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Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Finalmente è possibile firmare online a sostegno del referendum per abrogare l'autonomia differenziata! In soli tre semplici passi, puoi esprimere il tuo sostegno per un'Italia unita, libera e giusta.

1️⃣ Clicca il link: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020 e accedi con SPID, CIE o CNS.

2️⃣ Scorri l'elenco delle iniziative: Trova e clicca su “Contro l’autonomia differenziata. Una firma per l’Italia unita, libera, giusta” (numero dell'iniziativa: 500020).

3️⃣ Premi su "Sostieni iniziativa": Clicca "Continua" e poi ancora su "Sostieni iniziativa". È fatta!

Perché firmare contro l'autonomia differenziata?

L'autonomia differenziata minaccia di dividere il nostro Paese, accentuando i divari territoriali e peggiorando le disuguaglianze sociali. Questi effetti negativi colpiscono duramente tutta la collettività, e in particolare lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e donne.

  • Divide il Paese: Una frammentazione che indebolisce l'Italia sia economicamente che politicamente, con conseguenze gravi per tutto il territorio, dal Sud al Nord.
  • Impoverisce il lavoro: Minaccia l'unità del contratto collettivo nazionale, riaprendo la strada a inaccettabili disparità salariali tra le regioni.
  • Compromette la sicurezza: Regionalizzare la legislazione su salute e sicurezza sul lavoro significa alimentare una competizione al ribasso, mettendo a rischio la vita dei lavoratori.
  • Smantella l'istruzione pubblica: L'autonomia differenziata regionalizza la scuola, minando l'identità culturale comune e il diritto all'istruzione per tutti.
  • Privatizza la sanità: Riduce il Servizio Sanitario Nazionale a un sistema diseguale, dove solo chi ha risorse potrà accedere a cure di qualità.
  • Demolisce il welfare universalistico: Favorisce le regioni più ricche a scapito di una distribuzione equa delle risorse, erodendo i fondamenti del nostro sistema di welfare.
  • Frena lo sviluppo: Svuota lo Stato di competenze cruciali, dalle politiche energetiche alla ricerca scientifica, compromettendo il futuro economico del Paese.
  • Frammenta le politiche ambientali: Rende inefficace la lotta contro il cambiamento climatico, ostacolando la necessaria conversione ecologica.

L'importanza della partecipazione alla vita del Paese. Partecipare attivamente alla vita del nostro Paese non è solo un diritto, ma un dovere civico. La centralità del singolo individuo nella democrazia si manifesta attraverso la partecipazione concreta e consapevole alle decisioni collettive. L'indifferenza, infatti, si trasforma facilmente in consenso implicito, rendendoci complici dei processi che danneggeranno le future generazioni. Siamo ciò che facciamo, non ciò che diciamo di voler fare. Per questo motivo, la nostra partecipazione deve essere ora più che mai attiva e non passiva.

Solo la saggezza del popolo  potrà mettere un freno alle avidità di lobbyng territoriale e interessi individuali, che si manifestano anche nelle piccole comunità attraverso l'utilizzo della politica come leva professionale e affaristica. Questo approccio spesso distilla svago, crea comunità virtuali senza mai dare sostanza all’identità personale attraverso la conoscenza e  la crescita culturale del cittadino. La cultura, infatti, non è semplicemente un accumulo di informazioni, ma la capacità di comprendere la vita, il nostro ruolo nella società e le nostre relazioni con gli altri. Essere culturalmente consapevoli significa avere coscienza di sé e del mondo, e questa consapevolezza è accessibile a chiunque lo desideri.

Non facciamoci ingannare da chi, professando l'illusione della conoscenza, sfrutta l'analfabetismo funzionale per interessi personali, mascherandoli spesso come favori e amicizia. Ricordiamo che chi è amico di tutti, in realtà, lo è solo di se stesso.

La vera felicità e il benessere non possono restare nelle mani di chi disconosce i valori costituzionali, a partire dalla difesa di una Repubblica Unita e Antifascista. È il nostro coinvolgimento quotidiano nelle questioni sociali, politiche ed economiche che può garantire un futuro migliore e più giusto per tutti. 

Firma contro l'autonomia differenziata e contribuisci a costruire un'Italia che non si divide, che non accetta disparità e che guarda al futuro con equità e coesione. 

Ogni firma conta: il tuo gesto è un passo verso un Paese migliore per tutte e tutti noi.

