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Giovedì, 21 Novembre 2024
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Umberto Mele verso la riconferma alla presidenza della Banca di credito cooperativo di Terra d'Otranto. Il commercialista leccese, presidente in carica, è il candidato leader dell’unica lista in campo per la guida dell'istituto bancario salentino per i prossimi tre anni. Data per il voto fissata in prima convocazione il prossimo 23 aprile, e in seconda convocazione il giorno seguente. Chiamati ad esprimersi 2.046 soci, espressione delle filali di Carmiano, Monteroni, Lecce, Melendugno, Borgagne, Squinzano e Cellino San Marco. Dopo diversi anni di “battaglie elettorali” dunque, non ci sarà competizione tra più liste. La conferma si è avuta ieri, allo scadere dell’ultimo giorno utile per presentare le candidature, negli uffici della banca infatti non è pervenuto nessun altro elenco di nominativi.

Mele si prepara quindi a guidare per il prossimo triennio la Bcc di Terra d’Otranto. Al suo fianco confermati nel consiglio di amministrazione: Ezio Ascanio Petrelli in qualità di vicepresidente vicario, Massimiliano Marino e Maurizio Sozzo, in qualità di consiglieri. Tutti e tre soci di Carmiano. Tra le novità, l’ingresso in squadra di Petrachi Simona Fabiola, e l’inversione di competenze tra Potì Carlo, candidato vicepresidente e Potì Giuseppe, espressione “melendugnese” della banca, nel ruolo di consigliere. “La candidatura unica è la conferma del buon operato dei tre anni precedenti – afferma il vicepresidente vicario Ezio Petrelli. Siamo contenti e soddisfatti di questa nuova opportunità, arrivata a compimento di un lungo lavoro di armonizzazione dei rapporti tra le compagini sociali dei diversi territori. La conferma della governance garantirà stabilità e nuove opportunità di crescita per riportare la banca nelle posizioni che merita nella classifica nazionale degli istituti di credito. Inoltre in un’ottica di sviluppo – aggiunge Petrelli – entro la fine del 2022 è nostra intenzione aprire una filiale nella città di Brindisi”. Conferma che arriverà dal voto anche per il collegio sindacale che sarà composto dal presidente Mauro Giorgino, dai sindaci effettivi Carla Gloria e Luigi Montinaro, e Maria Lucia Leone e Salvatore Maggi, sindaci supplenti.

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In merito al dibattito sul rinnovo della governance della Banca di Credito cooperativo Terra d'Otranto, che il prossimo 28 aprile, vedrà contrapposte le due liste guidate rispettivamente da Flavio Ciurlia e Umberto Mele, riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'avvocato Gianni Erroi.

"Il rinnovo del consiglio di amministrazione della BCC di Terra d’Otranto sta generando in questi giorni non poca agitazione nella nostra comunità. Sono molti gli interventi sui social a favore o contro le due liste in corsa, purtroppo sovente e maldestramente conditi da infauste accuse o impopolari sproloqui. Sia dunque consentito anche il mio intervento, al pari degli altri eccellenti che hanno preceduto, per esprimere un pensiero da uomo libero e pensante.

In una dichiarazione qualcuno ha detto “teniamo fuori la politica” dalle dinamiche che riguardano il rinnovo del Cda della banca, che ritengo cosa giusta e sacrosanta, ma a tenere fuori la politica dalle vicende interne alla Bcc Terra d’Otranto, quel qualcuno avrebbe dovuto pensarci 20 anni addietro. Ma seppur con evidente e gravoso ritardo, l’invito appare ancora saggio e condivisibile, a condizione però, che si tengano fuori anche i “veleni” e le “maldicenze”.

Certo, ora qualcuno dirà, l’avvocato Erroi, assessore comunale, intervenendo sul tema, rischia di inquinare di politica la banca! Nulla di vero! L’essere amministratore comunale non può impedirmi di esprimere un pensiero e perché no, una preferenza da normale cittadino, soprattutto quando a farlo più incisivamente di è addirittura un illustre Onorevole del territorio, mio amico.

A questo punto per meglio comprendere l’ambito del mio intervento, una precisazione mi deve necessariamente appartenere. La mia posizione all’interno delle vicende Bcc, è sempre stata neutrale e priva di concreto interesse, dal momento che non sono mai stato socio, né correntista. Il mio intervento dunque persegue il generale ed astratto interesse coincidente con quello dell’intera comunità di Carmiano e Magliano, proiettato solo a non vedere naufragare una realtà economico – finanziaria di eccellenza del nostro territorio, vitale per l’economia ed imprenditoria locale.

Dopo aver dunque appreso il pensiero degli altri intervenuti nel dibattito, tra tutti cito l’amico Giulio Ferrieri Caputi, per compostezza anche se non lo condivido nel contenuto, mi accingo ad esprimere il mio, senza rimarcare però di manifestare prima di tutto il mio rammarico su alcuni interventi, diciamo poco ortodossi.

