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Domenica, 24 Novembre 2024
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La lacrima sul volto della Madonnina di Carmiano non verrà analizzata. La curia leccese al momento non ritiene sussistano gli elementi per procedere con le analisi per il riconoscimento della sostanza “simili-sangue” che da lunedì pomeriggio segna il volto della statua della Madonna, eretta recentemente in piazza Paolino Arnesano nel ricordo del bombardamento del 3 settembre 1943, in cui Carmiano, paese mariano, venne risparmiato.

La decisione sarebbe maturata dopo un confronto tra monsignor Luigi Manca, vicario generale della diocesi di Lecce e i due parroci della comunità, don Mario Pezzuto e don Riccardo Calabrese.

“Nel rispetto del sentimento religioso dei tanti fedeli che in questi giorni hanno raggiunto l’area dove è posizionata la statua della Madonnina – spiega don Luigi Manca – invitiamo alla cautela, al momento non riteniamo che la lacrima abbia consistenza tale da richiedere un’indagine scientifica. La statua di Carmiano – prosegue il vicario generale - è un importante simbolo di devozione mariana, a prescindere dall’evento verificatosi, da cui deriva un messaggio pedagogico che invita ad operare nel bene”. Cautela ribadita da Mons. Manca anche in merito alle varie ipotesi che in queste ore sono circolate tra i fedeli: fenomeno ultraterreno, conseguenze del gran caldo sui colori ad olio della statua in resina, scherzo di qualche buontempone. “Se il fenomeno parte dall’alto – chiarisce il vicario generale della diocesi leccese - il Signore stesso ce lo farà capire, ma in questi casi è necessaria la massima prudenza, non vogliamo che si speculi o che si possa illudere la gente”.

Intanto a Carmiano, non sembra placarsi l’attenzione di fedeli e curiosi verso il fenomeno. Dal 3 agosto, giorno in cui un bambino in sella alla sua bicicletta ha notato per primo il rivolo lacrimale venir giù dall’occhio destro, prosegue senza sosta il “pellegrinaggio” di quanti, mossi da curiosità e devozione, raggiungono i piedi della statua per scattare una foto ricordo e rivolgere una preghiera alla Madonna.

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Mistero e fede in piazza Paolino Arnesano a Carmiano. Una "lacrima", che sembrerebbe di sangue, da ieri pomeriggio segna il volto della statua della Madonnina, eretta di recente in zona, nel ricordo del bombardamento del 3 settembre 1943, in cui Carmiano, paese mariano, venne risparmiato.

La notizia della “lacrima” si è ben presto diffusa in paese e tanti sono i fedeli, mossi da curiosità e devozione, che in queste ore si recano sulla piazzetta per rivolgere una preghiera alla Madonna. Sul caso, attenzionato dal Vescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia, si attendono riscontri da parte delle autorità religiose. Al vaglio più ipotesi: dal fenomeno paranormale, alle conseguenze del gran caldo di questi giorni sino allo scherzo di qualche buontempone.

Intanto si registra l’intervento di don Riccardo, parroco della chiesa di Sant’Antonio abate. “Neanche io, in questo momento, posso esprimere un parere oggettivo sull’evento accaduto proprio perché non ci sono prove che possano farci dire con esattezza che sia stato un miracolo, un effetto dell’eccessivo caldo di questi ultimi giorni o, peggio ancora, lo scherzo di qualcuno. A parte ciò che sarà decretato circa l’evento a cui abbiamo assistito, l’unica cosa certa è che ho visto un altro miracolo che dovrebbe aiutarci a riflettere e crescere ancora di più come comunità cittadina e come comunità di fede: per tutto il tempo in cui sono stato vicino al monumento ho assistito ad una “processione” di persone che, per curiosità o per fede, sono uscite da casa e sono andate ai piedi della Madonna. Ho visto bambini, giovani, adulti e anziani che si sono stretti in quel luogo simbolo della benedizione di Maria per la nostra Carmiano e insieme alzavano lo sguardo in alto e guardavano il volto della Madonna. Ho visto la bellezza della nostra gente che, mossa da sentimenti diversi, si è incontrata, ha pregato e si è raccontata vedendo in quel segno “strano” anche il dolore e la fatica di questi mesi che abbiamo vissuto e la voglia di riscatto. Ora, al di là di ciò che è stato, guardiamo alla bellezza di ciò che abbiamo vissuto. E se domani dovessero dirci che non c’è stato nessun miracolo, diffidate! Il miracolo più bello è l’esserci sentiti comunità stretta intorno a Maria”.

In serata, intorno alle 21.30 i fedeli si ritroveranno ai piedi della statua per un momento di preghiera.

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