Damiano Oronzo Paladini

TAS FLC CGIL

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La minoranza consiliare di “Ritorniamo Insieme” conferma le dimissioni. E dopo l’addio polemico tra i banchi dell’assise di Giancarlo Mazzotta, Emanuela Bruno e Selene Vergari, seguito dalle lettere di dimissioni di Cosimo Petrelli e Salvatore Paolo, nell’ultimo consiglio comunale di lunedì scorso, convocato dalla maggioranza per la surroga dei consiglieri, sono arrivate nuove rinunce a ricoprire la carica. La decisione a catena sviluppata nell’ultimo periodo deriva dalla protesta portata avanti dall’opposizione rispetto al risultato elettorale del novembre 2021 a Carmiano, che a detta del gruppo “Ritorniamo Insieme” sarebbe stato condizionato dalla criminalità organizzata. A ribadire la decisione dell’opposizione è il responsabile politico Salvatore Mazzotta, convocato nell’ultimo Consiglio per la surroga ma che nelle prossime ore presenterà la sue dimissioni. «Ho provato a partecipare all’assise svolta lunedì scorso, ma al mio arrivo alle 16.35, appena mezz’ora dopo l’orario di convocazione, era tutto finito - ha spiegato Mazzotta - e non mi è stato dato modo di intervenire. Con questo atteggiamento ritengo che la maggioranza non voglia affrontare la questione, e che se anche si cerca il confronto civile in consiglio questo non viene consentito. Non resta quindi che confermare le dimissioni e le rinunce».

Mazzotta torna anche sul consiglio monotematico richiesto dalla minoranza per discutere sui presunti risvolti dell’operazione dei carabinieri “Stealth” sul voto amministrativo. «È stato uno sconforto. Considerato che l'assise era stata convocata esclusivamente per un'ampia e serena discussione in merito a quanto letto sui quotidiani locali ed afferenti proprio la partecipazione attiva di gruppi di potere extraconsiliari, è stata strabiliante invece la comparazione inventata dal capogruppo di maggioranza Curto, poiché un conto è stato il processo penale che vedeva coinvolto l'ex sindaco Mazzotta, altro è invece, quanto rimarcato dai giornali. Differenti risultano essere i lineamenti, le fattezze e la natura. Va altresì ricordato - ha ribadito Mazzotta - che il processo era stato incardinato con le infamanti imputazioni dell’aggravante del metodo mafioso. Si è poi assistito alla montagna che ha partorito il topolino. Questione, invece, differente i fatti narrati dalle testate giornalistiche, che vedono coinvolta l'intera attuale maggioranza, e che, inoltre, svilupperebbe gli effetti, ancora una volta, sull'intera comunità». Da qui la chiosa. «Vorremmo risposte nell’interesse di tutti. I mezzi giuridici per approfondire l’intera vicenda ci sono - conclude Mazzotta - e questo aiuterebbe a fare chiarezza. Sulla questione abbiamo anche interessato il prefetto di Lecce e auspichiamo un suo intervento». La maggioranza di governo del sindaco Erroi intanto avanza nel suo operato amministrativo e registra l’ingresso in assise di Daniele D’Agostino, unico ad aver accettato la surroga, ma che già nelle prime fasi dello scontro politico successivo al voto aveva rinunciato al ricorso elettorale. 

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia

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"La prima cosa che mi sento di dire è che mai come questa volta bisogna andare a votare. Da un lato le emergenze imposte dalla guerra in Ucraina dopo la vile aggressione da parte della Russia, dall'altro le aumentate competenze dell 'Europa in materia di economia agricoltura e diritti sociali in genere, non può lasciare nessuno indifferente. Da qui la necessità di recarsi alle urne e votare per I rappresentanti italiani in Europa. Ma il voto deve essere valutato attentamente. È inutile votare partiti che non credono nella stessa concezione di Società Europea ma tendono a svuotare le competenze e le direttive, a favore di un nazionalismo esasperato che invece indebolirebbe le nazioni stesse aderenti all Unione. Ritengo tra i partiti europeisti che Stati Uniti d'Europa sia tra quelli maggiormente vocati ad interpretare le istanze italiane in chiave europea e tra l'altro presenta ottimi candidati anche nostri conterranei. E comunque mi ripeto, importante è andare a votare, per deludere gli antieuropeisti, ai quali faremo comprendere che è giunto il tempo di guardare con fiducia avanti, verso un' Europa più forte e solidale, nell'interesse di tutti".

