulenza alle strutture ospedaliere e ai medici di medicina generale in caso di intossicazione da ingestione di funghi velenosi, l'educazione alla salute con la partecipazione a corsi di formazione sul tema.
A ridosso delle festività natalizie è importante sottolineare la raccomandazione più importante, ovvero quella di non consumare funghi epigei spontanei freschi che non siano stati controllati dai micologi della ASL.
Ogni anno infatti la maggior parte delle intossicazioni da consumo di funghi epigei spontanei freschi è causata dal consumo di funghi non controllati o da funghi raccolti in luoghi inidonei o da funghi commestibili ma cucinati in modo inadeguato.
Pertanto i Centri di Controllo Micologico (CCM) della ASL di Lecce raccomandano ai cittadini di attenersi scrupolosamente a queste semplici ma fondamentali regole:
1. Non consumare funghi se non sono stati controllati prima da un micologo della ASL;
2. Consumarne in quantità moderate;
3. Non somministrare ai bambini;
4. Non mangiarne in gravidanza;
5. Consumare solo funghi in perfetto stato di conservazione;
6. Consumare i funghi ben cotti e masticarli correttamente;
7. Sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro sei mesi;
8. Non consumare funghi raccolti lungo le strade, vicino a centri industriali e campi coltivati;
9. Non regalare i funghi raccolti, se non controllati da un micologo della ASL;
10. Prestare attenzione alla conservazione domestica: nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica.
Presso i Centri di Controllo Micologico (CCM), negli orari di apertura al pubblico, è inoltre possibile:
far verificare gratuitamente la commestibilità dei funghi epigei spontanei raccolti;
ricevere consigli più adeguati per una raccolta sicura, su come trattare i funghi prima del consumo (pulizia, quali parti non consumare, tempi di cottura, consigli per una corretta conservazione etc.).
Il Centro di Controllo Micologico (CCM) del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Nord si trova a Lecce, in viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam (I° piano stanza 66) diretto dal Dott. Biagio Galante, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle ore 13.30, tel. 0832/215392 e fax 0832/215398.
Il Centro di Controllo Micologico (CCM) del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Sud, diretto dal Dott Martino Protopapa, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 9, e svolge la sua attività in tre sedi:
Maglie, via Sante Cezza 5 (sede Pta), email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Casarano: Via Spagna (sede Distretto socio sanitario), email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gallipoli, Lungomare Marconi (ex Ospedale).
Nel corso del 2020 dai centri micologici della ASL Le sono state rilasciate 85 certificazioni di controllo funghi destinati alla vendita, 136 certificazioni di controllo funghi destinati al consumo diretto, 56 certificazioni di controllo funghi destinati alla distruzione,  e sono state effettuate 8 consulenze nei pronto soccorso per casi di intossicazione causata da funghi. Nel 2020 sono 230 le persone formate per divenire raccoglitori occasionali/professionali nei corsi per il rilascio del tesserino.
E’ importante ribadire che la raccolta dei funghi, sia a scopo professionale che amatoriale, è riservata ai possessori del “permesso di raccolta”, rilasciato o rinnovato dai Comuni dopo la frequenza di un corso obbligatorio di formazione o aggiornamento.

Published in Attualità
Lunedì, 16 Novembre 2020 12:09

La ASL di Lecce attiva il suo Covid Hotel

L'Hotel Zenith di Lecce sarà a disposizione di persone positive al Covid-19 che non necessitano di ricovero in strutture sanitarie e non possono trascorrere il periodo di quarantena nel proprio domicilio.
In particolare sono destinatari dell'accoglienza nella struttura i soggetti positivi al Covid paucisintomatici e asintomatici e i soggetti cosiddetti 'stretti di caso', non ritenuti nelle condizioni di rimanere presso la propria abitazione (tra le possibili ragioni: inesistenza di ambienti adeguatamente dedicati). La permanenza in albergo consente quindi di evitare il possibile contagio dei componenti del proprio nucleo famigliare e di trascorrere l'isolamento in sicurezza.
La struttura alberghiera, individuata da una convenzione tra ASL Lecce e Protezione civile regionale, dedica 25 unità abitative al "servizio alberghiero contumaciale" per la quarantena da Covid-19 ed è ad uso esclusivo della persona in isolamento che non può naturalmente ricevere visite.
Nell'albergo può entrare il personale alle dipendenze della struttura, il personale sanitario, i fornitori autorizzati dalla Protezione Civile o dalla ASL e gli ospiti designati dalla ASL.
Come riportato nella convenzione, la struttura può essere richiesta, previa verifica dei requisiti del caso, dai servizi sociali dei Comuni o dai medici del singolo paziente che comunicano le circostanze per la valutazione epidemiologica al Dipartimento di prevenzione.
Il Dipartimento di Prevenzione, valutate le condizioni epidemiologiche dei possibili destinatari del servizio, comunica alla Protezione civile l'attivazione del singolo paziente. La protezione civile, dopo aver verificato la disponibilità di alloggio con la struttura, comunica all'interessato la disponibilità.