Lasciamo allora una volta per tutte fuori, non solo dalla politica, ma anche dai veleni che da tanti anni condizionano la nostra comunità, e che non sono stati voluti dai più, ma provocati da pochi, di volta in volta gli uni contro gli altri, a seconda delle alleanze del momento.

Auspicando dunque che il rovente clima presto si raffreddi, come gli altri, anch’io esprimo la mia tendenza che va per la lista del presidente Flavio Ciurlia, senza paura di essere per questo perseguitato o mal giudicato. Non saremmo altrimenti in una democrazia. La lista è composta da volti nuovi, persone capaci e competenti, ma soprattutto oneste come anche i candidati dell’altra lista. La mia preferenza si giustifica e fonda esclusivamente sulla semplice considerazione che in caso di prevalenza sull’altra lista, il Cda esprimerebbe un presidente del nostro territorio ed una maggioranza di Carmiano, come da tradizione.

Sono d’accordo Giulio, “non pari dignità, ma giusta dignità”. In bocca al lupo a tutti".

Gianni Erroi

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Due le liste in campo per il rinnovo della governance della Bcc Terra d’Otranto, su cui dovranno esprimersi il prossimo 28 aprile, i circa 1800 soci votanti delle filiali di Carmiano, Monteroni, Melendugno, Borgagne e Lecce. La prima guidata dal commercialista Umberto Mele, la seconda dal presidente uscente Flavio Ciurlia.

Lista n. 1
Candidati al Consiglio di amministrazione
Presidente: Mele Umberto
Vicepresidente vicario: Petrelli Ezio Ascanio
Vicepresidente: Potì Giuseppe Franco
Consiglieri: Marino Massimiliano, Potì Carlo, Saracino Giacomo, Sozzo Maurizio
Collegio sindacale
Presidente: Giorgino Mauro
Sindaco effettivo: Gloria Carla
Sindaco supplente: Santoro Giovanni, Maggi Salvatore
Collegio dei probiviri (non soci) 
Presidente: Spedicato Antonio Lino
Componenti: Pariti Angelo, Manca Tonino
Componenti supplenti: Sicuro Sabina, Petrelli Eupremio

Lista n. 2
Candidati al Consiglio di amministrazione
Presidente: Flavio Ciurlia
Vicepresidente vicario: Sellani Marco Giovanni
Vicepresidente: Colagiorgio Leonardo
Consiglieri: Lezzi Andrea, Dima Antonio, Montanaro Giovanni Lorenzo, Sozzo Ilaria. 
Collegio sindacale
Presidente: De Tommasi Ignazio
Sindaco effettivo: Quarta Antonio, De Bartolomeis Alessandro 
Sindaco supplente: Bruno Paolo, Calcagnile Francesco 
Collegio dei probiviri (non soci) 
Presidente: Cagnazzo Antonio Cosimo
Componenti: Sozzo Salvatore, Prete Federico Maria
Componenti supplenti: Cagnazzo Maria, Greco Vanessa. 

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Presentate le liste dei candidati in corsa per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca di credito cooperativo Terra d’Otranto, ed è già polemica sui nomi.

Due gli schieramenti in campo, su cui dovranno esprimersi i circa 1800 soci votanti il prossimo 28 aprile. Il primo fronte è guidato da Flavio Ciurlia di Carmiano, presidente uscente, che si ripresenta ai nastri della competizione con una nuova formazione di giovani professionisti. Lo sfidante è Umberto Mele, commercialista di Lecce, già vicepresidente vicario del cda della banca, a capo in questa tornata elettorale di una cordata “geograficamente” trasversale.

Tuttavia, in attesa di recarsi al voto, tra inchieste e dubbi mai sopiti che ne hanno caratterizzato il recente passato della banca, arrivano i primi commenti al vetriolo tra i vari esponenti delle forze in campo e non solo.

Ad aprire il dibattito è Giulio Ferrieri Caputi, socio di Carmiano, candidato sconfitto nel 2014 alla presidenza della Bcc Terra d’Otranto:“Dovrebbero vergognarsi quei soci che con il loro sostegno cedono la guida dell’istituto di credito fondato a Carmiano, ad altre realtà che in passato erano state salvate e assorbite dalla nostra banca in seguito alla loro cattiva gestione. E dovrebbe vergognarsi anche chi, pur intuendo i rivolti di tale scelta, non è stato in grado di fare un passo indietro per il bene della comunità carmianese”.