Gianni Ciccarese
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Riceviamo e pubblichiamo
 
"Si respira ottimismo nel quartier generale della lista AVS (Alleanza Verdi Sinistra) candidata alle elezioni europee. Si ritiene che la soglia di sbarramento, fissata al 4%, sarà superata permettendo l'elezione di almeno tre parlamentari. 
AVS propone nella circoscrizione meridionale Mimmo Lucano, in quella del centro Ignazio Marino, nel nord-ovest Ilaria Salis.
Tre storie assai diverse l'una dall'altra, ma legate da un unico filo conduttore.
Il tre volte sindaco Mimmo Lucano assurge agli onori delle cronache nazionali e internazionali per aver messo in pratica il cosiddetto “modello Riace” un originale sistema di accoglienza e integrazione degli immigrati che viene studiato in tutto il mondo. Nel 2010 si posiziona terzo nella World Mayor, una classifica mondiale dei migliori sindaci. Nel 2016 viene inserito tra i 50 più importanti leader del mondo. L'anno successivo riceve il “Premio per la Pace Dresda 2017”. Travolto da numerose inchieste giudiziarie, pur non avendo intascato illecitamente neanche un euro, il 3 ottobre 2018 viene sospeso dalla carica di sindaco. Mimmo Lucano reo di eccesso di solidarietà.
Ignazio Marino, un noto chirurgo e docente universitario, viene eletto sindaco di Roma il 12 giugno 2013 con il 63,9% dei voti. Una campagna denigratoria di inusitata violenza accompagna tutto il suo mandato. Definito “l'alieno” perchè poco avvezzo ai riti della politica romana, ai compromessi e ai giochi di palazzo. Marino è stato l'unico sindaco di Roma invitato al Word Economic Forum (Davos gennaio 2014). Viene clamorosamente sfiduciato il 30 ottobre 2015 a seguito delle dimissioni di 26 consiglieri comunali, molti dei quali del suo partito. Ignazio Marino reo di eccesso di onestà.
Ilaria Salis viene arrestata l'11 febbraio 2023, accusata di aver partecipato all'aggressione di due militanti di estrema destra convenuti a Budapest per celebrare il “Giorno dell'Onore”. Si tratta di una ricorrenza che ogni anno  raccoglie centinaia di nazisti provenienti non solo dall'Ungheria, ma anche da Austria e Germania (dove i raduni neonazisti sono vietati) che organizzano cortei, proteste, commemorazioni e che tra svastiche, croci uncinate, teste rasate, striscioni e slogan antisemiti ricordano l'”eroica resistenza” dei militari nazisti tedeschi ed ungheresi che agli ordini di Hitler sono periti nella seconda guerra mondiale. Tale manifestazione è spesso affiancata da contro-manifestazioni ed eventi organizzati da gruppi antinazisti, non sono rari gli scontri tra opposte fazioni. Gli aggrediti, che non sporgono denuncia, riportano ferite guarite in pochi giorni (uno 6, l'altro 8), ma Ilaria Salis (che si dichiara innocente rispetto ai fatti contestati) viene arrestata dalla polizia di Viktor Orban con l'accusa di “lesioni potenzialmente letali”, reato punibile in Ungheria con 24 anni di reclusione, e trattenuta in attesa di giudizio per oltre 18 mesi in una situazione carceraria disumana prima che le vengano concessi i domiciliari. Ilaria Salis rea di eccesso di antinazismo".
 