Published in Attualità

Assegnate alla Asl Lecce 283.202 dosi di vaccino antinfluenzale: “Risultano dunque già pervenute e distribuite 20.000 dosi di vaccino Fluad, nello specifico 2.000 per ogni Distretto, e 30.000 dosi di vaccino Vaxigrip Tetra, 3000 per Distretto.

Al fine di scongiurare un’eventuale carenza, sono state già richieste altre 60.000 dosi divise equamente tra Fluad e Vaxigrip Tetra. In particolare il vaccino quadrivalente sarà somministrato a tutti i soggetti tra i 6 mesi e i 74 anni, il trivalente adiuvato ai soggetti oltre i 75 anni e ai soggetti oltre i 65 anni defedati, il quadrivalente da colture cellulari agli operatori sanitari. Nonostante gli ordini già inviati, utili a coprire le esigenze territoriali, non si esclude che ogni Distretto possa procedere con ulteriori ordini, qualora fosse necessario e finché sarà possibile soddisfarli” afferma il dott. Alberto Fedele, Direttore Sisp Area Nord.

La campagna di vaccinazione è divisa in due fasi. La prima coinvolgerà, con chiamata attiva, da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, i soggetti a rischio e gli ultra sessantacinquenni, mentre per gli operatori sanitari le vaccinazioni saranno eseguite dai medici competenti della Asl.

La fase due della campagna, che partirà il 1 novembre, prevede l’accesso libero alla vaccinazione da parte di tutti i soggetti non già vaccinati, fino ad esaurimento scorte. In particolare la vaccinazione sarà gratuita per tutte le categorie precedentemente citate, per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, specifiche categorie di lavoratori come il personale a contatto con animali (potenziali portatori di infezione da virus influenzali non umani), donatori di sangue e persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza. Dopo aver vaccinato le categorie di popolazione eleggibili, compatibilmente con la disponibilità di vaccini, la vaccinazione potrà essere somministrata gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta, seppur non compreso nelle categorie precedenti. Rientrano tra gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo da sottoporre a vaccinazione antinfluenzale anche i lavoratori della Giustizia.

“La campagna antinfluenzale è un’arma importante non solo per la salute di migliaia di cittadini, in particolare quelli più a rischio, ma lo è anche nella lotta contro il Covid perché ci consente di discriminare con più facilità i casi sospetti Covid dall’influenza – ha dichiarato il Direttore generale Rodolfo Rollo – l’invito che rivolgo quindi ai salentini è quello di aderire massicciamente alla campagna affidandosi al proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta”.

Published in Attualità

Torna lo stato di agitazione tra gli operatori socio sanitari vincitori del concorso per 2445 posti, organizzato dagli Ospedali Riuniti di Foggia, pronti a manifestare per richiedere ad Asl Lecce la firma dei contratti di assunzione.

Gli Oss vincitori, riuniti in un comitato spontaneo, in una nota stampa si rivolgono alla direzione sanitaria leccese in cerca di risposte sui tempi delle convocazioni. “Mentre noi siamo in attesa, tanti altri colleghi diretti ad altre Asl – scrivono gli operatori sanitari - prenderanno servizio il 1 o il 16 agosto. Perché Lecce non si è allineata con la politica delle altre ASL – chiedono - eppure è un concorso regionale unico. Vogliamo risposte certe e che venga messo tutto nero su bianco, velocizzando l'iter delle assunzioni come le altre ASL. L’iter a singhiozzo che stiamo osservando è un mistero che ci fa sentire vincitori di serie b, quando invece le assunzioni dovrebbero essere fatte uniformemente per tutti”. Ritardi che preoccuperebbero soprattutto in ottica di sovrapposizione con le tempistiche di stabilizzazione dei precari. “I vincitori vanno assunti entro e non oltre 120 giorni dall'ufficialità della graduatoria – precisano dal comitato Oss. Non vogliamo nessuna guerra contro i precari, chi arriverà ai 36 mesi è giusto venga stabilizzato, ma non capiamo perché si allungano i contratti determinati sino a gennaio 2021 con un concorso già fatto. Chiediamo quindi che venga rispettata la legge affinché nessuno pensi di eludere i nostri diritti”.