Concetto puntualizzato dallo stesso Ferrieri Caputi, con una lettera aperta rivolta ai soci tramite il suo profilo facebook: “Manca poco al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della nostra BCC di Terra d’Otranto. Noi tutti sappiamo quanto sia stato e quanto sia importante l’istituto Bancario per la nostra comunità, colonna portante dell’economia aziendale e familiare di Carmiano sin dal 1957. Da quell’anno in poi in tutte le competizioni elettorali si è sempre rispettato un principio imprescindibile per la nostra comunità: sia il Presidente del Consiglio Amministrazione che il Presidente del Collegio Sindacale e le relative maggioranze sono sempre state espressione della comunità di Carmiano. Per la prima volta quest’anno però – accusa l’ex candidato - c’è chi sta permettendo che la nostra banca sia consegnata, quasi come se fosse una tacita resa, a rappresentanti che nulla hanno a che fare con il nostro territorio e soprattutto che mai avranno a cuore le sorti della nostra economia locale. Avevamo chiesto, con spirito di servizio, di fare un passo indietro a tutti i vecchi attori, sacrificando anche me stesso, avevamo chiesto di lavorare per la costruzione di una lista formata da persone nuove e specchiate, che potessero restituire a Carmiano un po’ della dignità persa con le ultime vicende. Con amarezza abbiamo constatato che la nostra è stata solo un’illusione. Per questi motivi – conclude Giulio Ferrieri Caputi - facciamo un passo indietro, specificando che rimarremo estranei a questa competizione, non decideremo tra nessun candidato e molto probabilmente non andremo a votare. Non è un atto di insubordinazione, ma semplicemente la volontà di non diventare complici dell’ennesimo danno alla nostra comunità”.

Più cauto, ma indirizzato nella scelta del candidato presidente, il commento di Achille Villani Miglietta, figlio di uno dei fondatori del credito cooperativo. “Guardo al voto senza interesse, ma solo per una questione affettiva. Non si gioca con la banca, teniamola fuori dalla politica – precisa l’ex onorevole di AN. Tuttavia l’unica possibilità di salvare l’istituto di credito, è nel candidato presidente Umberto Mele, persona capace che crea discontinuità col passato”.

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Rinviato a giudizio il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta.

La decisione presa dal gup Sergio Tosi, chiude quindi l’inchiesta della Procura di Lecce sul presunto condizionamento del voto, del 2014, per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca di Credito cooperativo di Terra d'Otranto, da parte della Sacra Corona Unita.

Sei gli imputati nel processo che si aprirà il prossimo 3 giugno. Con il primo cittadino Mazzotta, andranno a giudizio anche: Luciano Gallo, 50 anni di Martano, Ennio Capozza, 62 anni, di Lecce; Giovanni Mazzotta, 53 anni, di Monteroni; Saulle Politi, 46 anni, di Monteroni; Maria Grazia Taurino, 53 anni, di Carmiano.

Tre i prosciolti: Dino Mazzotta, Italo Potì e Tommaso Congedo. Parti civili nel processo Achille Villani Miglietta e Giulio Ferrieri Caputi.

Su facebook intanto arriva il primo commento pubblico del sindaco Giancarlo Mazzotta:“Il tempo sarà galantuomo! Dimostrerò la mia totale innocenza – sottolinea Mazzotta. In questa assurda e vergognosa vicenda io sono la vera persona offesa! Intanto una prima grande verità oggi è già emersa: non ci fu alcun condizionamento rispetto al risultato elettorale per il rinnovo del CDA della BCC di Terra d’Otranto. Il presidente Dino Mazzotta si riconfermò alle elezioni del 2014 in modo regolare in quanto non ci fu' illecita influenza sulla volontà dell'Assemblea dei Soci".

 

Fonte: NuovoQuotidianodiPuglia

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Il condizionamento della Sacra corona Unita avrebbe influenzato il voto di maggio 2014 per il rinnovo del consiglio d'amministrazione della Banca di credito cooperativo Terra d'Otranto. Questo quanto riportato sull’avviso di conclusione delle indagini portate avanti dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Carmen Ruggiero.

Tra i dieci indagati, compare anche il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta.
Questi gli altri nomi: Giuseppe Caiaffa, 57 anni, di Carmiano, consigliere uscente; Ennio Capozza, 62 anni, di Lecce, visurista a contratto per la banca; Tommaso Congedo, 42 anni, di Monteroni, direttore di filiale; Luciano Gallo, 50 anni, di Martano; Dino Mazzotta, 42 anni, di Carmiano; Giovanni Mazzotta, 53 anni, di Monteroni; Saulle Politi, 46 anni, di Monteroni; Italo Potì, 82 anni, di Melendugno; e Maria Grazia Taurino, 53 anni, di Carmiano, addetta ai mutui. Otto i capi di imputazione.

L’avviso di conclusione delle indagini non corrisponde ad un verdetto di colpevolezza anticipato; spetterà ora ai diretti interessati e alle difese prospettare un'altra verità. Di questo si stanno occupando gli avvocati difensori Antonio Savoia, Pantaleo Cannoletta, Laura Minosi, Filippo Orlando, Massimo Bellini, Luigi e Roberto Rella, Salvatore Pino, Paolo Pepe, Roberto Ruggiero e Carlo Sariconi.

Published in Cronaca
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