Luciano Merli
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Mezz’ora appena di consiglio comunale monotematico sull’ipotesi di scambio elettorale politico-mafioso che avrebbe inquinato le precedenti elezioni a Carmiano, andato in scena ieri pomeriggio a seguito della richiesta del gruppo di minoranza “Ritorniamo Insieme” guidato dal consigliere Giancarlo Mazzotta.Il botta e risposta, con un solo intervento per parte, ha scatenato la bagarre finale in aula con accuse volate dai banchi della minoranza e l’annuncio di portare la questione dal Prefetto, oltre alla possibilità di presentare dimissioni immediate.
L’assise infuocata ha riguardato quindi le ultime inchieste sulla Scu, in particolare le operazioni “Filo d’Arianna” e “Stealth”, dove il consigliere Mazzotta è persona offesa in entrambe le vicende, mentre il sindaco Erroi è del tutto estraneo a qualsiasi tipo di contestazione. Sotto i riflettori anche alcune intercettazioni contenute in una informativa che fa parte degli atti di indagini dell’operazione antimafia di novembre dello scorso anno, che ha tirato in ballo le amministrative del novembre 2021 a Carmiano, con l’ipotesi, tutta da verificare, dell’appoggio della criminalità alla maggioranza in carica.
Il primo a prendere la parola in assise è stato il consigliere Mazzotta. «Siamo in aula – ha chiarito Giancarlo Mazzotta - per affrontare una tematica dirimente. L’ultima campagna elettorale, come riportato dai giornali, è divenuta attività d’indagine, quindi i nostri dubbi, per chi come me ha subito minacce, sono diventati certezze, considerate anche le operazioni delle forze dell’ordine sfociate in arresti, e che nei giorni scorsi mi hanno visto destinatario di una notifica di persona offesa da soggetti che avrebbero sostenuto la vostra lista e si accompagnavano con assessori della giunta. Una campagna elettorale – ha aggiunto Mazzotta – che ha visto avvicinamenti e minacce a nostri sostenitori. E poi la “scheda ballerina” per cui il Tar ha trasmesso le carte alla Procura».
La replica della maggioranza del sindaco Gianni Erroi è invece arrivata in una nota letta dalla capogruppo Carmen Curto. «Le dichiarazioni del consigliere Mazzotta, sostenute dai suoi consiglieri, con lo scopo di infangare l’onorabilità di questa amministrazione, non gli consentono di pretendere la nostra partecipazione ad un pubblico dibattito su argomenti che non hanno ragione e dignità di essere affrontati in questa sede, che noi rispettiamo per essere rappresentativa della libera e democratica scelta elettorale. D’Altra parte se dovessimo affrontare tematiche di carattere esclusivamente giudiziarie, non potremmo mancare di considerare che attualmente l’unico componente su cui grava una condanna penale è il consigliere Mazzotta, sebbene si tratti di sentenza di primo grado, e quindi non ancora passata in giudicato. La maggioranza è serena e fermamente respinge al mittente ogni tentativo di turbare il normale andamento di questa amministrazione. Riponiamo fiducia nei cittadini che ci hanno scelto e nelle istituzioni, Prefettura e Magistratura, verso le quali il sindaco Gianni Erroi si è sempre reso disponibile e collaborativo».
 
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Inizia la fase organizzativa su ogni territorio della provincia di Lecce del Movimento Politico CON, guidato dall’assessore regionale Alessandro Delli Noci e dal segretario provinciale Luca De Carlo.
Per Carmiano e Magliano, nominato coordinato Marco Furia, presidente del consiglio comunale.
Questa mattina a Lecce durante la conferenza stampa erano presenti i primi 41 coordinatori cittadini che si aggiungono ai 7 coordinatori di area, ai 2 Vice Coordinatori, al coordinatore giovanile, al portavoce e ai 10 delegati alle aree tematiche: Sanità, Cultura, Sviluppo economico, Transizione energetica, Sostenibilità e tutela del territorio, Scuola e Formazione, Turismo, Politiche sociali e diritti civili, Pari opportunità, Politiche giovanili.
“Un’azione politica per essere efficace e concreta - ha dichiarato Delli Noci - deve essere in grado di entrare in ogni territorio e fare la differenza. Con questa finalità continuiamo a strutturare il Movimento CON che, da oggi, potrà contare sui suoi primi 41 coordinatori cittadini che conoscono bene le proprie comunità, che hanno capacità aggregativa e grande consapevolezza di appartenere ad un’area politica civica, moderata e progressista. Da Puglia favolosa, alle comunità energetiche, al riconoscimento della Pizzica come patrimonio immateriale dell’Umanità iniziamo a muoverci con momenti di confronto e progetti concreti che possano portare un valore aggiunto, coinvolgere i cittadini e favorire lo sviluppo sociale ed economico della nostra provincia”.
 
