Il sindaco di Carmiano, Gianni Erroi, ricevuta la nota di protesta, replica alle sollecitazioni del comitato dei cittadini di via Turati e Medaglia d’oro Petrelli.
“Riscontro, a nome dell'amministrazione comunale, uffici tecnici compresi, il comunicato e devo purtroppo sottolineare – scrive il sindaco - pur condividendo le ragioni dei cittadini in questione, che il comunicato riporta numerevoli “imprecisioni”. È opportuno evidenziare che il rifacimento del manto stradale non é fermo da mesi, come erroneamente sostenuto, poiché la presunta realizzazione dell'opera di urbanizzazione non è mai stata affrontata dalla precedente amministrazione. Sento il dovere di ricordare che questa amministrazione ha per la prima volta cercato di affrontare il problema, certamente di non facile soluzione, attraverso due riunioni già tenutesi con i cittadini interessati (la terza riunione é prevista a breve), nelle quali – precisa Erroi - è stato spiegato chiaramente che: a) prima di procedere alla realizzazione delle opere di urbanizzazione sull'intero quartiere, è necessario che i cittadini cedano gratuitamente all'Ente i lotti di loro proprietà, ricadenti sulla sede stradale di fatto esistente; b) prima di ciò, è necessario procedere al frazionamento, atteso che la sede stradale di fatto esistente in molti casi risulta intestata pro quota; c) il frazionamento in questione comporta delle spese tecniche a carico dei residenti, che l'amministrazione sta cercando in parte di evitare per venire in contro agli interessati; d) una volta ottenuto il frazionamento si dovrà procedere alla cessione volontaria delle porzioni di terreno al Comune, di fatto sede stradale, mediante delibera consiliare di acquisizione dei lotti al patrimonio comunale; e) il rifacimento del manto stradale sarà l’ultimo intervento da realizzare, dopo la rete idrica e la pubblica illuminazione, per preservarlo il più a lungo possibile; f) gli interventi di cui sopra realisticamente non potranno essere realizzati prima dei tre anni. In ultimo, ma non per importanza, dai rilievi celerimetrici effettuati, risulta in zona Turati e in altri punti del comparto, una depressione, rispetto alla Via Veglie, di circa un metro, sicché dovrà considerarsi anche la realizzazione di una rete di deflusso delle acque piovane per impedire allagamenti. Tutto ciò è stato correttamente riferito ai cittadini interessati, alla presenza dei tecnici comunali e di diversi amministratori. Riscontro, dunque, che per decenni nulla è stato fatto e che solo con l'insediamento di questa amministrazione (appena un anno e mezzo) tutti i residenti hanno finalmente in corso un approccio diretto con l'amministrazione comunale per la soluzione dell'annoso problema. Ora, capisco le ragioni dei cittadini in questione e comprendo il loro scetticismo, pur ritenendo che la nota rivesta un contenuto squisitamente politico. Certamente però non posso creare inutili aspettative, come, di fatto, non le ho mai create, e, dunque, dissento l’intero contenuto del comunicato, soprattutto nella parte in cui afferma che avrei ben poco da fare, solo l'illuminazione, la rete idrica e l'asfalto.
Mi domando: fermo restando quanto sopra precisato, cosa resterebbe altro da fare e cosa sarebbe stato già fatto? Nulla! In buona sostanza, resta ancora tutto da fare e nessuno ha mai prima d'ora affrontato il problema in maniera organica e complessiva, come questa amministrazione sta cercando di fare – conclude il primo cittadino - pur non mancando di rappresentare ed evidenziare le diverse criticità e difficoltà”.