Ancora 48ore di attesa e a Carmiano, comune la cui assise è stata sciolta per infiltrazioni mafiose nel dicembre 2019, si conosceranno i nomi dei candidati sindaci e delle squadre in campo per le elezioni amministrative del prossimo 7 novembre.
Una tornata elettorale decisa lo scorso settembre con decreto del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, e che arriva a distanza di quasi due anni dal provvedimento che portò alla sospensione degli organi del Comune, con la nomina della commissione straordinaria composta dai due viceprefetti Paolo D’Alessio e Daniela Buccoliero e il funzionario economico Michele Marcuccio per la provvisoria amministrazione dell'Ente. Titolare del Viminale che pare sia attesa domani a Carmiano, con programma tuttavia ancora da confermare, per la consegna alla comunità di un bene confiscato alla mafia e per un incontro in Comune con la Commissione prefettizia.
Sulla formazione delle liste invece tante le incognite e i dubbi da risolvere in appena due giorni. Tra queste anche la possibile ricandidatura dell’ex sindaco Giancarlo Mazzotta, al momento in stand-by stante il ricorso pendente davanti al Tribunale Civile di Lecce sul procedimento di incandidabilità richiesto nei suoi confronti dalla Prefettura del capoluogo. Un provvedimento che trova origine dal decreto di scioglimento dell’assise durante l’amministrazione guidata dallo stesso Mazzotta, disposto il 4 dicembre 2019 dal Consiglio dei Ministri e ratificato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e che in base alla legge dispone che: «gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento – recita l’art.143 co.11 del TUEL che disciplina la materia -, non possono essere candidati alle elezioni per la Camera dei deputati, per il Senato della Repubblica e per il Parlamento europeo nonché alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, in relazione ai due turni elettorali successivi allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo». Una situazione in divenire, resa ancora più complessa, dall’ulteriore ricorso presentato dall’ex sindaco dinanzi al Tar Lazio, per l'annullamento del decreto di scioglimento del consiglio comunale, su cui il Tribunale amministrativo ha fissato per il prosieguo della valutazione l'udienza del 3 novembre.
In questo quadro in cui anche la giustizia potrebbe decretare una svolta, i tempi ristretti stanno creando non poche difficoltà ai competitor nel completare le liste da 16 candidati e stilare il programma elettorale.
La sfida al momento sarebbe riservata a due schieramenti, con esponenti dell’ex maggioranza divisa e qualche giovane debuttante. Da una parte quindi l’ex assessore Gianni Erroi, dovrebbe guidare una lista con dentro gli ex amministratori Stefania Arnesano e Salvatore De Cruto e la new entry Camillo Villani Miglietta. Sul fronte opposto Cosimo Petrelli, ex vicesindaco, dovrebbe essere il candidato sindaco della squadra sostenuta anche dall’ex assessore ai servizi sociali Emanuela Bruno. Indiscrezioni sulla seconda lista che potrebbero tuttavia essere stravolte dalle vicende dell’ex primo cittadino Giancarlo Mazzotta.
In forte dubbio invece la presenza di una terza lista di sinistra, i cui rappresentanti potrebbero decidere di confluire in una delle due formazioni presenti oppure di restare fuori da giochi. Assenti nella competizione al momento, gli ex amministratori Mino Bruno e Umberto Ferrieri Caputi, l’ex assessore Salvatore Paolo e il presidente del consiglio uscente Daniele Carrozzo.