Rinviato a giudizio il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta.
La decisione presa dal gup Sergio Tosi, chiude quindi l’inchiesta della Procura di Lecce sul presunto condizionamento del voto, del 2014, per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca di Credito cooperativo di Terra d'Otranto, da parte della Sacra Corona Unita.
Sei gli imputati nel processo che si aprirà il prossimo 3 giugno. Con il primo cittadino Mazzotta, andranno a giudizio anche: Luciano Gallo, 50 anni di Martano, Ennio Capozza, 62 anni, di Lecce; Giovanni Mazzotta, 53 anni, di Monteroni; Saulle Politi, 46 anni, di Monteroni; Maria Grazia Taurino, 53 anni, di Carmiano.
Tre i prosciolti: Dino Mazzotta, Italo Potì e Tommaso Congedo. Parti civili nel processo Achille Villani Miglietta e Giulio Ferrieri Caputi.
Su facebook intanto arriva il primo commento pubblico del sindaco Giancarlo Mazzotta:“Il tempo sarà galantuomo! Dimostrerò la mia totale innocenza – sottolinea Mazzotta. In questa assurda e vergognosa vicenda io sono la vera persona offesa! Intanto una prima grande verità oggi è già emersa: non ci fu alcun condizionamento rispetto al risultato elettorale per il rinnovo del CDA della BCC di Terra d’Otranto. Il presidente Dino Mazzotta si riconfermò alle elezioni del 2014 in modo regolare in quanto non ci fu' illecita influenza sulla volontà dell'Assemblea dei Soci".
Fonte: NuovoQuotidianodiPuglia