Amministrative, novembre 2021
Il COVID-19 può giustificare la mancanza di discussione sulla realtà politica locale prima delle prossime Amministrative? Io personalmente, senza con ciò volermi attribuire alcun merito, a suo tempo avevo buttato giù qualche riflessione, ovviamente "covid-free", nel tentativo di spronare i cittadini ad intraprendere un dibattito sul tema della politica locale, ma con scarso risultato. Un ragionamento terra terra, tuttavia, ci suggerisce che covid o non covid qualche riflessione si potrebbe ancora fare, anche perché oramai dal COVID siamo passati al DELTA e questa variante ci sta facendo sfociare inesorabilmente nel mare aperto al giudizio dei cittadini. Ora è evidente che non è più tempo di troppe parole e che ormai occorre solo adoperarsi per preparare liste da sottoporre agli elettori con un obiettivo da anteporre (ma non ad ogni costo) a tutti gli altri: vincere le elezioni! Continuando a ragionare, tuttavia, almeno i protagonisti della politica locale degli ultimi anni, soprattuto se amministratori uscenti, potrebbero argomentare in maniera pubblica la loro eventuale decisione di candidarsi alla carica di Sindaco o comunque la volontà di promuovere o anche solo di appoggiare questa o quella lista. Si contribuirebbe senz'altro a rendere più consapevoli i cittadini al momento del voto, se non proprio ad arricchirli culturalmente. Ma può sorgere un dubbio: a chi gioverebbe? Aumentare il livello di consapevolezza degli elettori non gioverebbe certo a chi intende eventualmente restare "sotto coperta" limitandosi a dare direttive alla ciurma (la locuzione "sotto copertura" potrebbe essere fraintesa). Mi permetto di affermare, tuttavia, che l'elettorato non è mai del tutto inconsapevole, anche se appare dormiente (perché come minimo si tiene informato col "passaparola"). D'altro canto, dando credito al vecchio adagio "chi dorme non piglia pesci" per la gente è senza dubbio più conveniente far finta di dormire che mostrarsi sveglio e prendere pesci (in faccia?). Ma più semplicemente si potrebbe obiettare che se i cittadini dormono è solo perché si sono sempre sentiti e si sentono tuttora in buone mani.
Vengo al dunque, seppure in ritardo è ora di agire: ribadisco ancora una volta che come semplice elettore non ho pregiudizi nei confronti di alcun cittadino animato di buona volontà che voglia candidarsi alla carica di primo cittadino (eccezion fatta per chi intende farsi portavoce locale di un credo politico nazionale incompatibile con la mia "antiquata" formazione politica e culturale). Pertanto se il voto rimane solo un fatto strettamente locale, senza alcuna possibilità di risonanza nazionale, non solo durante la campagna elettorale, ma anche per tutta la durata della prossima consiliatura, dichiaro la disponibilità a mettere le mie modeste residue energie a disposizione di chiunque vorrà agire con la massima chiarezza e alla luce del sole. Ovviamente dovrebbe essere in possesso di requisiti minimi, ma per me fondamentali:
1) Volontà esplicita di ricercare sempre il BENE COMUNE.
2) Continuo approfondimento dei problemi amministrativi fino a SOLUZIONI OTTIMALI che nel salvaguardare la comunità non penalizzino, per quanto possibile, l'individuo, bene prezioso e fondamento di ogni comunità.
3) UMILTÀ e disponibilità al confronto costruttivo
4) Impegno a promuovere un efficace LAVORO DI SQUADRA in ambito amministrativo.
Tonino Lauretti