 

Fonte: NuovoQuotidianodiPuglia

Published in Attualità

Report epidemiologico aggiornato a oggi, 19 giugno 2020, sui casi Covid nella provincia di Lecce.

Nel report si evidenzia l’andamento dell’infezione da SARS-CoV-2 con i dati del 29 febbraio, i dati di oggi e quelli registrati alla data del 2 giugno 2020, giorno precedente all’avvio della fase 3.

Sono 11, di cui 6 ricoverati, i cittadini residenti in provincia di Lecce ancora Covid positivi. Nell’ultima settimana è stato diagnosticato un solo nuovo caso ed è stato riscontrato un caso, di cui vi abbiamo parlato, di un paziente in Cardiochirurgia del Fazzi ripositivizzatosi e poi risultato negativo a distanza di poche ore. In un quadro generale in via di miglioramento, prosegue la nostra attività di testing-tracing-tracking per individuare precocemente eventuali nuovi casi e continuare a controllare l’epidemia nella provincia di Lecce.

Il report è a cura del Dott. Fabrizio Quarta, Direttore U.O.C. Epidemiologia e Statistica Asl Lecce.

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO 19 GIUGNO 2020

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 19 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.246 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo 1 (uno) caso in provincia di Foggia.

Non sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 158.828 test. 3.727 sono i pazienti guariti. 255 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.520, così suddivisi:

1.489 nella Provincia di Bari

380 nella Provincia di Bat

658 nella Provincia di Brindisi

1.164 nella Provincia di Foggia;

520 nella Provincia di Lecce;

280 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Published in Attualità

Nuova puntata nella querelle sulle criticità della sanità salentina e dell’ospedale “San Giuseppe” da Copertino, a rischio smantellamento, sollevate dal sindacato Cobas – pubblico impiego. La ferma replica alla missiva sindacale giunge dalla Direzione Generale ASL Lecce, che assicura che tutto tornerà presto all’ordinaria attività.

“Le difficoltà riscontrate - si legge nel comunicato diffuso dall’azienda sanitaria locale - sarebbero legate al fatto che durante la stagione estiva si registra un boom di presenze turistiche e, di riflesso, di accessi nei servizi di emergenza come il Pronto Soccorso”.

Nella nota, firmata dal Direttore generale ASL Lecce, Rodolfo Rollo, è chiarito inoltre che “per suddetto motivo lo scenario d’intervento si allarga dal singolo presidio all’intera provincia, per cui è necessario provvedere contemporaneamente a diverse incombenze: l’attivazione dei punti di primo intervento nelle marine dell’intera costa, che sviluppa circa 200 km; il potenziamento della rete di emergenza 118; il supporto alle attività dei Centri Hub dei presidi ospedalieri; garantire la necessaria protezione sanitaria nel corso dei grandi eventi programmati nelle varie località, uno per tutti la “Notte della Taranta”, che richiede addirittura l’allestimento di un ospedale da campo, con uno sforzo importante in termini di risorse umane e mezzi. Nello stesso tempo, è doveroso assicurare a tutti gli operatori di poter godere delle ferie”. “Alla luce di questo – conclude il dirigente – prevedo che a breve ritorneremo alla normale attività e, conseguentemente, potremo dare la giusta attenzione ai servizi ordinari necessari. Nel frattempo, non posso che ringraziare tutti gli operatori che si sono spesi nell’intera rete provinciale dei servizi per mantenere alti i livelli di sicurezza e di qualità dell’assistenza”.

Published in Attualità
Pagina 1 di 2
030_ortokinesis.jpg025_martena.jpg030_solazzo.jpg180_quarta.jpg045_vcn.jpg070_annaluce.jpg170_pneumatic.jpg