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Colpo di scena in consiglio comunale a Carmiano. In assise per la minoranza si presenta Emanuela Bruno e presiede il consiglio per assenza del presidente Marco Furia. La seconda novità arriva subito in apertura del dibattito: il sindaco Gianni Erroi legge una nota in cui la consigliera di minoranza Mariagrazia Indennidate (assente in aula) comunica di passare nelle fila della maggioranza.
La consigliera Emanuela Bruno ha lamentato scarsa sensibilità della maggioranza nel salvare alcuni posti di lavoro e nell’accogliere l’appello di una donna disabile che ha lamentato le sue difficoltà durante una trasmissione in una televisione locale. Infine ha puntato il dito anche sulle aiuole in terra di via Roma di recente realizzazione, che diventano un problema per i cittadini quando piove.
La risposta del sindaco Erroi sui tre problemi è stata immediata: dopo aver chiarito che è la ditta “La Fenice” che sceglie i suoi dipendenti, si è detto pronto ad affrontare il problema licenziamenti dei lavoratori. Poi, ha precisato che la donna disabile non ha mai fatto pervenire il suo disagio in Comune e che verrà contatta a breve. In merito alle aiuole invece, il primo cittadino ha comunicato che si terranno quanto prima degli interventi risolutori.
Dopo uno scambio di battute accese sul tema “licenziamenti” fra l’assessore ai sevizi sociali De Cruto e la consigliera Bruno, la stessa ha abbandonato l’aula. In breve, la maggioranza ha approvato tutti gli argomenti all’ordine del giorno.
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Botta e risposta polemico sulla scuola dell’infanzia di Magliano tra il consigliere comunale Giancarlo Mazzotta e il sindaco Gianni Erroi.

In un comunicato il capogruppo Mazzotta a nome di tutti i consiglieri della lista “Ritorniamo Insieme” lancia l’allarme sul plesso della scuola dell’infanzia a Magliano: “Chiediamo più attenzione per la scuola dell’infanzia di Magliano, che sembra essere destinata ad una prossima chiusura. Magliano è una frazione importante, che conta circa 2.500 abitanti, pertanto un numero considerevole, e non è pensabile privare le famiglie e i bimbi della scuola pubblica. Tutto il Comune di Carmiano ha attualmente tre scuole dell’infanzia pubbliche, di cui una, appunto, a Magliano. I cittadini di Magliano – aggiunge Giancarlo Mazzotta - non possono essere così discriminati e maltrattati. Perciò, chiediamo al sindaco un impegno preciso in questa direzione: la scuola a Magliano è un diritto, un servizio essenziale di cui non si può fare a meno e il Comune deve dare una risposta alle famiglie”.

La replica del sindaco Gianni Erroi: “Non c’è in programma alcuna chiusura, ma è stata fatta solo una riunione con tutte le parti interessate per discutere alcune problematiche di carattere logistico, razionale e funzionale”. Posizione ribadita anche dal vicesindaco Stefania Arnesano, delegata all’istruzione e presente alla riunione in Comune a cui hanno preso parte anche la dirigente scolastica Maria Grazia Rongo e una rappresentanza di genitori. “Abbiamo voluto ascoltare le famiglie per indirizzare al meglio l’attività amministrativa che ci vede impegnati nella progettazione di opere infrastrutturali – spiega Arnesano - utili a migliorare la programmazione scolastica e la crescita pedagogica e culturale dei piccoli”.

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Operazione “cerchio”, appalti e rinnovo dei vertici “Bcc”, questi alcuni dei punti chiave del report della commissione d’accesso agli atti nominata dal Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta e del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, presenti nel decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Carmiano, notificato ieri, dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’ex sindaco Giancarlo Mazzotta, ai consiglieri comunali, al segretario generale e ai tre commissari straordinari incaricati di gestire l’Ente per i prossimi 18 mesi.

Sotto i riflettori l’operazione di polizia giudiziaria “cerchio” che portò l’11 luglio 2018 “alla richiesta di rinvio a giudizio di Giancarlo Mazzotta per una serie di reati - alcuni dei quali posti in essere nella posizione di socio e amministratore di una locale banca di credito cooperativo – tra cui, in concorso con altri quello di violenza privata aggravata dal metodo mafioso ai danni di un consigliere comunale al fine di impedire che lo stesso rassegnasse le dimissioni dalla carica”.

