Qualche considerazione su CHI HA VINTO E CHI HA PERSO.
Il classico ragionamento in questa circostanza supera perfino la stravagante logica lapalissiana: ha vinto chi ha preso più voti e ha perso chi ne ha presi di meno. Certi fatti, però, si possono comprendere più facilmente tenendo nella giusta considerazione il fattore "tempo" nel suo rapido susseguirsi. E se ciò è valido in generale, lo è a maggior ragione ragionando di politica. Pertanto basta allungare il pensiero appena un po' più in là che il presente sembra già sfumare nel passato ed il futuro aspetta vicino a te come per sfidarti. Ed è proprio in questa sfida che iniziamo a cercare il paradosso delle nostre considerazioni capovolgendo il problema, e cioè: chi NON ha vinto e chi NON ha perso.
A mio avviso non ha vinto chi crede di aver raggiunto un traguardo quale punto di equilibrio stabile, ancor di meno ha vinto chi medita di sfruttare il proprio risultato per ordire ritorsioni contro il "nemico". Infine, di sicuro non ha vinto chi pianifica un progetto per trarre profitto personale dal risultato conseguito. Di contro non ha perso chi ha saputo cogliere l'occasione per una seria e approfondita riflessione sul risultato personale e collettivo, così come non ha perso chi si propone di dar vita con entusiasmo alla prossima esperienza politica che l'aspetta. Soprattutto non ha perso chi pensa, prescindendo dal ruolo che svolgerà nella prossima amministrazione comunale, di impegnarsi e di dare il meglio di sé a vantaggio di tutta la comunità di Carmiano-Magliano. Ovviamente è un ragionamento che lascia il tempo che trova. Buona giornata a tutti, vinti e vincitori.
Tonino Lauretti