Ed ancora, intercettazioni, parentele, dichiarazioni di pentiti riconducibili alla Sacra Corona Unita, assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani per il lustro 2012 – 2017, l’andamento gestionale dell’amministrazione comunale, dove gli inquirenti hanno “evidenziato come l’uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato nel tempo, in favore di soggetti o imprese collegati direttamente od indirettamente ad ambiente malavitosi”. Il Prefetto ha inoltre posto in rilievo come l’attività dei settori amministrativi sia stata caratterizzata da un’indebita ingerenza degli organi politici, in particolare il primo cittadino, e il condizionamento posto in essere dalla criminalità organizzata nei confronti del Comune nel settore degli appalti di lavori e servizi pubblici, dove è emersa l’esistenza di “un “sistema”- sottolineato dalla commissione - caratterizzato da un diffuso ricorso a procedure irregolari e da una costante frammentazione degli interventi, che ha favorito l’aggiudicazione e sostanziali recuperi dei ribassi offerti in sede di gara attraverso meccanismi poco trasparenti”. Evidenziata inoltre la pratica del subappalto dei lavori e la mancanza di controlli in fase di esecuzione delle opere. Emblematica in tal senso la realizzazione di un centro polivalente con una “pista life” nel parco della musica di Magliano. Ed ancora la struttura polifunzionale “oltre il giardino”, l’area sportiva “Io gioco Legale”, la ristrutturazione del campo sportivo comunale e dell’ex Cinema “Empire” oggi “Teatro fratelli Lumière”, l’efficientamento energetico della scuola primaria “Archimede Lecciso” e la messa in sicurezza della scuola media. Le indagini ispettive, oltre le diverse anomalie di assegnazione, hanno inoltre accertato, “la costante presenza nelle commissioni di gara del responsabile unico del procedimento e responsabile del settore tecnico, soggetto di assoluta fiducia del sindaco, che ha proceduto più volte – scrivono i commissari – alla sostituzione dei componenti delle commissioni al fine di assecondare i desiderata del sindaco e degli appartenenti al clan egemone”.

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Clima natalizio cercasi a Carmiano. In paese e sui social da qualche tempo sembra essere scoppiata la polemica ad oltranza. Questa volta a far discutere pare siano stati gli inviti per le recite scolastiche.

Dopo il caso luminarie a Magliano, sollevato dal gruppo “Amici del Presepe” una nuova diatriba social è scoppiata.

Principali artefici dello scontro politico, il consigliere comunale di minoranza Mino Bruno e l’assessore ai servizi sociali Emanuela Bruno. Causa del contendere un post pubblicato su facebook dal presidente del consiglio direttivo dell’istituto scolastico “Zimbalo” di Carmiano, in cui si fa riferimento al tradizionale concerto di Natale organizzato ieri sera nella Chiesa Matrice, dall’orchestra del corso musicale dell’istituto comprensivo cittadino, con conseguente invito al personale docente, al personale Ata, genitori, componenti del consiglio direttivo, sindaco di Carmiano e componenti della giunta.

Ad aprire il dibattito social, una volta letto il post, il messaggio del consigliere comunale di opposizione Mino Bruno che rivolgendosi al presidente del direttivo genitoriale della scuola ha augurato “Buon concerto”, precisando che “lui non ci sarebbe potuto essere, in quanto non invitato”. Ne è seguito poi uno scambio di messaggi tra i due utenti, che tra serio e faceto, è sembrato risolvere il disguido sorto nella compilazione della circolare. Ma la tregua è durata poco.

Ad alimentare nuovamente lo scontro è intervenuto il post dell’assessore ai servizi sociali Emanuela Bruno che sul social ha commentato: “leggere questo dialogo è pietoso. Polemica anche di fronte ad un candido concerto di Natale dei bambini, dove la politica nulla c’entra. Si evince che è una distrazione tra giunta e amministrazione”.

Secca la replica del consigliere Mino Bruno che rivolgendosi prima indirettamente e poi direttamente all’assessore ha scritto: “Presidente, interloquisco con te che sei mio amico, con altri che non lo sono non mi abbasso assolutamente. Poi da chi ha rispetto delle istituzioni di un blocco di cemento, non svolgendo il ruolo per cui si è pagati … vedi presenza in aula ma nel pubblico nell’ultimo consiglio comunale. Assessore – prosegue Mino Bruno - dalla mia parte nessuno ti odia o ti osteggia, semplicemente ti contesta quando non condivide le scelte”.

Il botta e risposta tra i due amministratori, con reciproche accuse, è proseguito a lungo, con l’assessore Emanuela Bruno, che dal suo profilo facebook ha poi controreplicato: “Offese gravi e gratuite per essere mancata in otto anni solo ad un consiglio comunale a causa della recita di Natale del mio bambino. Ma ancor più grave è la cattiveria e le nefandezze riportate. Il pezzo di cemento è nella testa e nel cuore di qualcun altro che non ha compreso che i mandati passano e gli uomini restano”.

 

Fonte: NuovoQuotidiano di Puglia

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